Il Convivio Antologia del Circolo culturale Picwick (Milano 2002)  
Circolo Picwick

I 10 racconti selezionati nel concorso letterario “circolo Pickwik” sono uno spaccato della moderna creatività e ripropongono, sia pur nella loro variegata tipologia, modi diversi di esternare e, soprattutto, un mezzo idoneo per dare sfogo alla verve creativa di autori che hanno saputo esporre con conseguenzialità e linguaggio accessibile le diverse trame che li caratterizzano. Dieci argomenti che riescono a dare la esatta misura delle effettive capacità ispi-rative di chi s’é cimentato in tale genere di agone culturale; essi hanno anche una valenza oltre che letteraria, anche etica in quanto esaltano il sacrificio, la solidarietà, i valori umani, il rispetto della natura e si avvalgono del sentimento affettivo che è alla base della convivenza umana... È stata definita, questa raccolta, un’antologia del “vero e del bello”, impegnativa platea per aspiranti narratori. Tra i diversi autori segnaliamo: 1)’Athalia e i suoi fratelli’ di Giuseppe Lo Sciuto, definito racconto a “sfondo sociale”, ambientato nel medio oriente martoriato dagli eventi bellici, consente anche fulgidi esempi di solidarietà che scavalca ogni barriera ideologica ed ammorbidisce quel clima gelido e violento che vi aleggia ancora. Una toccante vicenda in un clima di violenza non solo umana, ma anche morale che travolge l’esistenza stessa. 2)Una trama quanto mai fantasiosa sviluppa “La bella e la bestia: versione ultima” di Silvana De Mari, all’opu-lenza della nobiltà seicentesca fa riscontro la bruttezza della strega vecchia “sporca e schifosa”. Una fiaba piena di uma-nità e di sentimento in cui l’immaginario si confonde con la realtà diuturna. 3) “New Palest” di Giuliano Giacchino è un racconto in cui fantasia e realtà si mescolano dando vita ad una pace psicologicamente assai intensa. Alle sagge considerazioni astrofisiche fa riscontro l’immaginazione infantile che dà sfogo alla sua curiosità per conoscere l’ignoto di New Palest. 4) “La Ribaltabile” di Paola Rambaldi è una narrazione di pretto marchio provinciale la cui trama ricalca certe tipiche situazioni e mentalità in voga e un po’ ovunque il “ruffiano” è colui che s’incarica di reperire donne da sistemare, offrendo occasioni di incontri. Ciò che si evidenzia da questo racconto è la precisione con la quale si catalogano i caratteri, sia dell’uomo timido ed impacciato, che di Malvina, la predestinata vittima degli zingari. Il finale tragico conferisce al racconto quella drammaticità che sorprende il lettore. 5) Antonella Cavuoto con il suo “Prima” ci introduce in un mondo di introspezione e di ricerca psicologica. L’autrice analizza il dolore, parla di morte, parla di globalizzazione, c’è l’evocazione del passato, la reminiscenza, il tutto con un linguaggio fiorito e ricco di simbologie. 6) Rosanna Figna, col suo racconto “E.R.G.”, si tuffa nella modernità reclamistica, perché da un distributore di benzina parte il filo del racconto incentrato su un banale fatto comune: la vendita di biglietti della lotteria e relativo smarrimento degli stessi. La narrazione è ricca di citazioni latineggianti, locuzioni ricorrenti e detti sentinziosi. 7) “La Collina” di Simona Gauri, è un racconto che, nel suo realismo, si inserisce nella realtà. Ambientata in un luogo ove la guerra aveva fatto la sua tragica presenza, l’autrice focalizza l’attenzione su una collina la cui descrizione dettagliata è quanto mai reale. 8) “Sinfonie d’autunno” di Mara Depini è una rivisitazione del passato, una riesumazione d’una esistenza fatta in un momento difficile, quello di una malata che dal letto di un ospedale ripercorre la sua movimentata esistenza. 9) Lucilla Parisi “Il colore delle nuvole” racconto che, ambientato nella Jugoslavia martoriata dalla guerra, evidenzia il valore di amicizie coltivate fin dall’infanzia. Le tre amiche Nina, Fatima e Sandra vivono la loro esistenza rispecchiando il clima affettivo che è tipico di compagne di scuola, ma c’è anche miseria, abbandono, solidarietà, una trama quanto mai semplice che coinvolge il lettore per la naturalità con cui si evolve. 10) “Linea di galleggiamento” di Guido Bocchetta è un racconto triller dai risvolti quanto mai realistici, lumeggiante una realtà oggi in gran voga. Il furto su commissione è l’elemento prevalente, ma i loschi traffici, la sessualità, il giallo finale, sono elementi che acuiscono l’interesse del lettore.

Pacifico Topa