4. LE FINALITÀ DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO


Questi sono gli obiettivi e le finalità cui deve ispirarsi il progetto educativo dell'istituzione.

Scuola Materna:
Le finalità sono da legare alle grandi trasformazioni cha hanno caratterizzato la società:
· multicultura
· espansione dei linguaggi mass-mediali
· irruzione dei mezzi telematici
· pluralità dei modelli di comportamento e di valore
· nuove condizioni della famiglia
Compito della scuola è quello di imparare a gestire la complessità, anziché subirla.
I riferimenti principali per far fronte ai cambiamenti sociali e, perciò, alle domande educative, vengono indicati essere il diritto alla vita, all'educazione, al rispetto dell'identità individuale. Tutto ciò in collegamento con la famiglia definita "contesto primario di apprendimento".
La Costituzione e le Dichiarazioni internazionali sanciscono i diritti inalienabili cui fare riferimento.

Scuola Elementare:
L'obiettivo perseguito dai Programmi della Scuola Elementare è "la formazione dell'uomo e del cittadino".
· La formazione dell'uomo, cioè lo sviluppo e il potenziamento della personalità del bambino in tutti i suoi aspetti;
· La formazione del cittadino, cioè l'esercizio del diritto-dovere di partecipazione alla vita sociale;
· La promozione della comprensione e della cooperazione con altri popoli, altre culture, altre civiltà per acquisire la consapevolezza di vivere in un contesto caratterizzato dal pluralismo ideologico, culturale, politico, etnico;
· L'educazione alla convivenza democratica, cioè la consapevolezza e la responsabilità del proprio essere ed agire nel contesto sociale;
· La promozione della prima alfabetizzazione culturale, cioè la conoscenza e la padronanza di linguaggi formali e abilità per leggere il mondo.
E' da ritenere importante la dimensione sociale intesa come consapevolezza del valore di sé e del valore degli altri.

Scuola Media:

La Scuola Media risponde al principio democratico di elevare il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino, potenzia le capacità di partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale.

Nello specifico della Scuola Media si parla di:
· Scuola della formazione dell'uomo e del cittadino, in quanto offre occasioni di sviluppo della personalità in tutte le direzioni;
· Scuola che colloca nel mondo, poiché aiuta l'alunno ad acquisire un'immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà;
· Scuola orientativa, che favorisce l'iniziativa del soggetto ponendolo nella condizione di conquistare la propria identità e di orientarsi nel mondo.

In tutti e tre i programmi è costante il richiamo alla Carta Costituzionale e ciò sta ad indicare la valenza democratica della scuola italiana.


Principi pedagogici dell'I.C.

La comunità educativa scolastica fonda la sua azione su alcuni principi attorno ai quali il consenso deve essere il più ampio possibile, perché superano la mera azione didattica per situarsi ad un livello più alto, tracciando le linee fondamentali per la piena realizzazione di uomini e cittadini chiamati a fornire il proprio attivo contributo in una società in continua evoluzione.
Queste linee-guida, che ogni soggetto facente parte di una comunità educativa (insegnanti, genitori, non docenti, alunni) condivide e contribuisce per la sua parte a promuovere, sono, in via indicativa, le seguenti:
1. consapevolezza di appartenere ad una comunità educativa, nelle quale il clima di collaborazione, il rispetto e il dialogo, l'apertura al contributo delle famiglie e dell'extrascuola sono essenziali strumenti di educazione e formazione della personalità dei bambini;
2. inscindibile connessione tra istruzione ed educazione, nella convinzione che l'istituzione si ponga come finalità l'educazione, attraverso lo strumento fondamentale dell'istruzione;
3. individuazione dell'istituzione scolastica quale privilegiato ambiente educativo per l'apprendimento, che in ogni suo aspetto ponga attenzione al significato educativo che rappresenta e si costituisca come luogo di benessere per il bambino;
4. identificazione della scuola come struttura aperta al territorio, in relazione attiva con altri soggetti, che si interessano alla formazione dei bambini e dei giovani, impegnata in un interscambio di esperienze e di valori, soprattutto quelli della solidarietà, del dialogo, della tolleranza;
5. condivisione dell'idea di bambino come soggetto titolare di diritti inalienabili, connotati dai caratteri della libertà, autonomia e creatività, protagonista del proprio processo di maturazione e sviluppo;
6. una concezione dell'insegnamento che si ispiri a principi di connessione fra le conoscenze, di valorizzazione integrale e sinergica di tutte le funzioni, di costante rapporto tra il vissuto del bambino e le conoscenze disciplinari.


