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intervista a Kramnik
nostra traduzione da un intervista di ZonejeuX.com

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_____Tra cerimonie ufficiali, interviste e serate tra amici tra i vicoli notturni di Parigi, il nuovo re degli scacchi, Vladimir Kramnik, si scopre così com'é: un giovane 25enne a suo agio, sicuro della sua forza e già cosciente delle sue nuove responsabilità, ZonejeuX.com l'ha incontrato, una occasione unica per meglio conoscere il nuovo campione, che ci lascia cogliere le sue reazioni su questioni calde:

ZonejeuX.com: Puoi parlarci di Garry Kasparov?

Vladimir Kramnik: Una delle poche debolezze di Garry é che se deve affrontare qualcosa d'inatteso o bizzarro, se ne fa sorprendere! Deep Blue é una di quelle cose che non è mai riuscito a dominare… Con i miei secondi, ci siamo applicati a costruire una strategia del tutto particolare. L'obiettivo era di dirottare Garry, affrontandolo prima di tutto sui suoi punti forti. Posso dire di essere fiero del lavoro svolto con Joël Lautier, e tutta la mia équipe! Oggi é chiaro che il mio team era il più forte, e certamente ha lavorato di più e meglio di quello di Garry. Vorrei dire tra l'altro che il denaro non ha inciso su questo, dal momento che il mio avversario disponeva di mezzi superiori ai miei…

ZX: Il match di Londra?

V. K. : A Londra, ho adottato una strategia molto rischiosa. Un nuovo modo di giocare, mai utilizzato contro Garry. Per lui è stato estremamente spiacevole! E sapevo bene che non avrebbe avuto alcuna possibilità di vincere il match se fossi riuscito con precisione ad applicare questa preparazione! Dopo la sua prima sconfitta nella seconda partita [proprio quella nella quale Kramnik ha provocato G.K. ad utilizzare il suo sistema di difesa preferito, la Grünfeld], Kasparov ha percepito di trovarsi in un vicolo cieco! Ha sottostimato l'evoluzione del mio gioco nel corso degli ultimi mesi. L'idea fu quella di paventare una muraglia adattata al suo specifico gioco di difesa. E sebbene qualche mattone cadesse, la costruzione era troppo disegnata sul suo gioco! Se anche Garry avesse trovato il modo di affrontarmi avrei disposto di una seconda strategia di riserva nettamente più aggressiva, il mio repertorio é universale ed avrei potuto, in caso di bisogno, adottare sistemi più aperti.

Paralleli storici?

V. K. : Credo che questo match assomigli molto a quello del '21, disputato da Lasker e Capablanca sin'ora l'unica sfida mondiale nella quale lo sfidante non abbia concesso alcuna sconfitta. [Esiste effettivamente un parallelo convincente tra Vladimir Kramnik e Jose-Raul Capablanca (1888-1942), il campione cubano, del quale si é detto che ogni partita assomigliasse ad un tempio greco! Capablanca era un giocatore elegante, sempre sorridente, raffinato e colto, ed apprezzato dai suoi contemporanei per la sua gentilezza e le sue qualità umane]. Ma sul piano storico non avevo alcun modello! Per quello che mi riguarda ogni singolo campione del mondo, cominciando da Kasparov, Fischer, Spassky, furono grandissimi giocatori. Nello stesso tempo abbiamo avuto campioni, oggi meno conosciuti, veramente brillanti ma sottovalutati, come Reuben Fine.

L'émozione della vittoria?

V. K. : Sono stato fiducioso nel momento culminante del match, perfino in momenti nei quali ero tecnicamente in difficoltà, in inferiorità materiale! Devo ancora ringraziare il mio team che é stato presente anche negli incontri più difficili, li dove sono stato più nervoso…. Era il suo ruolo! Intensi i sentimenti provati durante la 15^ partita. Mi era chiaro che la posizione avrebbe portato alla patta. L'emozione che ho avuto nell'esatto momento nel quale Garry mi ha proposto la divisione del punto é comparabile, credo, ad una segnatura in un importante partita di calcio! Come una liberazione ed una esplosione interiore molto intensa, quello che deve aver provato Trezéguet nel momento in cui segnò il gol vincente contro l'Italia nella finale del Campionato Europeo!!

La vostra preparazione fisica?

V. K. : La forma fisica é parte integrante del gioco. [Il programma del campione, nell'incontro di Londra, comprendeva nuoto, jogging e tennis, sotto la guida di Valeri Krilov, ex allenatore della nazionale russa di pallamano, e vecchio preparatore fisico di Karpov].

La FIDE?

V. K. : Niente da dire specificamente sul ciclo del Campionato del Mondo organizzato dalla FIDE in India. Credo che la FIDE organizzi manifestazione che permettono ad un gran numero di giocatori di alto livello di guadagnare denaro!! Come stanno ora le cose é anche chiaro che la selezione dei candidati non é la migliore e che dovrebbe orientarsi verso un sistema più serio [la FIDE ed i suoi dirigenti invitano alcuni giocatori, non necessariamente di livello mondiale, ma che appartengono a federazioni di paesi amici, oppure spinti dalla legittima preoccupazione di rappresentare tutti i continenti (vedi l'Africa o il medio-Oriente)]. Per ora mi scarico concedendomi momenti privilegiati con i miei amici! Potrò vedere con maggiore chiarezza tra qualche settimana quale sarà l'orientamento impresso al mio gioco …

Parigi e la Francia?

V. K. : Amo la Francia, ho numerosi amici nel mondo della musica oltre che degli scacchi [Kramnik ha giocato per la squadra di Lyon-Oyonnax tra il 1993 ed il 1995, e sua madre insegna musica in Russia]. E adoro Parigi!! Qui sono anonimo tra la folla, la gente non mi riconosce, ben diverso da come sarebbe a Mosca… E poi sono convinto che Parigi sia la più bella città del mondo per distendersi e passare momenti piacevoli! Ci sono magnifiche donne … come a mosca del resto!!

Il gioco on-line?

V. K. : Mi succede di giocare su internet, ma molto raramente, soprattutto in questi ultimi mesi. Quando gioco sono sotto pseudonimo … giusto un'oretta, durante la quale ho nostalgia del gioco, a volte per distendermi!