Vorrei essere vecchio per non veder morire i giorni... seppellendo il tempo
 
Vorrei essere vecchio
per non vedere morire i giorni
o morirne insieme
per non vedere la morte dell’amata
d’aspetto mortale

Tacita supplica
dimora quieta d’umile uscio
in guglie appuntite lanciate
verso il cielo

Flemma atrabile è lo stupore
breve è l’attesa grinzosa
da mormorio d’addio
d’atavismo memore
dell’anima a fior di labbra
nasconde il volto

In corpo generato
da capo chino
ancestrale impreca fioca
sguardi rubati
nel confessionale
con toni falsetti

Vedo la tomba della diletta
false apparenze in spoglie eccelse
in fio pianto
tace il segreto
nelle bocche serrate
palpita perenta
momenti di vita

Una voce soave
mi chiama, confondendosi
nel mosaico del giorno
nel tessere l’attimo del bacio
depauperando l’amore pudico
nell’involucro salubre
benamata morte
fai bella l’adorata prediletta
esente da impurità
non chiede di parlare
nella solitudine perenne
con cupido attempato
seppellendo il tempo