QUANDO E COME BERE IL WHISKY

Gli scozzesi bevono whisky a ogni ora del giorno. Tuttavia è particolarmente indicato per essere bevuto prima di pranzo e di cena o nella tarda serata: sono questi in Scozia i momenti più tradizionali. Come aperitivo lo scotch è assai piacevole se bevuto con poca acqua. Ma c’è chi sostiene che il bouquet va assaporato prima dell’aggiunta di acqua, anche se i puristi l’aggiungono perché diluisce gli olii permettendo al whisky di sprigionare tutto il proprio aroma. L’acqua da aggiungere, occorre precisarlo, non dovrebbe essere un’acqua minerale, bensì una purissima acqua di sorgente. Le acque minerali infatti hanno un proprio sapore che le contraddistingue. Di contro i bevitori di whisky scelgono acqua di sorgente proprio per l’assenza di qualsiasi sapore in modo da non contaminare le caratteristiche del whisky . E’ consigliabile di tenere sempre a portata di mano del formaggio, preferibilmente di tipo duro e dal gusto non eccessivamente aggressivo. La funzione del formaggio è quella di ripulire il palato dopo l’assaggio di un malto per prepararsi alla degustazione di quello successivo. Supplisce molto bene anche dell’ottimo cioccolato amaro inframmezzato da sorsate di acqua fresca. I malti non migliorano con l’aggiunta di ghiaccio, sia esso da solo “on the rock”, che con acqua. Un buon modo, è quello di sorseggiare, dopo aver annusato a lungo, piccolissime quantità di whisky, lasciandole per qualche secondo tra la lingua e il palato, alternando dei sorsi di acqua e limone. Tutto ciò serve ad ammorbidire le asperità e allo stesso tempo ad ampliare ed allungare il gusto e il sapore. Spesso il principiante non riesce facilmente a percepire le differenze fra i vari malts, il tipico “ma sono tutti uguali!”. Non è così, ovviamente. Wallace Millroy cita il Glenfiddich come il migliore malt per iniziare, essendo leggero, fruttato, non troppo torbato e quindi non troppo complesso. A mio avviso il non plus ultra per chi si avvicina ai single malts è la Classic Malt Range della United Distillers, sei malti superbi e veramente esemplificativi di tutta la produzione scozzese: Cragganmore, Talisker, Oban, Dalwhinnie,Glenkinchie e Lagavulin. 

 

 

 

 

 

 

Anche se non sono della UD a mio avviso su questo altare non sfigurerebbero The Balvenie e il nordico Highland Park. Infine, dove bere il nostro whisky? Michael Jackson (Vedi il fondamentale Whisky di tutto il mondo (ed. Ital.) Milano, 1987 considerato a ragione la Bibbia del settore, validissimo anche come guida turistica, testo base per chi voglia abbinare turismo e whisky. Parimenti valido, dallo stesso Autore, il Malt Whisky Companion, più compatto e limitato alla Scozia) parla espressamente di “un bicchiere piccolo, tondo, senza gambo, della capacità di un terzo di pinta (0.189 l.), noto come pony”.