Il Convivio

Raffaele d’Ambrosio, nato in provincia di Foggia, è certamente uno dei pittori italiani più originali e profondi. La sua pittura si immerge nelle radici esistenziali dell’uomo e traduce con sublimi immagini una visione paesaggistica delle emozioni. I materiali da lui usati sono i più disparati: bitume, ducotone, carta di giornali, vernici alla nitro e soprattutto colore ad olio. Le sue opere rispecchiano l’intensità interiore di un pittore che ritrova nelle forme semplici e nel gusto coloristico la pura contemplazione. Paesaggi che si intessono soprattutto di irregolari impianti architettonici, caratteristici del mondo meridionale. «C’è solo da lasciarsi andare alla tenerezza dei suoi dipinti pensati per illuminare una luce che non cede», ha notato con vibrante sensibilità Sergio Imperio: «paesaggi evocatori di un’assenza, dell’inesausto e permanente insoddisfatto desiderio dell’altrove, proprio di chi fa arte con talento e coscienza».

In effetti l’arte di Raffaele D’Ambrosio e molto intensa e profonda, irrompe nell’animo del fruitore e lo coinvolge con cromie, che risaltano luci ed ombre, nella ricerca dell’assoluto. Immagini semplici e ben strutturate riempiono le sue tele, la cui bellezza ritmata a pennellate semplici intona una lirica armonica e di suggestiva espressività. L’artista elabora un figurativo onirico che ritrae l’essenza delle cose che viene elaborata dalla fantasia e da uno stile unico, da un’arte, insomma, che diventa magia e ci permette di conoscere la verità. Una pittura, questa di D’ambrosio, che sa di antico e di moderno, in cui, per dirla con Aristotele, «l’impossibile verosimile» viene preferito «al possibile non credibile».

Monte S. Angelo, olio, cm 40x50

Raffaele D'Ambrosio