LA STORIA DEL RAP
Negli anni ’70 una nuova forma musicale, denominata
RAP, si è diffusa nelle strade di New York. Utilizzando come sottofondo
frammenti sonori di dischi funk e hard rock, più una miscellanea di
suoni, i rappers si esibivano in un canto recitato di complessi versi
rimati, su temi di vita dei ghetti neri delle grandi città
statunitensi. Negli anni ’80 questo stile si diffuse in tutti gli
Stati Uniti, segno dell’interesse del pubblico giovanile, per i testi,
spesso duri, sull’ingiustizia sociale, il razzismo e la droga. La
componente vocale della musica RAP consiste in testi ritmati su una base
che può essere scelta dal repertorio inciso da altri gruppi.
Oggi lo stile RAP si è diffuso fino ad includere una
gamma più ampia d’esecutori e di pubblico. Inizialmente il RAP
consisteva in brevi brani manipolati dal Disk-Jockey (in gergo: DJ), che
interveniva bloccando e rilasciando manualmente l’avanzamento del
disco, mentre un cantante o rapper cantava o recitava un testo in slang,
rimato e molto veloce. All’inizio la popolarità del genere fu molto
limitata, ma poi nei primi anni ’90 entrò a far parte della corrente
principale della musica americana, permeando la cultura giovanile con lo
slang e la moda ad esso legati. Gruppi RAP neri (es.Run-DMC) e
bianchi (es.Beastie Boys) diffusero lo stile che, nonostante i suoi temi
spesso duri (le gang, la droga e la criminalità), fu raccolta anche da
artisti disimpegnati. Il RAP fu al centro d’accese controversie per i
suoi testi che parlavano di sesso con linguaggio molto esplicito: i Two
Live Crew furono incriminati per oscenità e in seguito prosciolti.
Altri artisti e gruppi RAP, come i Public Enemy, gli N.W.A
(Niggaz with Attitude), Ice-T e Ice Cube,
furono accusati di esaltare la violenza, il sesso e l’estremismo
politico.
PANORAMICA DEL RAP E DELL’HIP – HOP
Il RAP e l’HIP-HOP sono la lingua madre dei giovani
di tutto il mondo.
Ragazzi italiani e inglesi, americani e tedeschi …ecc…
raccontano in rima le loro storie, la loro vita, le loro rabbie, i loro
amori.
Il Rap nasce come fenomeno di contestazione giovanile
esclusivamente in ambito afro-americano per poi diffondersi al resto del
mondo. I primi rappers parlavano di politica, di diritti, di razzismo ed
erano improntati ad una autoesaltazione , esaltazione di sé come
cultura nera, come persone nere e orgogliose di esserlo, in
contrapposizione alla ghettizzazione che era sempre stata fatta nei
confronti dei neri americani (ricordiamo i quartieri esclusivamente neri
e le lotte razziali di Martin Luther King)
La cultura HIP-HOP, è uno stile della strada, di
vita, che modifica i comportamenti di molti giovani. Animare, provocare,
stupire, sono gli ingredienti che caratterizzano questa scuola .
La cultura HipHop nasce nelle strade dei ghetti e si
compone fondamentalmente di 4 arti : il Rap o Mcing, la Break Dance o
Breaking, il Turntablism o Djing, e il Writing (dai graffiti ),
anche se quest'ultima disciplina non é affatto esclusiva del
mondo HipHop, ci sono moltissimi Writers che non ascoltano nemmeno il
rap.
1)RAP, musica e testi rimati che danno origine all'mcing,
ovvero l'arte di improvvisare rime a tempo sulla base che il DJ propone
( nessuno recita nulla). Del fenomeno musicale HipHop non fa parte solo
ed esclusivamente il Rap ma anche il Rythm'n'Blues e altre forme di
musica basate su campioni musicali prelevati da altri artisti o dischi,
oppure creati ex-novo e messi in ciclo continuo (loop) indi mixati su
una base ritmata ridondante.
2)Turn Tablism o Djing, ovvero l'arte di fare musica
e ritmo con i giradischi a puntina, creando nuove sonorità da dischi
esistenti, tramite la manipolazione dei dischi stessi e il loro mixaggio,
ovvero alla loro "miscelazione" ad arte fatta dal DJ che con
movimenti dei dischi avanti e indietro sotto la puntina ottiene suoni
"grattati" detti "scratch".