Obiettivi educativi dell'I. C.

L'analisi della realtà nella quale opera la scuola suggerisce l'opportunità di ampliare il curricolo obbligatorio con altre attività didattiche. La caratteristica di queste tende a soddisfare la richiesta di "educativo", a bilanciamento, a integrazione del "cognitivo" nettamente prevalente nei Programmi scolastici. Con questo si vuol dire che la scuola amplia la sua offerta, cercando di inserire in modo omogeneo alla sua tradizione istituzionale stimoli, interessi, proposte, esigenze conoscitive ed emotive, che sono giudicate importanti per la formazione integrale della personalità degli alunni. Si definisce, allora, un curricolo che oltre al sapere, il piano "cognitivo", specifichi percorsi per il saper essere e il saper fare, il piano "educativo".
E precisamente per il saper essere si individuano questi obiettivi, tradotti in attività didattiche (la definizione delle quali nei dettagli è riportata nell'allegato n.1):
- suscitare negli alunni interessi nella decodifica della realtà aiutata dai linguaggi disciplinari: si tratta di leggere il mondo esterno alla scuola (l'ambiente naturale, l'ambiente costruito dall'uomo, le espressioni artistiche diverse…) con le parole della scuola, che sono più precise, più formali, più puntuali di quelle della lingua famigliare e che per questo aiutano l'apprendimento e fissano con maggiore sicurezza le esperienze (v. progetto scienze; progetto lettura e teatro; educazione all'immagine; progetti dell'area storico-antropologica; progetto musica; progetto attività motoria…);
- far emergere negli alunni propensioni e disponibilità per l'uso e per l'applicazione di alcuni media, cioè di linguaggi che non siano il verbale ( si pensi al linguaggio dei suoni, a quello delle immagini, a quello del computer, a quello del corpo…) nella consapevolezza che ognuno ha capacità e intelligenze diverse, che si manifestano se opportunamente sollecitate e guidate (laboratori; progetto informatica; visite a mostre; partecipazione a concerti; visite guidate ai musei…);
- far acquisire un comportamento consapevole della propria e dell'altrui identità, rispettoso della singolarità del prossimo e della legittimità di ogni cultura, attento al contesto educativo nel quale si vive (progetto stranieri; progetto disagio …);
- far acquisire consapevolezza e consolidare le abilità cognitivo-affettive:
§ scelta motivata del futuro percorso scolastico/professionale(v. Progetto Orientamento);
§ accettazione del contesto scolastico e delle sue regole (v. Patto formativo e Regolamento di Istituto);
§ accettazione, consapevolezza ed espressione delle proprie emozioni rispetto agli altri, a se stessi e al proprio lavoro;
§ accettazione e consapevolezza del ruolo personale nell'istituzione scolastica.

Per il saper fare si individuano questi obiettivi:
- far acquisire abilità cognitive differenziate per ogni ordine di scuola e strettamente legate alla definizione del curricolo obbligatorio (v. la programmazione di classe e di ogni insegnante inserite nei registri);
- ampliare il curricolo obbligatorio con interventi nell'area scientifica, linguistica, antropologica, musicale, motoria, dell'educazione all'immagine, degli scambi culturali, dell'educazione alla mondialità, dell'educazione stradale.