CRONOLOGIA
DEI PROCESSORI INTEL
Non tutti sanno che uno dei primi processori, l'Intel 4004, fu progettato e realizzato da un gruppo diretto dall'ingegnere italiano Federico Faggin. Questo è un buon motivo per appassionarsi ancora di più alla storia del computer. L'Italia ebbe anche il primato del primo computer programmabile per uso domestico: la Olivetti Programma-101, del 1967. Tuttavia fu un progetto talmente rivoluzionario che passò inosservato perchè giudicato di scarso utilizzo. Solo a metà degli anni '70 ricomparvero i primi computer domestici, questa volta americani, e il successo fu strepitoso.
1968
Gordon Moore e Bob Noyce fondano la Intel. All'inizio i dipendenti sono 12.
1971
Il primo processore della storia, il cui sviluppo iniziò nel 1969 per conto di una
società produttrice di registratori di cassa, viene presentato dalla Intel: è il 4004,
dal costo di 200 dollari. A capo della squadra di progettisti c'è il fisico italiano Federico Faggin.
1972
Dai 4 bit del 4004 si passa agli 8 bit dell'8008.
1974
Il 1974 è un anno fecondo per lo sviluppo dei microprocessori: la Intel presenta l'8080,
in grado di eseguire 290.000 operazioni al secondo. La Motorola mette in commercio il 6809
e la Zilog il famoso Z80. Il futuro dei processori si
intravede nei nuovi progetti di chip a 16 e 32 bit.
1978
Il primo processore a 16 bit della Intel è l'8086, che racchiude 29.000 transistor ed ha
prestazioni 10 volte superiori al suo predecessore.
1979
L'evoluzione dell'8086 è l'8088, con bus a 8 bit e 29.000 transistor. Anche Motorola, che
è il principale avversario di Intel, presenta il processore 68000.
1980
IBM sceglie l'8088 di Intel come cuore de nuovi personal computers.
1981
Anche la Intel ha fatto flop: qualcuno ricorda il processore iAPX 432 a 32 bit?
Probabilmente il suo fallimento precoce, a causa delle basse prestazioni, non lo rese
famoso.
Il
popolarissimo
processore Intel 80286
1982
Nasce la nuova generazione di processori a 16 bit: con 130.000 transistor, capacità
multitasking e compatibilità con i processori precedenti, arriva l'80286. Cuore dei nuovi
computer IBM, nel 1988 saranno quasi 15 milioni i computer che lo utilizzano.
1985
Arriva sul mercato l'80386. E' capace di 5 milioni di operazioni al secondo, ha 275.000
transistor e funziona a 32 bit. Sarà la Compaq la prima società ad utilizzare il nuovo
processore Intel nel 1986.
Il
"386", tra i più processori
più diffusi alla fine degli
anni '80.
1988
Una versione più economica dell'80386 è il 386SX, con prestazioni inferiori (3 milioni
di operazioni al secondo) ma ad un prezzo decisamente più abbordabile.
1989
Ciò di cui erano capaci solo i mainframes è oggi possibile con un solo processore:
l'80486. Al suo interno funzionano 1.200.000 transistor.
1994
La logica evoluzione del 486 avrebbe dovuto chiamarsi 80586: così non fu per motivi
legati al trademark. Intel, quindi, chiamò il nuovo processore Pentium: con 3.000.000 di
transistor segna l'inizio di una nuova generazione di processori superpotenti. Tuttavia,
la prima versione a 66 Mhz è rimasta famosa per un famoso "bug" del sistema di
calcolo.
1995
Vengono presentati i Pentium Pro, capaci di grandi applicazioni di calcolo e dotati di
più di 5 milioni di transistor. Tuttavia non avranno il successo sperato, soppiantati
presto dalle nuove tecnologie.
Il Pentium Pro
1997
E' la volta dei processori Pentium con operazioni MMX, dedicate alle nuove applicazioni
multimediali. Saranno gli ultimi processori Intel ad utilizzare il Socket_7.
1998
Il mercato è in continuo fermento: pensando che ormai il Socket 7 ha raggiunto il suo
limite ultimo, Intel vara la nuova generazione di processori Pentium II, inseriti in una cartuccia e montati in uno
slot speciale.
1999
Nasce il Pentium III, tuttora in produzione. La alternativa è l'Intel Celeron, con
prestazioni inferiori ma dal prezzo notevolmente più economico: è possibile infatti
assemblare un sistema biprocessore quasi allo stesso prezzo di unasola CPU Pentium.
2000
La
velocità dei processori disponibili sul mercato nei primi mesi dell'anno ha raggiunto gli
1000 Mhz.