3)Break Dance o Breaking, un ballo di strada molto
acrobatico e fisico che prevede forme codificate e non.
4)Graffiti, aerosol o Writing, arte di
"disegnare" sui muri. Fatta prevalentemente con bombolette
spray, si propone di togliere grigiore alle città cementificate e
tramite le firme o "tags" dei vari artisti di dare notorietà
a chi esegue questi disegni. Primordialmente nato come semplice
"firma" per dire "io esisto", il writing si é
evoluto dando origine a vere e proprie correnti stilistiche. Da
sottolineare come il Writing non sia affatto esclusiva della cultura
HipHop, ma sia appannaggio di molte altre forme di cultura giovanile.
Si tratta di un fenomeno complesso nel quale trovano
posto la violenza e la non violenza, la normalità e l’emarginazione,
infatti, il RAP, è la diretta espressione della vita quotidiana del
nero emarginato. Il RAP e l’HIP-HOP sono certamente un fertile terreno
nel quale la popolazione giovanile (soprattutto, ma non solo
statunitense) manifesta le proprie insoddisfazioni esistenziali.
I
Un po’ di storia sulla Break Dance
Essa è nata agli inizi degli anni
’80 nei quartieri poveri di New York e da lì si é sviluppata negli Stati
Uniti, soprattutto presso i giovani di colore e delle classi meno
abbienti. La Break Dance si è sviluppata dalle Arti Marziali,
precisamente dalla Capoeira. Da questa sono stati estrapolarti dei passi
o movimenti spezzati (esempio: "L’orologio" poi evolutosi in
"footwork"), uniti ad acrobazie di grande effetto. Si balla
per le strade con solo l’ausilio di un registratore, che diffonde la
musica. Coloro che ballano si chiamano B-Boys (per i maschi) e Fly-Girls
(per le femmine).
Le prime tecniche dell’HIP-HOP nascono nei primi
anni ’70 con la Break Dance dei ghetti newyorkesi e si propagano poi
con gli stili POPPING (movimento frenetico ed esplosivo) e LOCHKING
(movimento bloccato) nel West Coast californiana, soprattutto a Los
Angeles.
I giovani che praticavano queste tecniche furono
denominati STREET DANCERS (ballerini da strada) e si esibivano all’interno
di cerchi disegnati sull’asfalto, dove ognuno sfidava un proprio
compagno ad esprimere le sue capacità di movimento, ricercando il
consenso degli altri e diventando così vincente, contro il suo
avversario. La Break Dance è dunque una sorta di combattimento senza
contatto, che ha trasformato il confronto violento e negativo tra le
bande giovanili dei ghetti in un atteggiamento di sfida positiva e
creativa.
- Seconda disciplina del RAP e dell’HIP-HOP è il WRITING,
l’arte del disegnare attraverso i graffiti. Questi ultimi sono dei
disegni di grandi dimensioni fatti sui muri dei quartieri periferici
delle città o delle metropolitane, da anonimi artisti, che si servono
dei materiali più vari, come pennelli, pennarelli indelebili dalla
punta grossissima, ma soprattutto bombolette spray.
Attraverso i graffiti, una generazione ritenuta
"invisibile" che non trova nella società contemporanea saldi
punti di riferimento, né persone capaci di ascoltare e di comprendere,
urla il proprio bisogno di comunicare e di affermare la propria
esistenza. I graffiti inoltre, sono la necessità che ogni poeta avverte
di dar voce ai propri sentimenti.
- Un’altra disciplina è l’ M-CING,
il cantare. Colui che canta è chiamato MC, il quale recita in slang un
testo, cioè parlando a tempo su una base musicale.
TUTTO SUL WRITING E L’AEROSOL ART
Un po’ di storia
Alcuni artisti statunitensi, tra i quali il più noto
Keith Haring, hanno scelto a partire dagli anni ’80, di
adottare come mezzo artistico il linguaggio semplice e diretto delle
scritte e dei dipinti murali realizzati con vernici spray, dando vita ad
un movimento noto come "graffittismo".
Haring Keith, pittore statunitense, protagonista
della cultura underground newyorkese. Appassionato di fumetti e cartoni
animati, nel 1978 andò a New York, dove entrò nella School of Arts e,
soprattutto, partecipò alla vita metropolitana e ai suoi movimenti di
controcultura, in continuo fermento.
