5. IL CURRICOLO

La problematica del curricolo deve essere innanzitutto inquadrata all'interno della situazione normativa vigente ( realizzazione dell' Autonomia scolastica) e sul dibattito intorno a quella futura (legge di riordino dei Cicli e ridefinizione dei curricoli nazionali) , dove viene ribadita con forza la centralità del soggetto che apprende, come elemento fondante di tutto il processo educativo. Verso i soggetti in apprendimento vanno "… favoriti e stimolati la loro partecipazione consapevole....alle varie esperienze formative, l'atteggiamento di ricerca attiva nell'acquisizione della conoscenza, e l'esigenza di trovare un significato personale nel progetto comune di apprendimento. L'apprendimento scolastico è finalizzato a progetti di crescita globale ( cognitiva, affettiva, sociale, ecc. ) di persone libere e responsabili, capaci di elaborare un'identità soggettiva e di partecipare in modo critico e attivo alla vita associata…" (cit. dai lavori della Commissione dei Saggi incaricati della legge sul riordino dei cicli). E' compito dei docenti di ogni singola scuola ( leggi Autonomia) , nel rispetto di finalità generali ,di un monte ore e di standard definiti a livello nazionale, la formulazione di propri curricoli, ossia di obiettivi educativi e didattici, di contenuti e metodi che, entro quel quadro generale, consentono il concreto sviluppo delle persone che vengono loro affidate dalle famiglie e dalla realtà locale in cui operano. Diventa perciò fondamentale per ogni singola scuola, predisporre ambienti educativi adeguati in cui avvenga l'incontro tra gli oggetti di apprendimento ( i saperi) e i soggetti che apprendono, diventando per questi ultimi una " risorsa "di conoscenze da poter utilizzare, di abilità e di strategie che permettono all'individuo di acquisire nuove conoscenze, e una "risorsa", infine, intesa come orientamento motivazionale che regola e guida l'acquisizione delle conoscenze . Un curricolo perciò dovrà specificare percorsi che individuino oltre al sapere, il saper fare e il saper essere e dovrebbe essere articolato in tre parti: il curricolo disciplinare , il curricolo trans-disciplinare, mirante a sviluppare negli alunni strategie per l'apprendimento di un metodo di studio e lavoro, e il curricolo socio-affettivo (apprendimento di regole e comportamenti relativi alla vita di relazione). Inoltre, si amplierà l'offerta formativa obbligatoria con attività didattiche extracurricolari per rispondere a interessi, proposte, esigenze cognitive ed emotive che sono giudicate importanti per la formazione integrale della personalità degli alunni. Perché l'Istituto Comprensivo sia inteso come integrazione di ordini diversi e non come mera giustapposizione di scuole, è necessario che esso elabori un curricolo progressivo, coerente e unitario dai 3 ai 14 anni, ma anche con graduali differenziazioni ed articolazioni per rispettare i ritmi e le tappe dell'età evolutiva. Nel nostro Istituto, a partire dall'anno scolastico 1999-2000 , è stata avviata l'elaborazione di un curricolo disciplinare verticale, che nel corso dei successivi anni ha coinvolto l'ambito di: lingua straniera, ed. musicale, storia, scienze, educazione motoria ed educazione linguistica. Questo lavoro di ricerca è proseguito nell'anno scolastico 2000-2001 con la finalità di far predisporre a un gruppo ristretto rappresentativo di tutti gli ordini, riferimenti teorico/pratici, i quali, approvati dal Collegio, sono diventati vincolanti e qualificanti per l'intervento didattico ed educativo. Nell'arco del successivo anno la ricerca si chiuderà con una proposta unitaria.