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Un’antica leggenda racconta che nella preistoria, venne a Capo Peloro, dalla Beozia, il figlio di Nettuno. Il suo nome era Glauco, era un pescatore bello, con gli occhi azzurri e i capelli lunghi e biondi. Scilla, la bella figlia di Forco, appena vide Glauco si innamorò di lui, e con lei anche la maga Circe che trasformò Scilla in un mostro marino con sei teste e dodici gambe.

Quando Circe lasciò Glauco, questo , per il dolore, cominciò ad invecchiare. Un giorno, vedendo che alcuni pesci, posti sopra una certa erbetta ,rivivevano, la mangiò e diventò un tritone

Da quel momento, Glauco restò nello stretto di Messina e quando c’è la tempesta , esce la testa fuori dall’acqua e il mare diventa calmo.

                                                                                                                                                        © S.Lannino 2001

 

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