Nel 1982, con la prima mostra al Tony Shafrazi
Gallery, divenne popolare in tutto il mondo. Il suo linguaggio
particolarmente attento ai graffiti murali, inventò un mondo di segni
fantastici, accostando elementi tratti dalla simbologia tradizionale,
come stelle o serpenti, ad inquietanti segnali attuali, come siringhe e
personaggi con la testa a forma di schermo televisivo; con i suoi
racconti voleva opporsi, come scrisse: "Alla disumanizzazione della
nostra cultura".
Che cos’è l’Aerosol Art?
L’Aerosol Art è un’arte metropolitana, dove l’individuo
scrive il proprio nome su un muro, per avere una propria collocazione.
Il muro nasce per imporre un confine. E’ un divieto. Il graffittista
rompe questo confine occupando una superficie che è il dominio
pubblico. L’HIP-HOP come i graffiti nascono come cultura clandestina,
per questo i graffittisti e rappers devono superare molti ostacoli,
censure, arresti, boicottaggi e polemiche. In ogni modo, resta il fatto
che l’HIP-HOP è un fenomeno sociale e culturale che coinvolge molti
giovani.
IL MONDO CHE NON C’E’…
Quante volte ci hanno chiesto che differenza passava
tra graffito e murale?
Ora possiamo concretamente mettere a confronto le due
cose più approfonditamente del solito.
-Il GRAFFITO come disegno sulla parete deve
essere esclusivamente disegnato con le bombolette spray (o aerosol, da
cui Aerosol Art), sono riconoscibili grazie alle coloratissime e
illeggibili scritte, ai particolari effetti cromatici che si ottengono
con gli spray e a quelle strane figure molto somiglianti a caricature e
fumetti. Le complicate scritte che di solito non sono comprese, sono in
realtà frasi o parole con una particolare evoluzione grafica delle
lettere (evoluzione del lettering) che le rendono irriconoscibili.
Con queste scritte esageratamente modificate, i
graffittisti scrivono di solito i nomi delle loro TAG e dei loro gruppi
(crew in gergo), frasi di protesta e di contestazione (spesso in lingua
inglese), offese, auguri, semplici parole con significati che possono
essere intesi solo da chi si occupa di questo tipo di "arte".
Ma come sono interpretati i graffiti da chi non
riesce a decifrarli?
Cosa c’è dietro ad ogni disegno?
Sicuramente non è solo una forma di vandalismo come
qualcuno crede, bensì una forma d’arte che si è sviluppata con l’HIP-HOP:
questo movimento giovanile nato insieme alla musica RAP, alla Break
Dance e ai graffiti, si è evoluto in tutti gli Stati Uniti ed è poi
sbarcato in Europa negli anni ’80 a Berlino e Parigi.
Ma cosa spinge questi giovani artisti di strada ad avventurarsi di
notte nelle stazioni, nei depositi della metropolitana o nelle strade
della città?
E’ il desiderio di essere notati: è per questa
ragione che è nato il graffittismo o Aerosol Art (arte dello spray) nel
Bronx. I giovani per lo più di colore e ispanici, lasciavano sui muri
la loro TAG; spesso sceglievano i vagoni della metro perché potessero
essere notati il giorno dopo dal maggior numero di persone: era il modo
di dire "Esisto!" "Ci sono anch’io!".
-Il MURALE
si differenzia dal graffito sia per la sua storia che per le sue
tecniche di realizzazione. I murales sono disegnati per attirare l’attenzione
della gente.
Vi è un gran divario nei settori in cui è applicata
quest’arte murale, con grado di partecipazione pubblica più o meno
elevato. Alcuni dipinti murali sono sponsorizzati dall’industria a
fini pubblicitari.
Secondo il critico Mark Treib, in
America si possono distinguere due scuole, che differiscono tra loro per
stile e contenuto, e che sono rappresentate dalle contrapposte culture
West Coast e dell’East Coast, con Los Angeles e New York come
principali punti di riferimento. Sono noti i muri iperrealisti di Los
Angeles, alcuni gruppi di lavoro intraprendono progetti con la tecnica
dei "trompe l’oeil", provocando sconcertanti illusioni
ottiche. I gruppi più famosi d’artisti che disegnano murales, sono i Fine
Heart Squad in Inghilterra e il City Walls Inc. negli Stati
Uniti.
