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Europeo. Il polemico Sutovski vince il torneo

Da un articolo di LEONTXO GARCÍA 

L'israelita Emil Sutovski é stato proclamato campione d'Europa ad Ohrid in Macedonia, dopo la vittoria sul 17enne ucraino Ruslan Ponomáriov, nella fase del tie-break, per 1,5 a 0,5. Il georgiano Zurab Azmaiparashvili ha conquistato la medaglia di bronzo dopo aver sconfitto l'ungherese Judit Polgar con lo stesso risultato.

La principale passione di Sutovski (23 anni), é l'opera, con la quale suole dilettare il pubblico durante le cerimonie di chiusura dei tornei. Quest'elegante abitudine é l'antitesi del suo comportamento abituale sulla scacchiera. La sua vittoria al nono turno, Vallejo assicura che l'israelita l'ha strappata con la furbizia: "Colpiva l'orologio, si sporgeva tanto sulla scacchiera che a volte arrivava con la testa sino al centro, 'avvitava' i pezzi ad ogni mossa, ed un'infinità d'altre irregolarità. Ad un certo punto non ho trovato altro rimedio -dice ancora Vallejo- che chiamare l'arbitro per reclamare. Questi lo richiamò in un paio di occasioni ma non furono sufficienti perché smettesse di comportarsi in maniera tanto deplorevole".

Il talento scacchistico di Sutovski -ben quattro vittorie consecutive ad Ohrid- é innegabile, ma la sua immagine tra i colleghi è altrettanto innegabilmente negativa. E' stato l'analista dello spagnolo Alexéi Shírov, vicecampione del mondo ufficiale, sino a che questi si stancò del suo comportamento. Sono famose le partite tra l'israelita ed il francese Ígor Nataf, che ha anche l'abitudine a coprire con la testa la metà della scacchiera: con entrambi al punto di toccarsi, non è affatto facile vedere la posizione dei pezzi.

Dal momento che tre dei quarantasette primi classificati -Azmaiparashvili, il belga Gurévich e l'olandese Van Wely- dopo i tredici turni previsti approderanno ad una piazza diretta al Mondiale per aver raggiunto una posizione adeguata nella lista internazionale del primo Luglio, gli organizzatori hanno deciso di passare da uno a quattro le qualificazioni aggiudicate attraverso il tie-break, disputate con partite rapide. Dei ventidue ex equo a 7,5 punti, il britannico Nigel Short non ha dovuto sottoporsi a questo supplizio, sempre perché il suo punteggio nella lista di Luglio gli vale un biglietto diretto. I soli sopravvissuti rispondono ai nomi di Délchev, del connazionale Georgiev, il francese Lautier e l'ungherese Gyimesi.

Dei trentaquattro ad 8 punti, Vallejo è il secondo, se si tiene conto della media dei suoi avversari, tutti molto quotati eccetto l'ucraino Kruschiev. Tra i classificati al mondiale troviamo altri due giovani, entrambi ucraini: Ponomáriov e Volokitin, che compiva 15 anni ed è stato la maggiore rivelazione dell'Europeo. Non ha giocato il russo Grischuk, qualificatosi per aver disputato la semifinale contro Shírov nella precedente edizione.