Fischer
sul web
Niegel Short "vede" la leggenda, ci gioca e prende
lezioni.
"Ho riconosciuto Robert Fischer in un mio avversario durante alcune partite
disputate sul web". In un articolo sul 'the London newspaper' scritto domenica
9 settembre 2001, il grande maestro britannico Nigel Short (n° 27 del mondo!)
descrive i suoi incontri su 'Chessclub.com' con un giocatore che lui crede essere
Bobby Fischer. La storia è apparsa sugli schermi della CNN, ed un certo numero
di altre testate.
Short, tra l'altro, sostiene che Fischer, incapace di gestire la notorietà acquisita
dopo il match del '72, si auto impose l'esilio trentennale che ancora rispetta.
"Dopo l'estenuante match, Fischer sconfisse Spassky e la vittoria fu celebrata
come il trionfo simbolico degli States contro i Soviet. Ma la frenesia dei media
condusse Fischer ad una deportazione auto imposta che mantenne fino al match
di ritorno, in Iugoslavia, nel 1992, quando nei Balcani infuriava la guerra,
e lì, 20 anni dopo, inflisse a Spassky una seconda sconfitta. In quell'occasione
fu accusato dagli americani di aver violato le sanzioni internazionali contro
la Iugoslavia, e Fischer scomparve di nuovo" Ma non, sempre secondo Short, fuori
dalla libera circolazione nel cyber spazio.
"Sono al 99 percento sicuro di aver giocato contro la leggenda degli scacchi"
afferma dalle colonne del giornale Londinese. "Lui era gentile, divertente e
inconfutabilmente americano a giudicare dalla sua scrittura e dal modello di
conversazione". L'avversario risultava chiaramente familiarizzato con le figure
di spicco del mondo scacchistico degli anni sessanta, in un modo intrigato e
pettegolo. Ad un certo punto Short chiede al suo avversario misterioso chi fosse
il giocatore "lampo" più forte che lui avesse mai conosciuto. La risposta è
stata: "Se io fossi quello che lei crede che io sia, risponderei Mikhail Tal".
"Dopo otto partite ed otto sconfitte, mi scusai per il mio spettacolo mediocre
e staccai il collegamento" ha dichiarato Short, che conclude: "E' stato un onore
ed il più grande piacere poter passare alcune ore con Robert James Fischer,
sebbene io non abbia potuto stringergli la mano".
Short ha una buona reputazione nel mondo degli scacchi, ma nell'assenza di prove
concrete, sembra che il mistero di Bobby Fischer ne guadagnerà. Ed è ancora
un sussulto di pubblicità per il suo beneamato gioco.