Materiali didattici di italiano per stranieri, a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
   

Roberto Tartaglione e Giulia Grassi

 

IL COMPUTER
DAL VOLTO UMANO

  
Tu vuo' fa' 'o Talebano e Papaveri e burka: due grandi successi diffusi on-line
Tu vuo' fa' l'americano e Papaveri e papere: le canzoni originali
Il sesso del computer
Esercizi con SOLUZIONE

 Livello intermedio 2


 
Sul computer si dice di tutto. E il contrario di tutto: è una macchina stupida, ma risolve un sacco di problemi... I bambini non devono star troppo al computer, ma a scuola bisogna assolutamente fare dei corsi per imparare a usarlo... Chi usa troppo il computer si isola, perde gli amici e forse divorzia; ma se non sai usare Internet sei fuori del mondo... La realtà virtuale è pericolosa (fa dimenticare la realtà reale!), ma per essere informato, al giorno d'oggi, come si fa senza Internet e senza l'e-mail?
Insomma, si può andare avanti con queste storie all'infinito.
Una cosa però è certa: il computer oggi fa parte della nostra vita e si "umanizza" sempre di più.
Si umanizza così tanto che, giustamente, qualcuno si domanda: "
Ma il computer è maschio o femmina?"
Si umanizza così tanto che aiuta anche il nostro senso dell'umorismo (abbiamo già visto in
un'altra lettura come si sono diffuse via Internet le caricature elettorali di Berlusconi).
Adesso, sempre nell'ambito  della satira e del gioco, vanno di moda un paio di pezzi che, secondo noi, meritano di essere visti e sentiti.
Si tratta di due video, due parodie di vecchie e famose canzoni italiane: "Tu vuo' fa' l'americano" (cantata da Renato Carosone) che è stata rielaborata in "Tu vuo' fa' o talebano"; e "Papaveri e papere" (cantata da Nilla Pizzi) modificata in "Papaveri e burka".
Per sentirle (e vederle!) dovete scaricare i file
.
 

TU VUO' FA' 'O TALEBANO
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Cominciamo dalla prima canzone: abbiamo già detto che è la parodia di "Tu vuo' fa' l'americano", una vecchia e famosa canzone di Renato Carosone (per chi vuole leggere il testo e sentire la canzone originale basta cliccare qui)
Le parole sono in dialetto napoletano: qui di seguito trovate il testo con a fianco la traduzione in italiano:

 
 
Tienni la barba longa chiù d'un metro,
'nu turbantiello e 'na casacca usata,
passi spiritato su Al Jazeera
comme 'nu 'uappo pe' te fa' guarda':
 
Tu vuo' fa 'o talebano, talebano, talebano,
siente a me, chi t'o fa fa'?
Hai i precetti del Corano,
ma poi schianti l'aeroplano,
tutto il mondo vuo' disfa'.

Tu skif' 'o rock'n roll,
tu skif' 'o baseball,
ma i sordi p'a jihad
chi te li dà?
'U petrolio di papà?
Tu vuo' fa 'o talebano, talebano, talebano,
ma si' nato in Arabia:
Sient' a me, non ce sta nient 'a fa',
capisc Osamà, tu vuo' fa' 'o taleba',
Bin Laden 'o taleba'.
 
Ai maomettani parli comme a un prete,
ca si tu si' mullah i' so' cinese,
e lieggi 'nata vota 'stu Curano,
lasciaci 'n pace e vattene co' Omar!

Tu vuo' fa 'o talebano, talebano, talebano,
attent' a te, chi t'o fa fa'?
Spacci oppio co' l'afgano
dal confine pakistano,
ce lo porti fino a qua.

Tu skif' 'o rock'n roll,
tu skif' 'o baseball,
ma i sordi p'a jihad
chi te li dà?
L'eroina afganista'?
Tu vuo' fa 'o talebano, talebano, talebano,
ma si' nato in Arabia:
Sient' a me, non ce sta nient 'a fa',
Capisc Osamà, tu vuo' fa' 'o taleba',
Bin Laden 'o taleba'.
Collin Pauell, Giorg' Bush...
 

Tieni (porti) la barba lunga più di un metro,
un turbante da due soldi e una casacca usata,
passi spiritato su Al Jazeera
come un guappo, per farti guardare:
 
Tu vuoi fare il talebano, talebano, talebano,
Stammi a sentire: chi te lo fa fare?
Hai i precetti del corano,
ma poi distruggi l'aeroplano,
tutto il mondo vuoi disfare.

