Materiali didattici di italiano per stranieri, a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
   

  Roberto Tartaglione

 

UN APOSTROFO MENO ROSA

  
  Note sull'uso dell'apostrofo in italiano
 
 

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L'apostrofo si usa in italiano per segnalare:

1) l'elisione (ovvero la vocale finale di una parola che viene eliminata quando la parola successiva comincia con vocale).

la amica - l'amica con l'articolo femminile LA l'uso dell'apostrofo è facoltativo. Nel parlato siamo soliti elidere la vocale finale dell'articolo, ma talora non lo facciamo per motivi di enfasi o di sottolineatura di determinati nomi. Nello scritto è stato notato che in particolare se la parola dopo l'articolo comincia con la vocale i- l'elisine viene fatta nel 50% dei casi
lo uomo - l'uomo Attenzione: davanti a parole maschili che cominciano con vocale l'articolo LO necessariamente deve elidere la vocale -o e prendere l'apostrofo
gli italiani - gl'italiani L'uso dell'apostrofo con sostantivi plurali è rarissimo. Anche la forma gl'italiani - che è corretta - oggi e sentita come arcaica
una infermiera - un'infermiera L'articolo indeterminativo UNA può prendere l'apostrofo davanti a nomi femminili in vocale ed è sodtanzialmente nella stessa situazione del determinativo LA. Attenzione al fatto che l'articolo indeterminativo maschile UN non porta mai l'apostrofo (perché non c'è fenomeno di elisione)
quella estate - quell'estate Il dimostrativo quello (come del resto tutte le preposizioni articolate) funziona come l'articolo determinativo
questo albero - quest'albero Elisione segnalata da apostrofo
povero uomo - pover'uomo Elisione segnalata da apostrofo
alla buona ora - alla buon'ora Elisione segnalata da apostrofo.

ATTENZIONE
QUAL

qual è
qual era

QUAL non si apostrofa (perché come nel caso di UN articolo maschile, non è soggetto a fenomeno di elisione, tant'è vero che si può usare qual anche davanti a parole che cominciano con consonante come in espressioni tipo qual buon vento)


2) L'apostrofo si usa anche in una serie di imperativi in cui si è persa la vocale finale:

dare - da' fare - fa' stare - sta' andare - va'

Si usa l'apostrofo anche per l'imperativo del verbo dire: di' (latino dic) per differenziare questa forma dalla preposizione di e dal sostantivi il dì (= il giorno)

3) L'apostrofo marca il troncamento in alcune formule standardizzate

un poco un po'
va bene va be'
(ma troviamo anche vabbè, vabbe' e va beh)
casa ca'
(solo in formule  cristallizzate come Ca' d'oro)

 4) L'apostrofo segnala anche una riduzione della parola quando manca la prima vocale o la riduzione di un numero quando la prima parte sia facilmente intuibile

zio 'Ntonio zio Antonio
il '68 il 1968

 

Note:

a) l'apostrofo precede nomi plurali solo in formule cristallizzate (gl'italiani, la roba d'altri)

b) la preposizione di si può apostrofare davanti a parole che cominciano per vocale (d'un tratto, d'oro); la preposizione da si apostrofa solo in espressioni cristallizzate (d'altra parte)

c) i pronomi diretti singolari lo e la possono avere l'apostrofo (l'ho visto, l'hanno comprata); i pronomi diretti le e li, essendo plurali, non portano solitamente l'apostrofo (li ho visti, le hanno comprate). I pronomi mi, ti, ci e vi, che nel parlato facilmente perdono la vocale finale (m'hanno incastrato, t'ho visto, c'invidiano, v'accorgete) nella lingua scritta sono in genere riportati senza apostrofo (mi hanno incastrato, ti ho visto, ci invidiano, vi accorgete). Il pronome ci è comunque sempre apostrofato davanti al verbo essere (c'è, c'erano, c'eravamo). Anche il pronome ne, davanti a forme del verbo essere porta facilmente l'apostrofo (non ce n'è, se n'è andato).

d) nella scrittura moderna si è presa l'abitudine di lasciare l'apostrofo a fine riga e continuare con l'altra parola a capo. Più frequentemente però (e la scrittura automatica del computer fa così) si preferisce scrivere a capo l'intera parola.. È oggi considerato scorretto eliminare l'elisione davanti a parole che la esigono (scrivere per esempio lo, e poi a capo, uomo è assolutamente sconsigliabile)
 

   

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