xxxxCaro Grande Maestro Sergio Mariotti,
xxx
E'
stato certo un fatto utile quello di aprire un dibattito sull'attuale situazione
e sulle prospettive dello scacchismo italiano ospitato dal sito dell'Associazione
scacchi Termoli, una Associazione assai fattiva e che ha nel suo Presidente
Falcolini, con il quale mi sono sentito telefonicamente più di una volta,
un eccellente propulsore.
xxx Un dibattito divenuto in breve di interesse
generale grazie alle tue opinioni, che sono di certo doppiamente autorevoli
in quanto provenienti da un Giocatore di grandissimo prestigio che è stato
pure Presidente Federale.
xxx Non posso che condividere lo scopo di tali
interventi, che non può essere che quello di incitare tutti noi a lavorare
di più e meglio per conseguire un reale ed efficace progresso degli scacchi
in Italia. Mi riesce invece difficile condividere e mi preoccupa assai,
quale attuale responsabile della FSI, il tono, a mio modesto avviso, eccessivamente
pessimistico dei tuoi interventi.
xxx Per progredire, come tutti auspichiamo,
serve non solo un intenso ed efficace lavoro da parte di tutti, manageriale
o meno (personalmente preferisco i termini professionale e professionalità,
visto che l'operato di certi "manager", ad esempio del calcio, ha suscitato
e suscita parecchia perplessità), ma anche tanto entusiasmo e tanta voglia
di fare da parte di tutti. Ora, se c'è una cosa che uccide l'entusiasmo
e la voglia di fare è proprio l'eccesso di pessimismo.
xxx Sia ben chiaro, non intendo assolutamente
cercare di limitare in qualsiasi modo il diritto di critica. Ma la critica,
mi hanno sempre detto, dovrebbe cercare di essere costruttiva, ragionevole
e soprattutto basarsi su dati concreti, più che sul "l'è tutto sbagliato,
l'è tutto da rifare" di bartaliana memoria.
xxx Ora mi pare eccessivo il dire che la quasi
totalità (il 90%) dei Circoli affiliati funzionino malissimo, specie nei
confronti dei giovani. Abbiano cioè "sale molto piccole e spesso fatiscenti"
e siano sedi "dove le giovani leve vengono spesso e volentieri ignorate
ed in alcuni casi anche prese in giro e maltrattate". Non mi sembra proprio
che la realtà sia così tragica. Sarà un caso, ma quasi tutti i Circoli che
ho visitato in questi ultimi tempi - dal Cierrebi Club di Bologna alla S.S.
Milanese, dal Circolo di Bergamo all'Accademia Palermitana, dal Circolo
"Scacchi Verdi" di Bresso a quello di Taranto, dal Circolo Ippogrifo di
Reggio Emilia alla S.S. Torinese, dal Circolo di Lucca a quello di Corsico
(MI), dal Circolo "Canal" di Venezia all'Accademia di Potenza, ecc. - mi
hanno dato la netta percezione di svolgere un serio e proficuo impegno in
campo giovanile. Ad essi vanno aggiunti i tanti Circoli che si sono ripetutamente
segnalati per la loro attività in campo scolastico e giovanile (Sinnai (CA),
Vitinia (RM), Mazara del Vallo (TP), Nereto (TE), Penne (PE), ecc.), senza
contare che molti altri si stanno ultimamente convertendo all'attività giovanile.
Ad esempio, all'ultima Finale del CI16 di Villeneuve ho visto il Presidente
del Circolo Scacchistico Palermitano, un sodalizio in passato assente in
questo campo, che accompagnava ben 10 nuovi giovani partecipanti.
xxx Certo non saranno tutte rose, ma credo
che la riconversione dei Circoli Scacchistici Italiani sia già avviata da
tempo. Naturalmente ci vorrà altro tempo perchè si possano cogliere frutti
consistenti.
xxx Ricordiamoci che stiamo vivendo in un'epoca
di cambiamenti epocali e che molte altre realtà soffrono degli stessi malanni.
Il Vice Presidente Lamonica ed io, nel corso di alcune riunioni con altre
Federazioni, abbiano scoperto ad esempio che anche le Federazioni motorie
si lamentano per la bassa o bassissima percentuale di ragazzi che passano
dalla Scuola all'attività federale di base. E anche esse si lamentano di
Internet. Infatti un ragazzo che sta ore al computer non può che trascurare
e alla fine abbandonare gli allenamenti sportivi. Anche qui non bisogna
fare un dramma. Dovremo, anche noi, imparare a convivere con simili cambiamenti.
xxx Per il resto posso solo dire che la Federazione
ha avviato in questi ultimi anni dei programmi (credo innovativi) per la
formazione degli istruttori e per gli allenamenti sia dei giovani maggiormente
in evidenza sia dei giocatori della nazionale. Come tutti i programmi anche
questi dovranno essere con il tempo migliorati e perfezionati. La cosa sarebbe
ovviamente ben più facile se le risorse a disposizione della Federazione
fossero assai più consistenti.
xxx A parte ciò, i risultati di questo importante
impegno non sono ancora pienamente soddisfacenti. D'altra parte è nella
normalità che ci voglia del tempo, parecchio tempo, nonché la necessaria
collaborazione di tutti, per cercare di creare e di diffondere una cultura
scacchistica con la "c" maiuscola. Comunque, se siamo tutti convinti che
la strada maestra per progredire è questa, dobbiamo continuare a percorrerla.
I risultati prima o poi verranno.
Un cordiale saluto. Alvise Zichichi