La storia della 
Commodore Business Machines

La societa' che conosciamo col nome di Commodore Business Machine fu fondata a Toronto, Canada nel 1955. Tramiel era emigrato negli Stati Uniti da giovanissimo. Era un sopravissuto polacco di Auschwitz ed apri' un piccolo negozio di riparazione per macchine da scrivere a New York. Gli affari andarono relativamente bene per alcuni anni , realizzando anche alcune progetti sotto licenze cecoslovacche. Dopo di che si trasferi' in Canada dove apri' la Commodore Business Machine.  E' stato detto che il nome della societa' non era dovuto in nessun modo alla ovvia similitudine tra CBM e IBM. Subito dopo aver iniziato ad operare in Canada, Commodore Business Machine inizio' l'audace mossa di realizzare il piu' importante pezzo della tecnologia per ufficio di quel tempo: la macchina calcolatrice da tavolo. La societa' incontro' un moderato successo finche' il partner d'affari di Tramiel non fu coinvolto in alcune poco chiare pratiche d'affari e CBM scivolo' in rosso. A questo punto Irvine Gould si offri' di salvare la CBM col proprio denaro in cambio della nomina a presidente e Tramiel accetto'.

Il mercato delle macchine calcolatrici da tavolo inizio' a crollare, cosi' Tramiel ando' in Giappone per studiare il mercato e guardare cosa stavano facendo i concorrenti. Tramiel scopri' che il nuovo business erano le calcolatrici elettroniche, cosi' ritorno' a casa e riposiziono' la CBM. Commodore realizzo' la prima calcolatrice elettronica americana ed il mercato esplose. La guerra delle calcolatrici presto divenne molto calda con le societa' giapponesi ed americane in competizione per fare prodotti piu' piccoli, piu' veloci e piu' economici. Nel 1976 Commodore reagi' acquistando alcune piccole societa' di elettronica e acquisendo nuovo personale, tra i quali c'era Chuck Peddle che era coinvolto nel progetto del PET e del microprocessore 6502 dei PET Peddle convinse Tramiel di uscire dal mercato delle calcolatrici e invece di concentrarsi nel nuovo campo degli home computer. Tramiel accetto' il consiglio di Peddle ed il Commodore PET (Personal Electronic Transactor) fu introdotto nel 1977.

Il PET era in diretta competizione con altri pionieri dell'home computer come l'Apple II ed il TRS-80 ed ebbe alcune difficolta' contro di questi. Oltre a questi problemi, Chuck Peddle lascio' la Commodore nel 1979 dopo una divergenza di opinioni tra lui e Tramiel riguardo a dove reperire le memorie del PET. Commodore sembro' di nuovo crollare a terra, ma tutto cambio' con il successo del VIC-20 nel 1981.

Il VIC-20 fu un cambio di passo dal PET. Diversamente dal PET, non includeva un monitor od un registratore. Ancora diversamente dal PET, il VIC-20 era economico, con un prezzo consigliato dal produttore di soli 300$ contro i quasi 1.500$ del PET. Il VIC era progettato in modo da potersi collegare ad un normale televisore e lo faceva molto bene. Il VIC era comunque abbastanza limitato, ma Commodore rimedio' a questo l'anno successivo quando introdusse il famoso Commodore 64.

Il C-64 assomigliava molto al VIC-20 - usava perfino lo stesso case, solo in un colore diverso. Le differenze tra le due macchine erano all'interno. Il C-64 aveva una memoria da 64K contro i 5K del VIC. Il C-64 vantava anche una risoluzione grafica piu' alta del VIC, ma uno degli aspetti piu' rivoluzionari del C-64 era l'introduzione del chip SID - il primo chip sintetizzatore mai usato in un personal computer. Il C-64 ha venduto uno stimato di 17 - 22 milioni di pezzi durante la sua produzione, facendolo il piu' venduto personal computer nel mondo fino ad oggi.

Commodore rilascio' nel 1983 l' SX-64, una versione portatile del C-64 comprensiva di  un drive ed un monitor a colori da 5". Il Plus/4 ed il C-16 furono rilasciati nel 1984 e includevano alcune amenita' come alcune utility software integrate nelle ROM di sistema.  Ne il Plus/4 ne il C-16 erano compatibili con il C-64 sia a livello hardware che a livello software e cosi' le vendite furono scarse. Commodore imparo' dai propri errori e cosi' rilascio' il C-128 nel 1985. Il C-128 aveva tre microprocessori, rendendolo tre computer in uno. In modalita' C-128 era quasi due volte piu' veloce di un C-64 ed aveva 128K di memoria. Conteneva anche un processore Zilog Z80 per la modalita' CP/M dando al C-128 la compatibilita' con tutte le macchine basate su CP/M. Il C-128 poteva anche funzionare in modalita' C-64 nella quale si comportava esattamente come un C-64. La totale compatibilita' con il C-64 era un'arma a doppio taglio poiche' aiuto' il C-128 ad avere un discreto successo, ma pochi sviluppatori realizzeranno due versioni dei loro programmi per avvantaggiarsi dei miglioramenti del C-128 quando una persona con il C-128 essenzialmente aveva anche un C-64. Alla fine, nessun computer realizzato da Commodore o qualsiasi altro computer realizzato fu in grado di vendere di piu' del C-64.

Jack Tramiel sorprese tutti nel 1984 quando improvvisamente lascio' la Commodore per andare a lavorare per l'Atari. Cio' lascio' le redini nelle mani di Irving Gould e Medhi Ali. L'anno successivo Commodore inizio' a concentrarsi maggiormente sui sistemi a 16 bit con l'introduzione dell'Amiga 100 basato sul processore Motorola 68000. L'Amiga 1000 fu seguito dall'Amiga 500 e l'Amiga 2000 nel 1987 e dall'Amiga 3000 nel 1990. Commodore rilascio' l'ultimo sistema della linea Amiga nel 1993 con l'Amiga 4000. Commodore non fu mai rivoluzionaria nel marketing (fu detto che Commodore non riusciva a vendere acqua nel deserto), ma le cose andarono peggio dopo la dipartita di Tramiel. La linea Amiga fu considerata un terremoto per il suo tempo (l'Amiga 4000 e' ancora considerato una linea di confine da alcuni oggi) ma un'inadeguato marketing lo hanno relegato ad una nicchia del mercato. La linea Amiga attiro' alcuni utenti molto devoti - specialmente nel mercato dell'intrattenimento grazie alle sue capacita' di editing video.  Commodore tento' anche di competere nel mercato home video con il CDTV ed il CD32. Li avete mai visti? Non penso. Commodore inizio' le pratiche del fallimento nel 1993 e le porte della Commodore si chiusero in tutto il mondo nel 1994.