Il Convivio

A. IV n. 3
Luglio - Settembre 2003

Linguaggio realistico di Banchi matti, una commedia di Carmelo Faraci (Libroitaliano, 2003)

 

Dire che Carmelo Faraci sia un personaggio originale è dir poco! È lui stesso a farne un identikit: «Mi chiamo Carmelo Faraci e non sono uno scrittore!». Viva la faccia della sincerità! Viene spontaneo chiedersi: «Ma perché allora pubblica questo “Banchi matti” che già dal titolo s’indirizza verso una discutibile originalità? Trattasi di una cronaca farcita di ‘colorita’ terminologia, di piccanti situazioni, paludata da una stesura teatrale che si dipana nella dialogazione, sovente spinta, altre volte banale, quasi sempre ricorrente fra i giovani d’oggi. Su tutto svetta la timidezza di Carmelo e la procacità di Ardita, l’adescante Giulietta e la furbizia di Benito. Se c’è da fare una considerazione è quella della precisa, spietata, quasi radiografica descrizione dei caratteri. La trama si sviluppa attorno all’angosciosa gelosia di Carmelo e alle punzecchiature di chi lo deride per la sua impotenza affettiva. La dialogica è quanto mai attuale, farcita di termini non certo edificanti, portata avanti con brio ed interpunzioni non sempre digeribili. Non è escluso che questo genere di letteratura veristica possa essere gradito a qualcuno, occorre avere una concezione assai elastica della morale per digerire questo libello. La tematica è quella comune, corrisponde ad una concezione dell’amore che oggi va diffondendosi anche in virtù di un esibizionisrno nudistico che i mas media ci propinano diuturnamente. L’assillo di un amore morboso nei riguardi di Giulietta pone Carmelo in situazioni quanto mai imbarazzanti, non appagate neppure dando sfogo alla sessualità con Ardita. Questo personaggio è la tipica raffigurazione del timido congenito che difficilmente riesce a superare l’empasse. Dietro questa situazione c’è l’autore che ogni tanto riordina le cose, pur restando sempre inviolato nel groviglio di un dramma tragicomico come può definirsi “Banchi matti”.

 

                Pacifico Topa