Márcia Guimarães, nuovo messaggio di vita
di Angelo Manitta
La silloge di poesie dal
titolo Âmago (ed. O Capital, Brasile, 2002) di Márcia Guimarães,
poetessa brasiliana la cui anima grida per l’arte, è molto bella e
avvincente. L’autrice, anche bravissima pittrice, sa fondere poesia e
pittura, le quali, impregnate dello stesso spirito, si integrano a vicenda:
mettono in evidenza sentimenti, emozioni, situazioni sociali. Emerge
l’interiorità e soprattutto la semplicità, come di bambino che si accosta
alla vita. Emblematico è il quadro sotto riportato dal titolo “Viso di un
angelo”. |
- La pittura di
Márcia è percorsa da un sottile surrealismo, ma catalogarla in una
corrente ben precisa sarebbe molto riduttivo, perché spazia fra diversi
stili, determinati spesso dal contenuto dell’opera, e tra diverse
tematiche. Il contenuto manifesta
una personalità inquieta. Affondando tra
dubbi e inquietudini, scioglie il pennello e cerca la parola nel suo
vero significato primordiale, avendo anche il coraggio di interpretare
il mondo attraverso i suoi versi. La poesia, come la pittura, non è
altro che un guardare entro di sé. «Códigos entrínsecos para traduzir
aquele bolo de dentro que nenhum boldo ou ungüento alivia o tormento»
scrive Ilma Fontes, direttrice de “O Capital”. Compito dell’artista è
quello di lasciare impressa la propria orma, e Márcia Guimarães lascia
ad altri il suo messaggio di vita (o di morte). Lei sa che la via del
successo si costruisce sulle macerie e sui sogni morti, onde nasce dalla
sua poesia e dalla sua pittura una sottile vena di nostalgia, di
pessimismo e di dolore. Quanta sof-ferenza esiste nell’arte! E Márcia va
alla ricerca della parola perfetta che possa soddisfare la sua sete di
vita. Emble-matica è la poesia Areias escaldantes: «Das areias
escaldantes / do meu deserto interior / em miragem vejo água... / Muita
água... / Águas salgadas, / sal, muito sal» (dalle sabbie surriscaldate
del mio deserto interiore vedo miraggi di acqua... Molta acqua... acque
salate, sale, molto sale). Ed è proprio da questo deserto interiore, che
è la riflessione sui problemi dell’umanità intera e di ogni singolo
uomo, che nasce un nuovo messaggio di vita.
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