Il Convivio

A. IV n. 3
Luglio - Settembre 2003

Ritmi fantastici

La fibra del cuore rimaneggia
nuove note, ha orrore del vuoto
della fine dei valori.
Nel riquadro smorto di un tramonto
il ricordo vaga in spazi lontani
e si espande nel futuro,
                [pregno di speranza.
Si aspetta la rinascita, rispetto umano
il pane d’esistenza
                [diviso in parti uguali.
Chi ci darà rinnovamento?
È notte, ritmi fantastici
avanzano tra la falce della luna.
Un’astronave brilla e da lassù
con occhio d’aquila vede
la miseria del genere umano,
il fiore nascosto, il seme
                [che non vuol morire...
Forse, dai lontani meandri celesti
da lontane galassie qualcuno conosce
i limiti d’armonia, i fluidi misteriosi
che allacciano la terra all’astrale.
Non per guerre stellari, ma
per darci aiuto brillerà
e approderà per fondersi con noi.
Non vorrei spegnermi da vinta
prima di quel giorno!...
Allora la morte sarà
un dolce trapasso e sulla soglia
dell’anima, ormai appagata
ognuno riceverà il suo dono eterno.