Altre notizie…
Qualche comune stanzia fondi per organizzare
conventions dove paga le bombolette ai graffittisti (Writers in gergo),
offre spazio ai ballerini di Break Dance e ai rappers. Si tratta di un
concentrato di HIP-HOP, dove centinaia di ragazzi e ragazze (B-Boys e
Fly-Girls in gergo) si riuniscono per rappresentare la propria città,
per confrontarsi nei graffiti, nella Break Dance e nel RAP, per avere
dei contatti con altri B-Boys o Fly-Girls, per unificare in fine lo
stile italiano. Si devono però distinguere gli artisti del graffito
dagli imbrattatori, per lo più ragazzini inesperti (TOYS in gergo), che
imitano i grandi dell’Aerosol Art, copiando i disegni dalle fantine in
circolazione (riviste per appassionati del settore): non si fanno
scrupolo a lasciare le loro firme ovunque, anche sui monumenti (il vero
Writer non imbratta mai i monumenti e le opere d’arte, ne ha fatto un
divieto). Non è detto poi che questi TOYS diventino dei veri
graffittisti. Spesso il graffittismo è considerato da queste orde di
ragazzini come una moda, una moda intesa come ideologia di branco. In
realtà è una tendenza, uno stile di vita che si forma solo con anni d’esperienza;
infatti, il B-Boy affermato cerca di proteggere in ogni modo l’HIP-HOP
da chi cerca solo di imitarlo e copiarlo per moda. Il boom dei TOYS ha
dato vita anche ad una forte speculazione commerciale mediante la
produzione di capi d’abbigliamento giovanile, quaderni scolastici, che
imitano i graffiti.
LA MUSICA
La musica consiste in un intreccio di cantilene in
rima proprie della tradizione afro-americana, che diventa anche uno
stile di vita, e che inoltre incita all’ingiustizia sociale, al
razzismo, al sesso, alla droga, all’omosessualità, alla politica,
alla denuncia sociale, ai proclami di guerra tra gang…ecc…
La musica RAP è una musica sincopata*,
dal ritmo semplice e talora rozzo e uniforme a cui si sovrappone una
voce cantilenante che richiama le filastrocche infantili ma anche il
flusso di coscienza ed il monologo interiore.
Questo tipo di musica si è diffuso prima nei ghetti
neri, poi tra gli adolescenti bianchi delle metropoli che non avvertono
più il fascino trasgressivo del rock.
Sbarcato in Europa, il RAP è diventato la colonna
sonora dei conflitti sociali metropolitani. Pur essendo legata alle
radici afro-americane, questa particolarissima forma musicale è oggi un
gran contenitore capace di assorbire le più disparate influenze, che
portano alla nascita di vari tipi RAP.
Le distinzioni all'interno del Rap nascono dal tipo di
contenuti dei testi che vengono cantati, ad esempio riguardano la politica
oppure vere e proprie prese in giro ed insulti diretti a "nemici"
rappers. Famosissimo e tragico lo scontro di rime tra NOtoriuos Big e
2Pac che portò alla morte per assassinio di entrambi.
* Con
procedimento caratterizzato da spezzamento e saltellamento di note in
contrattempo con vivace effetto d’agitazione.
Il sincope è perciò particolarmente indicato per
motivi di danza.
HipHop
L'Hip-hop è un
movimento giovanile americano formatosi verso la fine degli anni
Settanta tra i giovani neri di New York. Sorto come espressione della
cultura di strada, l'hip-hop si sviluppa attraverso la musica rap, la
break dance e il graffitismo. Componente di base del fenomeno culturale
hip-hop è il rap, musica che affonda le sue radici nella cultura orale
nera americana, ma anche nel blues, nei sermoni religosi e che ha
prodotto forme musicali assai diverse tra loro, dal semplice gioco
musicale alla dura protesta sociale e politica. Originariamente vicina
al rap per contenuti e ispirazione, la break dance è nata come danza
metropolitana eseguita per le strade da neri e portoricani. Accompagnata
dalla break music - concitata, dura e spesso ridotta alla sola ritmica -
la break dance è una danza da marciapiede di carattere acrobatico che
richiede movenze sincopate e articolazioni snodate. Ulteriore componente
del fenomeno hip-hop è l'aerosol art (comunemente detta graffitismo),
espressione artistico-trasgressiva realizzata dai gruppi giovanili
metropolitani (le nostre crew!); l'intervento sui muri della città e
nelle stazioni della metropolitana con scritte, affreschi e decorazioni
(i nostri pezzi!) si pone come espressione diretta di una creatività
che si sottrae alle mediazioni imposte dalle forme artistiche
tradizionali.
