Materiali didattici di italiano per stranieri, a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
   

Giulia Grassi 

 

IL LINGUAGGIO DEI GESTI: IL "CENACOLO" 
DI LEONARDO

 
Il dipinto di Leonardo come "catalogo" di emozioni rese attraverso i gesti e le espressioni 

Un link sul restauro del Cenacolo: I guai della sperimentazione

Un link su un genio delle espressioni, Totò: Quando le parole non servono

Esercizi con SOLUZIONE 

Livello elementare 1


 
Tra il 1495 e il 1497 Leonardo dipinge nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, a Milano, un'Ultima Cena, conosciuta anche come ”Cenacolo”.  
 

 Il "Cenacolo" dopo il restauro

In quest´opera Leonardo rappresenta le emozioni dei protagonisti della storia, Gesù e gli Apostoli. Sappiamo che per il pittore è molto importante illustrare i ”moti dell'animo”: nel suo Trattato della Pittura scrive che il bravo pittore deve saper rappresentare non solo l'aspetto esteriore dell'uomo ma anche i suoi pensieri,  le sue emozioni; la prima cosa non è difficile da fare, ma la seconda sì, perché pensieri ed emozioni si devono rendere con i gesti e gli atteggiamenti (Lo bono pittore ha da dipingere due cose principali, cioè  l'homo e il concetto della mente sua. Il primo è facile, il secondo difficile perchè s'ha a figurare con gesti e movimenti delle membra).

Per questo motivo Leonardo decide di rappresentare il momento successivo alle parole di Gesù "Uno di voi mi tradirà". È il momento più drammatico della Cena: ogni apostolo si domanda, e domanda agli altri, chi può essere il traditore. Leonardo si concentra sull'effetto che le parole di Gesù provocano sugli apostoli, sulla loro reazione: proprio per questo cambia il modo di rappresentare la scena rispetto agli artisti precedenti.  
ANDREA DEL CASTAGNO, Cenacolo, 1450, affresco (Firenze,  ex Convento di Sant'Apollonia) Prendiamo ad esempio l'Ultima Cena di Andrea del Castagno (1450): Giuda, il traditore, è rappresentato, da solo, davanti alla tavola mentre gli altri apostoli, e Gesù, sono tutti dall'altro lato, uno accanto all'altro. La scena è solenne, ma non particolarmente drammatica.  
Invece Leonardo rappresenta Giuda in mezzo agli altri apostoli e organizza quattro gruppi di tre figure ai lati di Gesù, che sta al centro. Gesù e Giuda sono gli unici immobili e calmi, diversamente dagli altri che sono agitati e sconvolti: solo loro due sanno la verità. Giuda è anche l'unica figura del dipinto in ombra. La scena è molto drammatica.  

Per la descrizione ci aiutiamo con una copia del Cenacolo dipinta nel 1520 dal Giampietrino. Cominciamo da sinistra. Il primo gruppo è formato da tre personaggi in piedi: Bartolomeo, Giacomo 
GIAMPIETRINO, Copia del "Cenacolo" di Leonardo (partic. lato sinistro), 1520 (London, Royal Academy)
Minore e Andrea. Bartolomeo ha le mani poggiate sul tavolo e si tende con il corpo verso Cristo: dà l'impressione non voler credere alle terribili parole che ha sentito e chiede come una conferma. Giacomo Minore poggia una mano sul braccio di Andrea, e con l'altra tocca la spalla di Pietro, nel gruppo successivo. Andrea sta fermo al suo posto e solleva in alto le mani con i palmi rivolti all'esterno, come per allontanare da sé i sospetti.  
Nel secondo gruppo troviamo Pietro, Giuda e Giovanni. Giovanni, uomo di carattere tranquillo, ascolta in silenzio le parole che Pietro sussurra nel suo orecchio; Pietro ha in mano un coltello e reagisce con rabbia alle parole di Cristo. Giuda è isolato, con il gomito destro poggiato sul tavolo.  
 
Il terzo gruppo è composto da Tommaso, Giacomo Maggiore e Filippo. Giacomo è seduto ed allarga le braccia: con il suo gesto vuole dimostrare che non ha niente da nascondere. Tommaso, con il dito teso, si piega GIAMPIETRINO, Copia del "Cenacolo" di Leonardo (partic, lato  destro), 1520 (London Royal Academy)
verso Cristo: la sua caratteristica è quella di mettere sempre in dubbio le parole degli altri. Filippo è in piedi, con le mani sul petto in segno di innocenza.
Nel quarto gruppo ci sono Matteo, Simone e Taddeo. Matteo tende le braccia verso Cristo, ma il busto ed il viso sono rivolti all'indietro, verso Simone e Taddeo, come per comunicare la sua angoscia; Taddeo è rappresentato con le mani aperte verso l'alto, per manifestare la sua meraviglia.

Leonardo fa capire il carattere di ogni apostolo e come ognuno di loro reagisce alla stessa situazione emotiva in modo diverso, in base al suo diverso carattere: è veramente l'applicazione della sua teoria dei moti dell'animo.

