I GRANDI ESPLORATORI ITALIANI

Giovanni Caboto

Giovanni Caboto  nacque nel 1450 probabilmente a Genova; era padre di Sebastiano Caboto e fu esploratore e navigatore al servizio della corte inglese. Egli da bambino si trasferì a Venezia; lavorando al servizio dei mercanti veneziani, ebbe l’opportunità di visitare il Medio Oriente. Durante questi viaggi Giovanni Caboto ebbe l’opportunità di raggiungere l’Asia prima ancora di Colombo. Egli cercò di organizzare una spedizione transatlantica, proponendo il progetto alle corti di Londra, Lisbona e Siviglia. Nel 1496 Enrico VII autorizzò Giovanni a una spedizione con il compito di cercare nuove terre. Nel 1497 Giovanni partì da Bristol con una nave; costeggiò l’Irlanda e toccò terra il 24 Giugno. Il punto esatto non e’ stato identificato ma dovrebbe trovarsi sull’isola di Terranova. Preso possesso di territori in nome della corona Inglese, Russa, condusse altre spedizioni nella zona dell’attuale stretto di Caboto. Il 6 Agosto rientrò a Bristol, convinto di aver raggiunto le coste nord-oriente dall’Asia. Non trovò ne’ oro ne’ spezie ma annunciò che i mari erano ricchi di merluzzi. Egli morì nel 1492.

 

Sebastiano Caboto

 

Sebastiano Caboto nacque probabilmente a Venezia, e fu navigatore, esploratore e cartografo. Nel 1497 accompagnò il padre in America settentrionale e insieme scoprirono la costa del Labrador (Terranova). Nel 1512 fu cartografo alla corte di Enrico VIII e disegnò una carta della Guienna e della Guascogna. Nel 1516 venne nominato capitano della Marina Spagnola grazie alla sua conoscenza della Costa del nord "America". Carlo V di Spagna nel 1518 lo nominò membro del consiglio Spagnolo per le Indie occidentali, pilota maggiore ed esaminatore dei timonieri. Nel 1520 Sebastiano Caboto tornò in Inghilterra dove gli fu offerto un comando. Il 3 aprile 1526 da S.Lucar con una flotta di 4 navi si diresse alle Molucche, seguendo la rotta di Magellano; ottenne il permesso di esplorare la zona del Rio de la Plata, alla ricerca di favolose ricchezze. Edoardo VI d’Inghilterra gli offrì il posto di ammiraglio nella Marina Inglese. Nel 1553 fu nominato governatore a vita della Merchant- Adventurer’s- company alla scoperta di nuove terre, quando fu nominato governatore a vita dello Merchant- Adventurer’s- company, organizzò una spedizione alla ricerca del passaggio di nord- est, una rotta a nord della Siberia verso l’oriente.

Morì a Londra nel 1557.

 

 

Cristoforo Colombo

 

Cristoforo Colombo nacque a Genova nel 1451. Egli era un tipo testardo, orgoglioso e sanguigno. Era convinto di essere scelto da Dio per indicare un modo più semplice di arrivare alla Cina. Cominciò giovanissimo a navigare al servizio dei mercanti genovesi. Il suo progetto era quello di raggiungere le Indie, perché sapeva, tramite le indicazioni di Marco Polo, che era un territorio molto ricco. Colombo sottopose il suo progetto al re del Portogallo, ma il re rifiutò di finanziarlo. Colombo allora andò in Spagna e ottenne dai re spagnoli la promessa che, ultimata la Reconquista, essi avrebbero finanziato il progetto di Colombo. L’anno 1492 fu un anno meraviglioso, ricco di avvenimenti importanti: la Reconquista e la scoperta dell’America. Cristoforo Colombo partì da Palos il 3 Agosto del 1492 e portò con sè 3 imbarcazioni, la Nina, la Pinta , e la Santa Maria. IL 12 Ottobre 1492 avvistò terra: era l’isola corallina di Guanahani nell’arcipelago delle Bahamas. Colombo la battezzò San Salvador. Ritornato a Palos il 15 marzo del 1493, Colombo fu accolto con grandissimi onori. Trascorsero appena pochi mesi e Colombo ripartì al comando di una colossale spedizione; furono esplorate le Antille, ma non si trovarono enormi ricchezze. Tornato in Spagna (giugno 1495) Colombo riuscì a ottenere il comando di un’altra e partì il 30 maggio 1498, con appena 6 navi. Questa volta Colombo approdò nel delta dell’Orinoco, dove trovò oro e perle in quantità. Alla corte spagnola giungevano voci allarmate sui disordini e sulle violenze, causate dalla cattiva amministrazione di Colombo; egli fu incolpato e incarcerato, ma grazie all’appoggio della regina riuscì ad ottenere il comando di un piccolo convoglio di 4 navi (9 maggio 1502). La spedizione costeggiò l’Honduras, che Colombo identificò con le foci del Gange, ma non ebbe fortuna. Privo delle navi, si arenò, infatti, sulle coste della Giamaica. Colombo ritornò in Spagna nel 1504, ma intanto la regina Isabella era morta e la nuova situazione era ostile al navigatore genovese. Colombo morì il 20 maggio 1506 dimenticato da tutti.

 

Giovanni da Verrazzano

 

Navigatore di origine toscana, nacque a Firenze, verso il 1485 e morì in un’isola del mar Caraibico nel 1528. Prima del 1522 aveva già compiuto viaggi in Levante; in quell’anno era in Francia, dove per iniziativa di Francesco I e della reggente Maria di Savoia, avviava una spedizione diretta a riconoscere il lungo tratto di costa tra la Florida e la terra Bacalao. Egli sperava di trovarvi un passaggio per raggiungere l’Asia orientale, il Catai di Marco Polo, presumibilmente con il proposito di fare incetta di prodotti preziosi. La spedizione, al cui finanziamento parteciparono i banchieri fiorentini, preparata in segreto doveva constare di 6 navi; ma, per ragioni incerte, ne partì una sola, la Delphina, con 60 uomini. La nave partita probabilmente da Le Havre fece sosta in un isola deserta presso Modera, poi traversò l’oceano, in 50 giorni, seguendo sempre all’incirca il 34° parallelo e approdò il 7 o l’8 marzo 1524, in una località da cercarsi presso l’attuale capo Fear, che battezzò Punta dell’Olivo. Era questa la prima spedizione francese che varcasse l’Atlantico; di essa abbiamo la relazione che Verrazzano mandò subito al suo ritorno a Francesco I. Il prezioso documento si conserva ora nella Pierpont Morgan di Library di New York. L’ultimo viaggio di Verrazzano iniziò nella primavera del 1528, quando raggiunse le Bahamas e le Antille, dove fu catturato, ucciso e mangiato dai cannibali.                                                                       © S.Lannino 2001

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