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Korchnói
vince un torneo d'élite a 70 anni


Victor Korchnoij



L'avvenimento supera qualsiasi parallelo storico. Lo svizzero Víktor Korchnói, alla bella età di 70 anni vince il torneo di Biel (Svizzera). Il torneo, strutturato come il torneo di Dortmund (il più forte torneo dell'anno), aveva un doppio girone ed ha visto affrontarsi sei rivali e contemplava quattro GM dell'élite mondiale. Con una energia esemplare, Korchnói ha dato il massimo in quasi tutte le partite esibendo il miglior contraltare alle patte rapide che si vedono con frequenza nei grandi tornei. Il suo posto atteso, scorrendo i reating personali, sarebbe dovuto essere il penultimo, infatti Borís Gélfand (Israele, 12º del mondo, 33 anni), Péter Svídler (triplo campione russo, 17º, 25), Joel Lautier (Francia, 23º, 28) e la nuova stella Alexánder Grischuk (Russia, 25º, 17) sono, in teoria, migliori di Korchnói, ch'é "solo" 66º nella scala mondiale. La forza di Korchnoj è nell'aver demolito alcuni decenni -i più recenti- della storia della nostra disciplina, nei quali bambini di 12-13 anni sono affiorati nell'olimpo dei primissimi a livello mondiale e, a parte rare eccezioni, l'agonismo ai massimi livelli ha riguardato personaggi tra i 20 e i 30 anni (poco meno e poco più). E' forse sottolineabile che la sconfitta patita da Victor nel turno d'andata ad opera del connazionale (outsider del torneo) Pelletier, é scarsamente imputabile a cameratismo, dal momento che il Sonneborn avrtebbe dato la possibilità a Korchnoij di concedergli la patta nell'incontro di ritorno, approdando ugualmente alla vittoria del torneo.

Il vincitore di Biel ha firmato per la squadra "Gambito de Valencia", con la possibilità di scontrarsi nel campionato iberico a squadre contro l'antico avversario Anatolj Kárpov, prima scacchiera del "Ajedrez Valencia". L'accordo include vari incontri scacchistici nella città del club. Rafael Marí, presidente del "Gambito", ha dichiarato che la chiave dell'accordo é una questione di amicizia e non di denaro: "Korchnój é amico di uno dei nostri giocatori, Ricardo Calvo, e per questo accetta un onorario molto più basso del normale, 110.000 pesetas (1.300.000 lire circa) a partita, più le spese di viaggio e alloggio per se e la sua compagna. In ogni caso, siamo un club modesto (!!!)." A proposito dell'ingaggio di Korchnoj e dei termini della dichiarazione di Rafael Marì dirigente del "Gambito de Valencia", appare evdente la differenza tra le risorse tecniche, ma soprattutto economiche e di immagine del campionato (e quindi del mondo scacchistico), in Spagna ed in Italia. Differenza che è in realtà tra la nostra Italia e l'intero scenario dell'Europa occidentale, ma è sufficiente dare uno sguardo ai numeri: a fronte della cifra esposta con pudore (e soddisfazione) da Rafael Marì, oltre un milione di lire per una singola partita, escluse le spese, vi sono le cifre di previsione della Buffetti Business Termoli, neo promossa nella massima serie del campionato italiano, che per il campionato 2002 prospettano circa dieci milioni tutto compreso: ingaggio per i quattro titolari (venti partite in totale), viaggio, vitto e alloggio, trasferte, iscrizione, tesseramento ecc. Una cifra che imbarazza non poco le casse della società adriatica e che ben difficilmente vedrà la copertura sostanziale, se non totale, di sponsor in cerca di immagine. Altro elemento che fotografa le difficoltà della nostra disciplina nella penisola, è il fatto singolare che i dirigenti del Termoli, prima di muoversi nel misero scenario dei giocatori da serie A1 reperibili in Italia, hanno già avuto due richieste di Grandi Maestri per far parte della compagine termolese nel campionato 2002. Chiaro segno questo di quanto sia difficile in Italia, anche ad alto livello, trovare ingaggi e guadagni.


Elo
Punti
Viktor Kortchnoi
2617
6
Peter Svidler
2695
5.5
Boris Gelfand
2714
5
Yannick Pelletier
2531
4.5
Joel Lautier
2675
4.5
Alexander Grischuk
2669
4.5