Il Convivio

A. IV n. 3
Luglio - Settembre 2003

 

Rosanna Dellorusso, pittrice e scultrice, nelle sue immagini esplica le sensazioni e le meditazioni di un’artista molto sensibile, che fa rivivere con la magia del colore e del disegno la realtà circostante. Coglie con immediatezza le immagini che attraggono la sua fantasia e le trasfigura in manifestazioni di spiccato lirismo, definendo mediante un impianto cromatico intenso le pulsazioni interiori che la animano. Le atmosfere che aleggiano nella terra pugliese, le bellezze paesaggistiche e la freschezza delle nature morte suscitano nel fruitore sincere emozioni. Emozione, arte, vita: da questo paradigma nasce la sequenza della creazione artistica di Rosanna Dellorusso.

 

Agave, (acrilico su tela, cm 76x70)

 

Tutto il contesto ideativo è supportato da uno stile pittorico molto espressivo e raffinato, che, cosa spesso rara nella pittura ‘realista’, mira all’uniformità della tecnica. La varietà delle tematiche, che la pittrice affronta, è simbolo di un’acuta sensibilità e di una capacità introspettiva che riesce a penetrare la peculiarità del reale e dell’esistenziale. Queste sono immagini che nella loro eleganza e musicalità formale evocano i fremiti dell’anima alla ricerca di valori essenziali: paesaggi che destano malinconia e ammirazione, tranquillità e solitudine, ma per certi aspetti inquietudine. Lo stesso avviene per una tematica classica come le nature morte: nell’acrilico su tela dal titolo “Vaso di fiori” la semplicità delle forme e del gusto coloristico è irreale. Lo sfondo giallo, con rarissime e lievi variazioni di tono, spinge il fruitore ad un’interpretazione apologetica della natura. I fiori sono offerti come simbolo di bellezza e come il dono più prezioso di una natura amica e nemica. Rosalba Dellorusso decanta ogni elemento per ricostruirlo con una tessitura coerente in una dimensione apparentemente atemporale, ma in una sintesi tra realtà e finzione giunge alla riflessione sull’inarrestabile fluire del tempo, dello spazio e delle esperienze esistenziali. Seguendo la stessa tematica affronta anche la plasticità della scultura, staccandosi dalla tradizione figurativa per approdare alle più originali neoavanguardie italiane. Non per questo la sua scultura rifugge dall’armonia, anzi si addentra nella dolce guida della natura lasciandosi abbandonare alle sue forme che mormorano dolcezza.