Il Convivio Vittorio Baccelli: stile narrativo coinvolgente in Storie di fine Millennio (ed. Prospettiva, 2001)  
Vittorio Baccelli

Già il titolo, “Storie di fine Millennio”, suggerisce atmosfere in verticale o, se preferiamo, argomentazioni in bilico tra il certo e l’incerto, tra il reale e l’immaginario. In effetti, nei vari racconti e nelle fiction, Vittorio Baccelli non lesina commistioni e messaggi, cosicché le sue storie assumono una fisionomia accattivante anche allorquando da una traccia ben precisa si giunge ad una conclusione avveniristica, decisamente imprevista oppure lasciata in sospeso. Lo stile narrativo è dei più coinvolgenti, nel senso che Vittorio Baccelli sa cavalcare le emozioni alla grande e al tempo stesso trovare dei momenti che della realtà hanno soltanto una parvenza, una qualche sfaccettatura. Si legge nella postfazione, a cura dello stesso autore, che diversi racconti sono delle rielaborazioni di precedenti narrazioni oppure che sono già stati pubblicati in antologie o su quotidiani. L’anno della messa in onda di tutti i racconti è comunque il 1998, un anno che osiamo definire fortunato per Vittorio Baccelli se si considera che il mosaico narrativo che ne è scaturito è formato da altrettante tessere intriganti e sinuose com’è appunto il gioco dell’uomo e del mondo, sulla Terra ed in altre realtà. Tre sono le stanze in cui Vittorio Baccelli ha inserito i vari racconti, ma si tratta di stanze intersecanti e perciò il suo “viaggio” in direzione del dopo, ossia del post-fine Millennio, ha sì delle tappe e delle soste ma contemporaneamente trova semaforo verde ai crocicchi del dubbio e dell’incerto. Che dire oltre se non che non sapremo su quale racconto soffermarci più a lungo, per il semplice fatto che ogni narrazione si veste di misteriosa sensualità o profondità e che se “Patty” si muove sul filo di un erotismo fantastico, al tempo stesso dà spazio a riflessioni che vanno oltre il contingente. Per cui ci piace concludere dicendo che è un libro ben riuscito e che merita di essere letto in punta di piedi.

Fulvio Castellani