Spesso la gente
tende a non distinguere i writers dai semplici vandali. La differenza
c'è ed è molto evidente. Il writer ha come unico obiettivo, perlomeno
come unico dichiarato, il perseguire la propria arte, l'essere libero di
esprimersi e di pensare come vuole. Il writer ha un codice di
autoregolamentazione: non imbratta muri in buono stato, chiese, luoghi
sacri o monumenti. Il monumento per il writer è opera di un altro
artista e come tale non va toccata. Così il writer non copre o non
rovina opere di un altro. Il vandalo non ha ritegno, scrive ovunque
capita, senza preoccuparsi di nulla e scrive messaggi politici,
sportivi, amorosi ma non intende con quelli fare arte. Arte è la parola
più importante per un writer. E' questo il bello dell'arte: chiunque
può creare...
Il rap è un
genere musicale fiorito verso la fine degli anni Settanta nei quartieri
neri delle metropoli statunitensi. Inizialmente, il rap consisteva in
brevi brani manipolati da un disk-jockey che interveniva bloccando e
rilasciando manualmente l'avanzamento del disco, mentre un rapper
cantava o recitava un testo, rimato e molto veloce, in slang (rap
significa "chiacchierare" nello slang americano). All'inizio
la popolarità del genere fu limitata, ma già nei primi anni Novanta
entrò a far parte della corrente principale della musica e della
cultura giovanile americana. Gruppi rap neri (Run-DMC) e bianchi (Beastie
Boys) diffusero lo stile che, nonostante i suoi temi spesso duri (le
vita delle bande, la droga, la criminalità), fu raccolto anche da
musicisti disimpegnati. Il rap fu al centro di accese controversie per i
suoi testi brutali e violenti che spesso parlavano di sesso con un
linguaggio molto esplicito (i 2 Live Crew furono incriminati per
oscenità e in seguito prosciolti). Altri artisti e gruppi rap, come
Public Enemy, NWA (Niggers With Attitude), Ice-T e Ice Cube, furono
accusati di esaltare la violenza e l'estremismo politico.
Tra i gruppi e cantanti RAP e HIP-HOP conosciamo:
- Snoop Doggy Dogg;
- Exibit
- Method Man;
- Wu-Tang Clan
- Missy Elliot;
- Eve;
- Eminem;
- Notorious B.I.G;
- 2Pac;
- Dr. Dre;
- Frankie Hi NRG Mc
- Gente Guasta
- Bassi Maestro
Questi gruppi e cantanti sono famosi per i loro testi
in slang di genere RAP, HIP-HOP, R&B.
L’ABBIGLIAMENTO E LE MARCHE PIU’CONOSCIUTE E USATE
TRA I B-BOYS
E FLY-GIRLS
"La moda RAP e HIP-HOP è due taglie sopra…"questa
è la descrizione dell’abbigliamento che c’è stata data da un
nostro amico rapper, il quale ci ha poi spiegato che non si vestono
"larghi" perché vogliono nascondere la grassezza o l’eccessiva
magrezza, ma per il semplice fatto che il vero B-Boy a tutti gli effetti
deve vestirsi, comportarsi e parlare in un determinato modo.
Un rapper vestito a regola d’arte deve avere jeans
o pantaloni di tuta molto lunghi e larghi a cavallo basso, felpe o
canottiere di determinate marche, scarpe slacciate con lacci molto
grossi e un capellino con frontino (preferibilmente all’indietro o in
parte) o berretti in lana o fascette elastiche. Tutti questi indumenti e
accessori devono essere di marche specifiche, come ad esempio: Broke,
Montana, Fubu, O’neill, Mecca, Home Boy, Etnis, Globe, DC, Puma,
Adidas…ecc…
GESTI USATI NEL LINGUAGGIO DEI RAPPERS
I gesti che i B-Boys usano sono dei simboli che
identificano la zona di provenienza, come ad esempio i gesti "East
e West Coast", che rappresentano le coste est e ovest dell’America.
