Via di qua  

Rosarita Berardi

Via di qua,

e dai definiti confini
e dai limiti ciechi
e dalle strade sbarrate
e dalle piazze a recinto.

Via di qua,

e dal cielo infuriato
e da una luna mai sorta
e dalle mani sudate
e dai corpi ingobbati.

Via da gabbie e lavori ad orario.
Dentro al guscio della lumaca
spaurita, mi rintano.
Via di qua,
portami via.

Il marcatempo a circolo,
nero caffè dei miei giorni,
in entrata segna te
in uscita segna noi.
Che salario corrisponde
al quotidiano lavoro
di vivere d’amore?

 

Poesia Italiana