Il Convivio Recensioni Raffaele F. Sciubba di Maristella Dilettoso |
Tra Amarcod e Storia: La montagna
madre di RAFFAELE F. SCIUBBA, storia di una straordinaria
simbiosi, (Eurografica 1998)
C’è in Abruzzo una
montagna, la Maiella, tanto cara agli abitanti di quei luoghi. Lassù, a
Bocca di Valle, nei pressi di Guardiagrele, in una grotta scavata nella viva
roccia, che dall’alto guarda verso il mare, nel lontano 1923, furono deposte
le spoglie mortali di un eroe della Grande Guerra, a rappresentare tutti i
«figli d’Abruzzo morti combattendo per l’Italia e sepolti lontano tra le
alpi e il mare…»: La Montagna Madre è la storia, anzi l’epopea, di questi
luoghi, di questi eventi. L’autore, Raffaele Filippo Sciubba, è un ingegnere
di Guardiagrele, che alla sua professione, esercitata anche fuori d’Italia,
per progettazioni industriali, ha affiancato, negli anni, quella di
scrittore. Nella sua feconda produzione si può distinguere un filone a
carattere scientifico – Elettrificazione rurale(1965), Applicazioni
elettriche in agricoltura (1972) – da un altro, successivo, a carattere
auto-biografico e storicistico, cui appartengono gli scritti Senza mugugno
(1978), Livorno, addio (1982), Il muro di Planck (1997). Il tema della
“Maiella madre”, a parere di Mario Palmerio, estensore della prefazione, è
una costante di Sciubba fin dai primi scritti, ma in quest’ultima sua
fatica, diviene essenziale e dominante: la Montagna, madre in quanto dà la
vita ai suoi figli, per poi riaccoglierli nel suo grembo dopo la morte.
«Ecco, la montagna, nel lontano e gaudioso giorno addì 20 settembre del
1923, ha accolto questo Eroe, lo tiene in serbo in un anfratto della viva
roccia… perché il suo sacrificio compiuto per salvare i commilitoni, fosse
d’esempio per l’umana solidarietà. Arrivò lui ed arrivarono i marinai; da
quel momento nacque una simbiosi tra la Marina Italiana ed il Club Alpino
Italiano, tra “marinai” ed “alpini”...». |
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