Temuto risveglio  

Gaetano Alessi

Nella profondità del mistero immersomi
inconsciamente vi sprofondo
per lungo tempo dal reale occultandomi.
Ivi, protetto dal vuoto assoluto
dall’arcano ancora inesplorato,
lungi da contaminazioni vere o pensate,
l’Io annullo e nella vacuità dell’umano
liberamente fluttuo senza che nuoti.
Mi trovo, quindi, di desii impregnato
nell’assoluto travaglio etereo
leggero ancor più d’una piuma
col corpo (e mente) che tante mete sfiora.
Quanto bello or m’appare l’inconscio
che di sensazioni improvvise m’invade
che di corpose speranze mi nutre
che la paura annienta e cancella.
Sì or temo il risvelgio
che alla realtà portarmi dovrà
che tristezza e dolore donarmi potrà.
Eppure l’io indifeso d’esser felice anela
e di vivere schermato spera.
Ma ora il pensier si dilegua
le sensazioni ambrate si disperdono
e, senza neanche avvedermene,
sulla real terra ripiombo
col corpo più pesante di prima.

 

Poesia Italiana