Il Convivio

A. IV n. 3
Luglio - Settembre 2003

Fiori dell’anima, poesie di Antonina Ales Scurti (ed. ALAPAF, Palermo 2003)


Si tratta di uno splendido volume curato nelle sue parti e di ampio respiro della poetessa Trapanese, trapiantata a Bagheria (PA), Antonina Ales Scurti. Il volume non fa altro che mettere insieme le varie poesie pubblicate dall’autrice in antologie. «Questa raccolta di poesie è stata richiesta da mio figlio Franco - dichiara infatti all’inizio - che desidera trovare tutte le mie poesie in un unico volume, per non doverle cercare in diverse antologie». La Ales Scurti, che scrive poesie sentimentali, sociali, ambientali, religiose, romanzi, racconti d’amore e saggi d’inchiesta, collabora a molte riviste ed è la fondatrice dell’Associazione Letteraria Artistica Parco Felicità, ALAPAF. Lei si propone l’apostolato della poesia e della narrativa con opere ispirate alla Fede, alla Pace, alla Fraternità universale. Ed in effetti nelle antologie dell’associazione, che ormai cura da anni, si rivolge spesso agli amici che ruotano attorno alla sua associazione con una profonda umanità. Il suo impegno sociale è grande. E particolare attenzione presta ai giovani. «Amici miei, mi siete tutti ugualmente cari e preziosi, voi siete i rami rigogliosi del mio vecchio albero stanco: da voi attingo la forza e il coraggio per andare avanti per amore dei bambini, per la promozione culturale e sociale. Restiamo uniti, abbiamo ancora tante cose belle da fare insieme». Questa sua profonda passione viene anche messa nelle sue liriche che sono piene di emozioni, di sentimento, di amore e di pace. La sua «è voce di poeta che ha sempre qualcosa da dire e la dice con immagini semplici e suggestive, con i versi più sentiti e più belli, nel modo più melodioso e intenso. Ci rammenta, in una trasparenza di classicità e modernità le ragioni profonde ed eterne del dolore e della gioia. I suoi luoghi, i luoghi del cuore ci pervengono come crocevia del mondo e la sua è una tensione esistenziale carica di ricordi, di dolcezza, di immagini, di malinconia, d’amore» scrive in una sua nota Lina Riccobene. «L’intensità dei colori umani, rari e simili alle luci astrali che la circondano poeticamente... rappresentano la fanciullezza vissuta e ancora presente nel suo stato d’animo, nella concretezza di un mondo misterioso a cui toglie il velo dell’occulto per dargli la purezza di un giglio» scrive Maria Nucatola. «Il suo è un amore dalla grande fede che accomuna le creature, i luoghi, una geografia anche se i suoi luoghi sono soltanto siciliani, ma che nei suoi segni si avvicina all’immenso. Per questo motivo si può affermare che i versi esposti sciorinano un’energia nella quale si avvertono i segni dell’autrice fortemente rivolti ad una sponda, ad un abbraccio, dove il cuore e il sentimento sono un segnale comune per tutti coloro che assaggiano la vita, maturandone i corsi ed i ricorsi ed elaborano in positivo ogni tipo di esperienza trascorsa» scrive invece Pietro Sampino. Il volume quindi si presenta quale vera e propria antologia poetica di Antonina Ales Scurti, con poesie che vanno dagli anni ’70 per giungere a quelle più recenti. Ed è pure un’antologia di giudizi critici, oltre che di riflessioni personali dell’autrice.

Angelo Manitta