Il Convivio Mare Poesia Italiana
Massimo Cassarà

Forme sparse
acquoree
libere d’urlare
dentro un deforme catino
lì appresso educandosi alla
pazienza solcata dagli eventi
impariamo a dire “disperazione”;
dalle zattere urinate
tra i fuochi delle sponde
estreme vedute
s’aprono
di fauci entrambe affamate: del pane il
sudicio sud;
dai tuoi glaciali abissi puoi
raccontarmi il pensiero in
cristallo ed il perduto senso.

Ora ho nostalgia
dei tuoi sogni: tiepidi fondali equatoriali
tu, che hai luoghi ancora di riposo,
rifugi corallini e grotte
profonde placide
in esse
immergi il pensiero stanco.

Spirito domo
pare il mio,
trascinati gli occhi
nella tempesta, nel turbinio,
in ogni districarsi
fragoroso
dalla pace morta, indotta
dei potenti.