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Delle Famiglie Nobili di Siciliaiscritte nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana e nell'Elenco Nobiliare Siciliano |
FEDE (DI)
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Dimora:
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Gela
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Blasone
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Il titolo di Marchese fu concesso nel 1898 a Giovanni, di Vincenzo, di Lorenzo. Figli: Giovanni, Gaetano, Alessandro e Maria.
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Arma: d'argento, all'albero nodrito nella punta dello scudo, sostenuto a sinistra da un leoncino coronato d'oro, il tutto al naturale, accompagnato in capo, a destra da tre stelle di rosso ordinate in sbarra, e a , sinistra da un'ombra di sole di rosso, il tutto con una bordura composta di rosso e d'argento.
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Famiglia fiorente in Agrigento nel secolo XVII e che si ritrova pure in Naro, Vizzini e Gela.
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Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
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FEDERICO
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Dimora:
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Palermo.
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Blasone
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Titoli di Conte di Villalta Nicolò (1?69) e Conte di S. Giorgio (1776).
Col titolo di Nobile dei Conti di Villalta fu riconosciuto nel 1897 Gaetano, d'Ignazio, di Niccolò. Figli: Paolina e Ruggero.
Con lo stesso titolo, quali discendenti da Nicolò (1763), sono iscritti Alessandro, di Andrea, di Nicolò, con i figli Maria Felice, Giovanni e Bianca; Giovanni, di Giuseppe, di Nicolò; Nicolò , d'Ignazio, di Nicolò, col figlio Ignazio; Nicolò, di Giuseppe, di Nicolò.
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Arma: d'oro a quattro bande d' azzurro. - Alias: d' azzurro, alla banda d' oro accompagnata in capo dalla fede di carnagione ed in punta da un'ancora a 2 uncini del 2°.
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Famiglia originaria di Sciacca, della quale si ha notizia sin dal secolo XIII.
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Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
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FERRAROTTO
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Dimora:
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Catania
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Blasone
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Col titolo di Nobile e qual discendente da Alfio ( 1639), furono iscritti Alfio, di Giuseppe, di Alfio, coi fratelli Salvatore e Antonino.
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Arma: d'azzurro, alla banda d'oro costeggiata da cinque cicalette dello stesso, 3 nel capo e 2 in punta. Cimiero: un cane nascente d'argento. Tenenti: due puttini di carnagione. Motto: DUM LATRAT CUSTODIT.
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Famiglia che si crede originaria di Genova e che si ritrova in Messina sin dal secolo XVI.
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Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
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FERRERI
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Dimora:
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Ramo primogenito: Comiso, ramo cadetto: Palermo.
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Blasone
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Coi titoli di Marchese e Barone dell'Anguilla e di Barone di S. Bartolomeo fu riconosciuto nel 1906 Vincenzo , di Bartolomeo, di Vincenzo. Figli: Bartolomeo (coi figli Vincenzo e Andrea) e Maria - Gioacchino. Fratello: Gioacchino.
Col titolo di Nobile dei Marchesi dell'Anguilla fu iscritta Concetta, di Vincenzo, di Clemente.
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Arma: d'oro a tre bande d'azzurro. - Alias: di azzurro a tre bande abbassate sotto una trangla, e tre stelle di 5 raggi ordinate in fascia nel capo, il tutto di oro.
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Famiglia del secolo XIV, alla quale si danno diverse origini.
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Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
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FIGLIA
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Dimora:
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Caltanissetta.
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Blasone
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Col titolo di Barone di Granara fu riconosciuto nel 1899 Gaetano , di Carlo, di Pietro, ed oggi il titolare è il figlio Vincenzo. Figli di Vincenzo: Gaetano, Nicola, Maria e Manlio. Figli di Gaetano: Maria e Maddalena. Figli di Nicola: Rosa, Elda e Sirio.
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Arma: d'azzurro, all'albero nodrito verso sinistra sulla pianura erbosa, il tutto al naturale, sostenuto da un leoncino d'oro, rivoltato, tenente una spada d'argento, posta in sbarra, attraversante sul tronco; i'albero accompagnato in capo e a sinistra da una stella di 8 raggi d'argento.
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Famiglia originaria di Petralia Sottana del secolo XVIII.
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Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
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