|
|
Delle Famiglie Nobili di Siciliaiscritte nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana e nell'Elenco Nobiliare Siciliano |
BUSACCA
|
Dimora:
|
Palermo e Inghilterra
|
Blasone
|
Col titolo di Marchese di Gallidoro fu riconosciuta nel 1910 Linda, di Carlo, di Giuseppe, in Lucas. Sorella: Alda in Battaglia
|
Arma: spaccato: nel 1° d'azzurro, alla borsa d'oro, legata dello stesso; nel 2° d'azzurro, a tre gigli d'oro, ordinati in fascia, sormontati ciascuno da una corona all' antica dello stesso, e la fascia di rosso passante sulla partizione. (Questa famiglia ha usato pure 1'arme senza la detta fascia)
|
Famiglia che credesi originaria di Francia, passata in Messina nel secolo XV
|
Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
|
|
CADELO
|
Dimora:
|
Palermo
|
Blasone
|
Col titolo di Barone dell'Isola e Salina di S. Giuliano fu riconosciuto nel 1900 Girolamo, di Simone, di Girolamo
|
Arma: d'azzurro, al leone d'argento, guardante una cometa d'oro, ondeggiante in banda, posta nel cantone destro
|
Famiglia trapanese del secolo XVII
|
Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
|
|
CAETANI vedi GAETANI
|
Dimora:
|
|
Blasone
|
|
Arma:
|
|
Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
|
|
CAFFARELLI
|
Dimora:
|
Vizzini e Palermo
|
Blasone
|
Col titolo di Barone di Guzman fu riconosciuto nel 1910 Gioacchino, di Gaetano, di Gioacchino. Figli: Gaetano, Maria, Giovanni, Benedetto, Giustino, Luigi, Francesca, Giuseppe, Amalia ed Elisabetta.
Col titolo di Nobile dei Baroni di GuZman e qual discendente da Filippo (1658), furono iscritti Giuseppe e Francesco, di Giovanni, di Gioacchino; Michele, di Giuseppe, di Gioacchino, (coi figli Maria, Antonino e Alberto) e Raimondo, di Gaetano, di Gioacchino, (col figlio Vincenzo)
|
Arma: spaccato semipartito: nel 1° d'oro, all'aquila spiegata di nero: nel 2°: a) di rosso, al leone d'oro; b) spaccato d'oro e di rosso
|
Famiglia di Vizzini del secolo XVI
|
Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
|
|
CAFICI
|
Dimora:
|
Ramo Calaforno in Favara; ramo Gesira in Vizzini
|
Blasone
|
Coi titoli di Barone di Calaforno Signore di Tummarello e Signore di salme 40 dipendenti da1 feudo di Passaneto fu riconosciuta nel 1900 Maria Antonia, di Lorenzo, moglie di Casolani Guglielmo.
Coi titoli di Barone di Gesira e Signore di Pilaita e qual discendente da Croce (1784 e 1801), fu iscritto Enrico, di Croce, di Enrico. Figli: Croce, Salvatore, Agata, Antonietta e Francesca. Fratelli: Giovanni e Salvatore. Figli di Salvatore: Antonia, Florida, Vincenza, Giuseppina e Croce
|
Arma: d'argento, alla biscia di nero, ondeggiante in fascia, rivoltata, accompagnata in capo da tre stelle di otto raggi di nero, ordinate in fascia, ed in punta da tre fiamme di rosso, ordinate in fascia
|
Famiglia di Vizzini sin dalla seconda metà del secolo XVIII
|
Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
|
|
CALASCIBETTA
|
Dimora:
|
Palermo
|
Blasone
|
Col titolo di Nobile fu iscritto Fortunato di Giovanni
|
Arma: d'azzurro, al leone d'oro, impugnante con la zampa anteriore destra una spada d'argento, alta in palo
|
Fiorente in diverse città di Sicilia questa famiglia ha posseduto feudi sin dal principio del secolo XV
|
Elenco Nobiliare Siciliano
|
|
CALEFATI (CALAFATO)
|
Dimora:
|
Palermo
|
Blasone
|
Col titolo di Barone di Canalotti fu riconosciuto nel 1880 Pasquale, di Vincenzo, di Andrea
|
Arma: d' azzurro, al grifone d' argento, coronato d' oro, con la fascia d'oro, attraversante. Motto: ARDEO NAM CREDO
|
Famiglia messinese del secolo XIV
|
Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
|
|
CALÌ
|
Dimora:
|
Catania
|
Blasone
|
Il titolo di Barone fu concesso nel 1903 a Giuseppe, di Giovanni. Figlio: Giovanni; figlio di Giovanni: Giuseppe
|
Arma: di rosso, al cane passante d'argento, collarinato d'oro
|
Famiglia nota sin dal secolo XIV e diramata in diverse città di Sicilia
|
Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
|
|
CAMERATA (CAMMARATA)
|
Dimora:
|
Catania
|
Blasone
|
Col titolo di Barone di Casalgismondo fu riconosciuto nel 1869 e 1873 Francesco, di Rocco, di Filippo. Figli: Rocco, Paola e Giuseppe
|
Arma: di rosso, al leone coronato d'oro, sostenente una colonna d' argento
|
Famiglia originaria di Sutera del secolo XV
|
Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
|
|
|