Fin dai tempi preistorici, l'uomo per potersi procurare il cibo necessario alla propria sopravvivenza, ha dovuto svolgere le attività di caccia alla selvaggina e di coltivazione della terra. E in questo, gli antichi abitanti di Sarroch non erano sicuramente diversi da altri. Col passare dei secoli, il progresso scientifico portò alla scoperta di nuove tecnologie anche nel settore primario, portando innumerevoli vantaggi per gli allevatori e gli agricoltori.

 

In passato, a Sarroch, oltre alle coltivazioni, che nel nostro territorio sono favorite da un microclima particolare, ha avuto notevole importanza l'allevamento di bestiame; in particolare, veniva allevata la pecora, la capra e la vacca di razza Modicano - Sarda, ormai scomparsa dalle campagne sarrochesi.

Fino agli inizi degli anni sessanta l’economia del paese era basata, quindi, principalmente sull’agricoltura, l’allevamento di bestiame e in piccola parte sulla pesca.

Coloro che non lavoravano in questi rami prestavano la loro opera in massima parte nell’edilizia per lo più con imprese fuori dal territorio.

Essendoci una grave carenza di lavoro, molti giovani erano costretti ad emigrare nella penisola o all’estero per poter sopravvivere.

 

Nei primi anni sessanta il destino economico del paese è cambiato radicalmente con l’insediamento del primo nucleo di impianti della raffineria Saras al quale hanno fatto seguito nel corso degli anni altri insediamenti industriali.

L’insediamento di questi impianti industriali ha fatto si che si creassero numerosi posti di lavoro sia nelle aziende madri sia nelle imprese di costruzione e manutenzione che ruotano attorno ad esse, consentendo così a tutti gli emigrati che avevano intenzione di rientrare al proprio paese di poter trovare un posto di lavoro vicino a casa.

L’industrializzazione della zona ha avuto come conseguenza il risultato di portare, nei primi anni, quasi alla piena occupazione e questo ha sicuramente contribuito ad un miglioramento generale dell’economia del paese.

Un aspetto negativo conseguente all’insediamento dell’industria è stato, particolarmente nei primi anni, l’abbandono quasi completo della campagna e delle attività artigianali in quanto tutti i sarrochesi hanno preferito il lavoro nell’industria che al momento appariva più redditizio. Anche grandi aziende agricole come quella dei Manca di Villahermosa a Villa d'Orri hanno risentito del cambiamento: infatti hanno creato imprese di movimento terra per consentire la realizzazione degli impianti industriali.

 

Negli ultimi anni c’è stata un’inversione di tendenza con un ritorno all’agricoltura ed  in particolare alle coltivazioni in serra.Vi è inoltre la volontà di rilanciare  l'industria turistica, e in questa direzione alcuni passi sono già stati fatti.

 

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