Il territorio di Sarroch, venne abitato, come attestano i numerosi reperti archeologici, dai popoli nuragici nell'era preistorica.

I primi documenti scritti riguardanti Sarroch, però, risalgono al 1300. Il centro, al tempo, sorse non lontano dalla zona denominata “Sa Punta”. Esso fece capo al Giudicato di Cagliari e fu compreso  nella Curatoria di Nora. In seguito al crollo del Giudicato cagliaritano, Sarroch passò nelle mani della famiglia pisana dei Donoratico della Gherardesca, ai quali si sostituirono successivamente gli Aragonesi (1324). Questi ultimi, trentuno anni più tardi, cedettero il territorio di Sarroch al nobile Francesco Roig, dai cui eredi lo acquisì poi Ausia Torella.

Le scorribande barbare sulla costa furono causa del logoramento del centro, che culminò, nel corso del 1400, nell’allontanamento degli abitanti. In epoca Spagnola, alla fine del 1600, Sarroch venne ricostruito in un posto più sicuro, ai piedi della montagna; il paese risultava costituito da 2 rioni, San Giorgio e Santa Vittoria, che poi finirono per unirsi. 

Lungo la costa, tra il XVI e il XVII sec., vennero innalzate tre torri di avvistamento, che utilizzarono in seguito anche i Sabaudi: Antigori, Diavolo e Zavorra. Quest’ultima venne demolita nel 1917 in base a una decisione presa dall’Autorità Militare. Tutt’oggi possiamo ammirare soltanto una di quelle torri: la spettacolare Torre del Diavolo che sorge su una roccia a strapiombo sul mare da dove si gode di un panorama mozzafiato; sotto la torre  esiste una piccola grotta che può essere avvistata solo dal mare.

 

Il nome del paese                                                   La leggenda di Genniau

Villa d'Orri                                                               Villa Siotto


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