Il Convivio

A. IV n. 3
Luglio - Settembre 2003

Frédéric Tessier

Home-génome poesie dal percorso interiore

di Angelo Manitta

Il titolo della silloge di poesie del giovane poeta francese Frédéric Tessier, è certo emblematico e significativo. “Uomo-genoma” (Le vert-galant, Francia 2003) suona quasi come un manifesto letterario o un’indicazione di poetica. L’uomo come un genoma umana va alla ricerca di se stesso e percorre il mondo alla scoperta della felicità. La silloge di poesie, che scorre limpida e chiara nella sua complessità interiore, è un percorso fisico attraverso vari paesi e località del mondo (che appaiono tutti nei titoli) dalla Francia al Medio Oriente, a cui si accosta e si può intersecare un lungo percorso interiore. Spesso il motivo della poesia è occasionale, ma porta subito ad una contemplazione mistica del paesaggio o ad una interiorizzazione e scandaglio interiore del personaggio o dell’uomo-genoma che si incontra per via. La poesia di Frédéric Tessier però non è solo qui. La si può leggere nell’elevato lirismo di alcune composizioni, in cui l’uomo si trova a contemplare il creato (elemento esteriore) e se stesso (elemento interiore) nello stesso tempo. Si tratta quasi di una boccata d’aria di fronte al mon-do, che con trascuratezza si dibatte quasi tra due dimensioni, quella dello spazio e del tempo. Si tratta di una boccata d’ossigeno che si respira nella silloge, ma che si espande intorno in una narrazione lirica senza orpelli, senza parole inutili, evidenziata da luminose espressioni che animano l’esistenza attraverso la lettura di una paziente realtà. Tutto questo rende la poesia di Tessier scorrevole e leggibile, bella ed elevata da un punto di vista espressivo, così come può notarsi nella seguente lirica dal titolo “Matinée: Ankara”:

 

Des grappes de bidasses à chaque carrefour

ou faisant la queue devant les cabines téléphonique

alors qu’imperturbables,

les petits bus bleus-(ulus)

klaxonnent,

rivalisent avec la multitude de TAKSI-jaunes

tandis,

qu’au-dessus,

la forteresse byzantine,

                se voile

                d’un soleil doux.

 

Dei gruppi di fanti ad ogni incrocio

o facendo la coda davanti alle cabine telefoniche

mentre imperturbabili,

i piccoli bus blu-(ulus)

clacsonano,

rivaleggiano con la moltitudine di TAXI-gialli

intanto

che al di sotto

la fortezza bizantina,

si vela

di un sole dolce.