Il Convivio

Gerlando Meli: Nobel dell’arte a Montecarlo

 
Gerlando Meli

Ancora un importante riconoscimento all’aragonese (AG) Gerlando Meli, professore e pittore, che al “Metropole Palace” di Montecarlo ha ricevuto l’ambito premio internazionale Nobel dell’arte che è assegnato ogni quattro anni nella città monegasca ai migliori artisti europei. La commissione era preseduta da critici e da esperti d’arte assai noti come Chantal Genoix, Jacquelin Cotta, Giorgio Falossi, Christie Grivatz, Francesco Chetta e Jean Jacques Segall.
«Un segno cromatico che conferma le ipotesi descrittive, con racconti dell’immaginario inteso nella sublimazione onirica. L’artista vanta la sua dimestichezza con i messaggi dell’inconscio, creando opere dal rapido gesto e miscelando i colori con intensa attrazione coloristica». Questa la motivazione del critico Mariarosa Belgiovine, per cui è stato premiato l’artista di Aragona. Gerlando Meli, in occasione della seconda edizione della “Sagra del maccu” a Raffadali ha donato una delle sue preziose opere al presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro. La donazione è avvenuta davanti ad un folto pubblico, alla presenza dei senatori Sodano e Cirami e del Presidente della Pro loco Antonino Tuttolomondo. L’opera ha come titolo “La speranza”. Il presidente ha gradito il pensiero dell’artista e si è congratulato con lui per il gesto e la maestria artistica. «Ho voluto donare un mio dipinto – ha detto il pittore Meli al Presidente – per la stima che ho per Lei e con l’auspicio che possa lavorare per i Siciliani».

Gerlando Meli
E il presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro

Di recente l’artista ha anche donato una tela al cantante romano Litle Tony in omaggio agli anni Sessanta e Settanta. L’opera del Meli si rifà al movimento astratto-informale che lui predilige per ricordare le mille luci psichedeliche di New York come la maggior parte delle sue ultime opere. Ciò anche in seguito al notevole successo che egli sta riscuotendo in campo nazionale e internazionale con mostre, partecipazioni a concorsi, rassegne d’arte e biennali a New York, Malta, Parigi, Montecarlo, Sanremo, Venezia, Roma. Milano, Firenze, Ferrara, Torino, Palermo, Sirmione. Ha pure esposto con i maggiori nomi dell’arte contempora-nea, dall’81 ad oggi, ottenendo premi e riconoscimenti tra i quali: trofeo d’oro Zecchino Giglio Rosso dell’Acc. Il Machiavello di Firenze; Trofeo David di Michelangelo, Breno (BS); Diploma di Merito e Diploma di Benevolenza con l’auspicio dell’ex pres. Scalfaro, Avellino; Premio Europeo gran Prix di Parigi; Targa della Repubblica Russa, Mosca. Premi ha pure ottenuto a Roma, Ferrara, Mantova, Vetto (RE), Città del Vaticano, Milano, Firenze, Licata, Malta. È stato insignito di numerosi titoli onorifici e di lui hanno scritto giornalisti e critici d’arte, tra cui M. Freni, Gianbecchina, Cappuzzo, Calago do Rosario, F. Chetta, P. Cirami, G. Barna. Sue opere figurano nei musei e in collezioni pubbliche e private di New York, Australia, Portogallo, Marocco, Polonia, Olanda, Canada, Turchia, Filippine, Germania, oltre che in Italia.

Gerlando Meli e Little Tony

Gerlando Meli pluriaccademico, pittore e scenogra-fo, nasce l’11 ottobre 1962 ad Aragona, (AG). Diplomato al Liceo Artistico “Michelangelo” di Agrigento, ha frequentato l’Accademia di Belle arti dove ha conseguito la laurea in Scenografia con il massimo dei voti. Scrive di lui il giornalista Melo Freni: «Gerlando Meli, che con la sua ‘globalità’ dichiara la sua modernità, non è superficiale, bensì si fa carico dei grotteschi intrecci della nostra quotidianità, infarcita di quel dominante colore delle passioni, del sangue, delle violenze. E che un segnale come questo arrivi da un lontano paese della periferia del Sud, vuol dire proprio che a dispetto di paralleli e latitudini, le periferie non esistono più, non solo geograficamente ma anche esistenzialmente. Non so se è del tutto un vantaggio per l’umanità, ma dai quadri di Gerlando Meli dobbiamo prendere atto che l’urgenza dell’analisi si è fatta presente anche nella bella terra del realismo lirico».