di Giuseppe Manitta

Poesia della verità di Fedel Franco Quasimodo in Orizzonti (Antologia, Libroitaliano Ragusa 2000)

La casa editrice Libroitaliano ha editato l’antologia “Orizzonti”, in volume unico con un’ottima veste tipografica. L’opera include alcuni tra gli attuali poeti emergenti, tra i quali trova ampio spazio Fedel Franco Quasimodo. Possiamo definire la poesia di Quasimodo “poesia della verità”. Il suo viaggio poetico, infatti, comincia col chiedersi «cos’è la verità?» per poi concludere che ci sono «tante verità / quanti siamo noi». Tante verità quanti sono gli aspetti dell’uomo. Lo scrittore francese Bernanos scrive: «Chi cerca la verità dell’uomo si deve impadronire del suo dolore». Questa massima permette al nostro poeta di analizzare la bufera che si è scatenata nella sua anima, quella bufera che la logora, ma non la trapassa. Secondo Quasimodo il dolore ha una sola causa: Mister Male. Nella poesia omonima con un velo di ironia e con molta speranza scrive: «Ma tu, Mister Male / che dei bassi sentimenti / sei principe, / …sappi che anche il tuo tempo è / contato: / pagherai il tuo peccato». L’autore a-nalizza con immediata efficacia e sensibilità non solo il suo esistenzialismo, ma pure quello degli altri. L’unico rimedio è la speranza e la volontà di andare avanti. Lo stile della silloge è lineare e coinvolgente. Non si cade mai in banalità e l’opera assume spesso un tono aulico mediante un uso appropriato e diligente delle figure retoriche. I versi assumono musicalità e ritmo incalzante mediante l’uso alternato di ver-si sciolti e con rima. Dalla lettura possiamo anche cogliere che il vero sentimento purifica l’anima, e se il mondo sta andando alla rovina l’unica causa sta nel fatto, come affermava s. Agostino, che «vanno gli uomini a contemplare le cime dei monti, i vasti flutti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l’immensità dell’oceano, il corso degli astri, e trascurano se stessi».