Il Convivio

A. IV n. 3
Luglio - Settembre 2003

Le nature morte, gli squarci paesaggistici, i personaggi cui si ispira Mario Carlo Letizia illuminano la tela, risentendo della luce che pervade la terra di Sicilia. Proprio la Sicilia costituisce il tema ispiratorio dominante in visioni intense e appassionate, intessute d’emozioni che si effondono dalla giocosità cromatica e dai rapporti marcatamente contrastanti tra luce ed ombra. Letizia rivela uno stile maturo che, pur nella descrizione realista, sfugge da ogni schematismo precostituito, mirando ad un’assoluta originalità che gli permette di esprimere al meglio le tensioni che lo animano e i sentimenti verso la terra cui è molto legato.

L'arancio, (olio su tela cm 50x60)
La sapienza strutturale si fonde con la dinamicità del colore, nei contrasti cromatici e tonali che esaltano ogni minimo particolare del soggetto. Così si condensano fresche e immediate percezioni nel dialogo con la gente e la natura. Le sue opere nascono dall’osservazione e dal sentimento che convergono con ammirevole intensità in atmosfere altamente espressive e dotate di suggestiva armonia. Pittore coerente cerca di non stravolgere mai più di tanto gli aspetti che ha colto dall’ambiente che lo circonda, ma ne coglie l’intima essenza con vitalità ritmica e meditazione esecutiva. La sua esecuzione pittorica, che possiede toni decisamente impressionistici, diventa originale per i soggetti e per la scansione timbrica, per i sensibilissimi fremiti dell’interiorità che si traducono sulla tela in una meditazione che parte dall’arte in quanto tale e approda alla natura e alla vita. Dalle opere emerge una chiara linea che ci permette di comprendere come Mario Carlo Letizia sia attratto dalla bellezza modulare, dall’amore per la vita e per le passioni, cioè dal fascino segreto e unico che anima il suo ambiente e la sua gente. Tutti gli elementi si fondono in un percorso descrittivo e sensitivo che armonizza visione e poesia, valori universali e descrizione meticolosa. Così la sua arte ispira una serena condizione esistenziale, un fascino equilibrato, suggerendo i fascinosi palpiti che emana la natura nella sua funzione estetica e psicologica.