Un uomo, un testimone del suo tempo, uno dei primi appassionati fotografi dilettanti del '900: Giuseppe Riggio.
Costui ha raccolto e ci ha tramandato una documentazione storico-fotografica di Sciacca, suo paese natale dove visse tutta la vita.
Fin dai primi anni della sua giovinezza, maturata la sua passione per la fotografia, aprì uno studio privato di svluppo e stampa, in pieno centro del paese, e la sua bravura dilettantistica lo rese famoso come uno dei migliori fotografi del paese.
Sviluppava e stampava per sé e per i suoi clienti tante e tantissime foto di ogni genere: paesaggistici, monumentali, ed anche familiari.
Negli anni della Seconda Guerra Mondiale si prestava a sviluppare negativi ai militari presenti nel territorio di Sciacca, e del suo archivio ci è rimasta una documentazione straordinaria di un Aereoporto Militare di Sciacca, ormai dimenticato dai saccensi, che ebbe un ruolo di importanza strategica, ed era anche mimeticamente nascosto dalla vegetazione della zona. Infatti non fu mai scoperto dall'aviazione nemica.
L'intero archivio fotografico costituisce oggi una documentazione storica, ed un patrimonio culturale per la città di Sciacca.

Giuseppe Riggio, in posa davanti al suo omonimo negozio, al centro del paese, in Piazza del Popolo, luogo d'incontro dei cittadini saccensi, e quindi all'attenzione di tutti i passanti.
Il negozietto, di abbigliamento intimo per uomo, era utilizzato anche come laboratorio di fotografia, all'interno del locale. Alla sua morte, il negozio fu ceduto ad uno dei numerosi figli (otto), che lo utilizzò ancora per molto tempo fino agli anni '80, trasformandolo in ricevitoria di Totocalcio, che tutti i saccensi sicuramente lo ricorderanno.
Inoltre, il locale fu punto di ritrovo di tutti i familiari, fratelli e nipoti, nelle occasioni di fine settimana e feste particolari del paese.
Usanze che purtroppo sono tramontate e non torneranno più, insieme a coloro che se ne sono andati per sempre.