Il Convivio

A. IV n. 3
Luglio - Settembre 2003

È molto difficile trovare un artista poliedrico emergente che sia giovane e pieno di vitalità. Tra i pochi sicuramente c’è Massimo Mariani che, pur nella sua giovane età, ha assimilato molte tecniche e si avvia verso la realizzazione di uno stile assolutamente originale. Ma sin da ora le sue opere sono suggestive nella resa delle immagini, attinte dalla realtà e dal sogno in un continuo fluire di tessiture emozionali e di toni meditativi che vanno dall’immanente al trascendente. I soggetti sono resi con mirabile espressività, sono freschi, dotati di vibrante cromatismo e trasfigurati in una ricca tessitura che fonde tensioni introspettive in una mirabile sintesi espressiva. Si tratta, come afferma Alfredo Pasolino, di «uno scontro di energie scaricate direttamente come sensazione dinamica. Il colore è la summa di tutti i valori per tema e soluzione delle forme disegnate in espansione centrifuga nello spazio, mentre il paesaggio e la figura metafora della realtà, in primo piano si compenetrano».

 
Massimo Mariani e alcuni suoi quadri