La maggior parte delle volte servono per offendere qualcuno, tale gesto
è riportato nella foto del cantante rapper Marshal Mathers, più
conosciuto come Eminem. Altri gesti simboleggiano invece gang d’appartenenza.
GERGO RAP E HIP-HOP
Nello slang statunitense, termini come "cat"
(persona coraggiosa) o "cool" (imperturbabile) sono nati a Harlem, un quartiere di New York a maggioranza afro-americano, e hanno
avuto ben presto una larga diffusione.
Termini più conosciuti e usati dai rappers italiani.
DIZIONARIO DELLA DOPPIA H (Hip-Hop)
B-Boy=
precisamente è colui che pratica la Break Dance, ma per estensione è
il rapper in generale (home boy).
Beat= il
ritmo della batteria.
Gangsta= gangstar=
uomo-ragazzo.
Booty=
bel sedere di una ragazza.
Bomb/Bombing=
pezzo rapido, di solito bicromatico e a grandi campiture, formato da 2-3
lettere.
Bro=
utilizzato come rafforzativo per enfatizzare una frase.
C… sì=
certo! Traduzione dell’americano "hell yea".
Da battaglia-Da camera=
di canzone, è lo stesso di veloce e lento.
Di fisso=
Certo.
Dope=
droga o una cosa super.
DJ=
colui che "suona" i dischi e li mischia.
Flow=
modo di cantare, di pronunciare le parole, di chiuderne le rime, ecc…
ovvero ciò che caratterizza un MC.(scorrevolezza, intesa come
scioltezza nel cantare rime specie in freestyle, ovvero improvvisando.
Fotta=
la voglia di sbattersi.
Flips=
backflips, capriole all’indietro, un movimento della Break.
Freestyle=
fare RAP improvvisando su una base.
Hardcore=
stile più duro, meno commerciale, che fa di tutto per non essere
popolare.
Hottie/honey=
ragazza carina.
Keep It Real=
moto Hip-Hop: rimanere fedeli a se stessi.
Loco=
matto o strafatto.
Infottato, infoiato=
che ha fotta.
Loop= il
campione (la parte di melodia, linea di basso, ecc…) che si ripete per
tutta una canzone nella base.
Mc=
Master Of Ceremonies, capo del microfono. Colui che canta.
Merda=
anche questo dall’americano "shit" utilizzato per definire
il prodotto di un Mc-Dj, in modo positivo.
Pezzo=
quello che è generalmente detto come graffito o murale.
Produttore= è
colui che crea le basi delle canzoni. Di solito sono DJ, ma ci sono
esimi produttori che sono ottimi MC’s.
Scrub=
un buono a nulla.
Scarso, scrauso, sucker, wack me/rappaz, smi/smiroldo=
chi non ha un proprio Flow (modo di cantare), ma lo copia, o chi si
crede figo o stiloso più di quanto non sia. E’ il marcio del RAP
colui contro cui la maggior parte degli MC si scagliano senza dargli un
nome, ma con questo nomignolo collettivo. Termine utilizzato da tutti.
Sista= letteralmente,
sister= sorella, modo un po’ più gentile e affettuoso di dire
ragazza.
Spacca= E’
bello/Bravo. Questo termine è usato da tutti i B-Boys
indiscriminatamente.
Stilo=
lo stile.
Writer=
lo scrittore, cioè chi devasta le città con tag, bomb, pezzi, ecc…
What’s Up/Wozzup/Wassup?=
come va?
Tag= la
firma di un writer.
Scratch= tecnica
del DJ che si basa sul "grattare " il disco sotto la puntina
ottenendone ei suoni secchi detti appunto "scratches"
I SOPRANNOMI
Una caratteristica dei gruppi RAP è l’uso di
strani soprannomi. I più conosciuti di Montebelluna sono: Bimbo, Faze,
Kale, Mida, Vizio, Sito, Mano, Base, East Coast, Meeze, Mize, Micro…ecc…
LE DROGHE PIU’ USATE
Fumo & Maria (marijuana )e altro.
Alcuni, ma rari, B-Boys americani, ad esempio Eminem, si "fumano" con uno speciale oggetto simile ad
un tubo, il gas.
