Il Convivio

A. IV n. 3
Luglio - Settembre 2003

 

Giulio Galassi, nato nel 1928, è un artista completo che ha colto l’essenza del colore come modalità espressiva dominante. Riesce così a penetrare l’esistenzialismo umano con un’energia degna solo dei grandi artisti. Ciò che osserva nella campagna romagnola lo immortala sulla tela con vibrante sensibilità, cogliendo l’essenza del reale in una trasposizione cromatica dei fremiti interiori. La purezza degli ambienti naturali si condensano in una rivisitazione che coglie il variare del tempo e dello spazio in una poetica suggestività d’immagini e di toni che narrano l’eterna armonia della bellezza. Come ha scritto Gianni Morelli «i suoi quadri a voler stare al solo metodo della critica testuale, si presentano impeccabili; pieni e vuoti ben studiati e armonici tra loro; il colorismo sontuoso, la costruzione architettonica dell’insieme che ricorda le opere del classicismo pittorico italiano, la tecnica... un po’ complice del nostro sguardo e seduttiva nel gioco appena dissimulato dai tramonti della memoria».