 

 
ESERCIZIO N°1 - TEST DI COMPRENSIONE
 
Leonardo dipinge l'Ultima Cena
a) nel XIII secolo b) nel XIV secolo c) nel XV secolo

L'Ultima Cena e il "Cenacolo" sono la stessa cosa?
a)b) no

L'Ultima Cena di Leonardo si trova in Toscana?
a)b) no

Chi pronuncia le parole "Uno di voi mi tradirà"?
a) Leonardo b) Gesù c) Giuda

Chi è il traditore?
a) Leonardo b) Gesù c) Giuda

Chi è Andrea del Castagno?
a) un Apostolo b) un traditore c) un pittore

Quante sono le figure in ogni gruppo di Apostoli rappresentato intorno a Gesù nell'Ultima Cena? 
a) due b) tre c) quattro d) cinque

Qual è l'Apostolo rappresentato in ombra nell'Ultima Cena di Leonardo?
a) Bartolomeo b) Giacomo Minore c) Andrea d) Giuda

 
 
ESERCIZIO N°2 - COMPLETARE CON LA VOCALE OPPORTUNA
 
L'Ultima Cena è conosciut____ anche come "Cenacolo"

Sappiamo che per il pittore è molt___ importante illustrare i "moti dell'animo"

Leonardo scrive che il brav____ pittore deve saper rappresentare non solo l'aspetto esteriore dell'uomo

Il bravo pittore deve saper rappresentare le emozioni dell'uomo e i suo___ pensieri

Leonardo decide di rappresentare il momento successiv___ alle parole di Gesù "Uno di voi mi tradirà".

Ogni apostol___ si domanda, e domanda agli altri, chi può essere il traditore

Leonardo si concentra sull'effetto che le parole di Gesù provocano sugli apostoli, sulla lor___ reazione

Proprio per questo cambia il modo di rappresentare la scena rispetto agli artisti precedent___

Gli apostoli e Gesù sono tutt___ dall'altro lato, uno accanto all'altro

La scena è solenne, ma non drammatic__

Gesù e Giuda sono gli unici immobili e calm__, diversamente dagli altri

Giuda è anche l'unic___ figura del dipinto in ombra

Il prim___ gruppo è formato da tre personaggi in piedi

Bartolomeo ha le mani poggiat___ sul tavolo

Bartolomeo dà l'impressione non credere alle terribil___ parole che ha sentito

Andrea sta ferm___ al suo posto

Giovanni, uomo di carattere tranquill___, ascolta in silenzio le parole che Pietro sussurra nel suo orecchio

Giuda è isolato, con il gomito destro poggiat___ sul tavolo

Giacomo è sedut___ ed allarga le braccia

Matteo tende le braccia verso Cristo, ma il busto ed il viso sono rivolt___ all'indietro

Taddeo è rappresentato con le mani apert___ verso l'alto

Leonardo fa capire come ogni apostolo reagisce alla stess___ situazione emotiva

Ogni apostolo reagisce in base al suo divers___ carattere

 
 
ESERCIZIO N°3 - CONIUGARE I VERBI AL PRESENTE INDICATIVO
 
Tra il 1495 e il 1497 Leonardo /dipingere/ ____________ l'Ultima Cena

In quest´opera Leonardo /rappresentare/ _________________ le emozioni dei protagonisti della storia

Noi /sapere/ ____________ che per il pittore è molto importante illustrare i "moti dell'animo"

Leonardo /scrivere/ ____________ che il bravo pittore deve rappresentare le emozioni

Per questo Leonardo /decidere/ _____________ di rappresentare il momento successivo alle parole di Gesù "Uno di voi mi tradirà"

Ogni apostolo si /domandare/ ______________ chi può essere il traditore

Leonardo si /concentrare/ _____________ sull'effetto che le parole di Gesù provocano sugli apostoli

Gesù /stare/ __________ al centro

Gesù e Giuda /
essere/ ____________ gli unici immobili e calmi

Studio per l'apostolo Simone, copia (Windsor, Royal Library)
Solo loro due /sapere/ ____________ la verità

Bartolomeo /avere/ _____________ le mani poggiate sul tavolo

Bartolomeo /dare/ ___________  l'impressione non credere alle parole che ha sentito

Bartolomeo /chiedere/ _______________ una conferma

 
 
ESERCIZIO N°4 - IN QUESTA STORIA C'È UN ERRORE DI CONTENUTO. QUAL È L'ERRORE?
 
All'interno di Santa Maria delle Grazie, una chiesa di Milano, c'è un refettorio. Qui Leonardo da vinci ha dipinto un'opera che si chiama il Cenacolo o l'Ultima cena, opera che rappresenta Gesù Cristo a tavola con undici apostoli e Giuda, il traditore. Quest'opera di Leonardo è molto particolare perché nel dipinto il pittore cerca di applicare la teoria dei "moti dell'animo" illustrata nel suo Trattato della Pittura: secondo Leonardo un bravo pittore deve sapere rappresentare non solo l'aspetto esteriore di un personaggio ma anche i suoi pensieri, le sue emozioni.
Per questo l'Ultima Cena di Leonardo è così diversa da altri dipinti che rappresentano la stessa scena:
nell'Ultima Cena di Andrea Castagno per esempio Giuda è rappresentato da solo, davanti alla tavola.
Nella Cena di Leonardo, dipinta pochi anni prima, invece Giuda sta in mezzo agli altri apostoli. Gli apostoli organizzati in quattro gruppi di tre figure ciascuno e Gesù e Giuda sono calmi, mentre gli altri sono tutti agitati e sconvolti
 
 
ESERCIZIO N°5 - COMPLETARE CON LE PREPOSIZIONI
 
Leonardo dipinge l'Ultima Cena ______ il 1495 e il 1497

Leonardo rappresenta le emozioni ______ protagonisti della storia

La prima cosa non è difficile ______ fare, ma la seconda sì

Ogni apostolo si domanda, e domanda ______ altri, chi può essere il traditore

Giuda, il traditore, è rappresentato ______ solo

Gesù e gli apostoli sono tutti ______altro lato

Leonardo rappresenta Giuda in mezzo ______ altri apostoli

Il primo gruppo è formato ______ tre personaggi in piedi

Giovanni, uomo di carattere tranquillo, ascolta ______ silenzio le parole che Pietro sussurra

Pietro ha ______ mano un coltello e reagisce con rabbia alle parole di Cristo

Giacomo non ha niente ______ nascondere

 

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