TEMPO LIBERO E LUOGHI DI INCONTRO
I B-Boys si ritrovano in locali, dove c’è
la pista e una parte di divanetti, e un DJ che mette i dischi e a volte
qualcuno che canta. A Milano molti locali fanno giornate di solo HIP-HOP.
Molto diffuse sono le "Jam", giornate dedicate alla cultura
HIP-HOP in cui sono praticati il Writing, l’M-cing, il Djing e il
B-Boyng in modo da confrontarsi e imparare da altri B-Boys. Si
organizzano spesso in centri sociali, quando il comune dà il permesso e
i muri per poterci dipingere; attirano i B-Boys da tutta Italia, quindi
fungono da gran punto di ritrovo per gli appartenenti a questa cultura.
Altri punti di ritrovo sono posti isolati come
magazzini in periferie nascoste delle città. I B-Boys di Montebelluna
si ritrovano alle Fontane (accanto al Parco Manin) o al Centro Giovani,
luogo in cui si balla, canta e graffita.
IDEE POLITICHE
Amano trasgredire le regole. Forma d’anarchia. I
più trasgressori tra il mondo RAP sono i writers, i quali non hanno
perimetro, nel senso che se è dato loro un muro legale in cui
disegnare, loro non lo usano; non ci provano gusto, e dunque
preferiscono farlo su muri illegali od oggetti, veicoli pubblici, come
ad esempio gli edifici, le case, i bidoni della spazzatura, cartelli
stradali e treni…
INTERVISTE
Prima intervista
1- Come vi vestite?
Usiamo pantaloni lunghi e larghi con cavallo basso,
zaini Over Size, maglie ampie, collane a catena (quelle dei gangsta
rappers sono rigorosamente d’oro) con ciondoli simbolici, scarpe da
ginnastica o scarponi di cuoio, capellini con visiera.
Per quanto riguarda l’aspetto fisico, ci
caratterizziamo per il fatto di avere il più delle volte capelli rasati
a zero e pizzetto.
2- Quale musica ascoltate?
Ascoltiamo RAP, Cross Over, Hard Core, R&B, Soul,
Black Music, Funky.
Il ritmo è il cuore della nostra musica, deve avere
"presa" ed il testo, che ha notevole importanza, è costruito
proprio a partire da esso, come se fosse un insieme di slogans.
3- Che cosa fate in genere?
Noi c’ispiriamo ad un modello di vita nato nei
ghetti neri delle grandi città americane. Attraverso un look
inconfondibile ma anche con la musica, i graffiti e la Break Dance,
affermiamo il bisogno di libertà e ricerchiamo la possibilità di
comunicare in modo autentico con il mondo.
Siamo persone che si raggruppano in "crew".
Le nostre crew producono demo musicali, graffiti rigorosamente in Free
Style. Inoltre amiamo la vita di strada.
Seconda intervista
1- Perché hai scelto lo stile RAP?
Semplicemente perché mi piaceva il tipo di musica e
lo stile di vita, che comprende l’abbigliamento, i modi di fare, di
dire, il modo di comportarsi e i passatempi, come il breiking, lo
skating … ecc…
2- Che cosa fai nel tempo libero? Quali sono i tuoi
hobbys?
Una cosa che amo fare è scrivere testi HIP-HOP e
suonare con un gruppo d’amici, ed inoltre mi piace moltissimo
praticare la skating.
3- Quali sono i tuoi luoghi d’incontro?
Sicuramente posti isolati, non frequentati da
persone, ma solo dalla mia crew, come ad esempio un parchetto losco che
si trova nella mia città.
4- Quali sono i termini, il gergo RAP più usato tra
te e i tuoi amici rappers?
Fratello, YO!, Zio (stesso significato di fratello),
e altri vocaboli che è meglio non dire.
5-Hai dei cantanti o gruppi RAP, HIP-HOP, R&B…ecc…
che ti piace ascoltare?
Quali
sono?
Caparezza, Fred Durst, Gente Guasta, Sparo…
6- Fai uso di droghe?
Sì, ma solo rare volte, nelle occasioni. Fumo Maria
(Marjwana) e basta!
A
cura di Alessia Montagner & Elena Pellizzari
Classe 2^D
Anno scol. 2001/02
Revisione
a cura della classe 2^C 2002/03 e di Borgia Ilaria 3^A
Liceo delle Scienze Sociali
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