Il Convivio

A. IV n. 3
Luglio - Settembre 2003

Improvviso naturale

 

“La scrittura è inseparabile dal divenire;
scrivendo si diventa nutrice, si diventa
animale o vegetale, si diventa molecola.”
                                       Gilles Deleuze
 
Dovrei invocare il padre, carezzando
il cemento dell’agonia, la parabola
transeunte dei varchi incorrotti,
o dopotutto, avrei potuto dire
della malattia, distinguere
il perimetro dentro il cosmo.
 
E invece: penso al film
di venerdì sera, al ragno
sulla tavola, oppure
la spazzatura, il libro
da leggere, la camicia stinta.
 
La transumanza dei greggi,
l’affezione virale, la carta
e l’urina e l’affanno
sulla sabbia. Intendo dire:
il pattume, i giorni feriali.