Tu schifi (disprezzi) il rock and roll,
Tu schifi (disprezzi) il baseball,
ma i soldi per la jihad
chi te li dà?
Il petrolio di papà?
Tu vuoi fare il talebano, talebano, talebano,
ma sei nato in Arabia:
Stammi a sentire, non c'è niente da fare,
capisci Osama, tu vuoi fare il talebano,
Bin Laden il talebano.
 
Ai musulmani parli come un prete,
che se tu sei mullah io sono cinese!
E leggi un'altra volta questo Corano,
lasciaci in pace e vattene con Omar!
 
Tu vuoi fare il talebano, talebano, talebano,
attento a te: chi te lo fa fare?
Spacci l'oppio con l'afgano,
dal confine pakistano
ce lo porti fino a qua.

Tu schifi (disprezzi) il rock and roll,
Tu schifi (disprezzi) il baseball,
ma i soldi per la jihad
chi te li dà?
L'eroina afgana?
Tu vuoi fare il talebano, talebano, talebano,
ma sei nato in Arabia:
Stammi a sentire, non c'è niente da fare,
capisci Osama, tu vuoi fare il talebano,
Bin Laden il talebano.
Colin Powell, George Bush...
 
 
 

NOTE SUL DIALETTO NAPOLETANO

 

tenere: in napoletano (come in spagnolo) è sinonimo di avere: si dice tengo famiglia, tengo due figli, ma si dice anche tengo una giacca, tengo gli occhiali (nel senso di porto una giacca, porto gli occhiali)

turbantiello:
-llo è il suffisso per fare il diminutivo (bellillo, piccirillo, bustarella ecc.) Non sempre però significa "piccolo": quando è usato per esempio con il nome di un capo di abbigliamento (giacchettiella, turbantiello) significa piccolo sì, ma nel senso di ristretto, prestato, vecchio, di poco valore.

spiritato: avere gli occhi spiritati o un aspetto spiritato significa un po' allucinato, pazzoide.

Al Jazeera: la televisione araba che ha trasmesso per prima i filmati di Bin Laden

 'uappo: guappo, bullo di paese  

pe' te fa' guarda': per farti guardare: in napoletano il pronome non si assimila con l'infinito ma sta sempre prima.

chi t'o fa fa'?: chi te lo fa fare? È una espressione napoletana tipica, che riassume un po' la filosofia di vita di chi è pigro, di chi cerca la tranquillità.

Tu skif' 'o rock'n roll: schifare significa disprezzare, provare schifo per qualcosa

jihad: la guerra santa islamica.

ca si tu si' mullah i' so' cinese: modo di dire ironico: tu sei un mullah come io sono un cinese!

Omar: il mullah Omar, capo dei Talebani e compagno di Bin Laden.

 
 

PAPAVERI
E BURKA

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Il successo di Tu vuo' fa' 'o talebano si è replicato con Papaveri e burka, sulla musica di "Papaveri e papere" famosissima canzone di Nilla Pizzi (per chi vuole leggere il testo e sentire la canzone originale basta cliccare qui).
Questa volta il testo è in italiano (e per qualche espressione molto parlata e per una frase in dialetto napoletano vedi le note linguistiche in fondo).

 
Lo sai che i papaveri son alti alti alti
ed io son piccolina
c'ho il burka ogni mattina...
 
Su un campo di oppio che dirti non so
un giorno Bin Laden per caso passò
e vide sua figlia minore al sole ballare
e lì s'arrestò.
La figlia di Osama gli disse: "Mullah,
c'ho il burka nascosto, ma un poco più in là!"
"Non puoi tu la faccia mostrare!"
mi disse papà.
E aggiunse poi strillando all'impazzata:
"Ricopriti, ne va della tua vita!"
 
Lo sai che i papaveri son alti alti alti
"Non fare la sgualdrina!
c'hai il burka ogni mattina!"
Lo sai che i papaveri son alti alti alti
"Ci faccio l'eroina e pane da mangiar!"
 

Finito che ebbe di far la jihad
e mentre lo stavano ancora a braccar
Osama rivide la figlia minore cantare,
e lì s'accasciò.
La figlia a Bin Laden gli disse: "Ma va',
son brava a cantare e ballare, si sa;
mi piace anche farti incazzare" 
"...e bene gli sta!"
"Mo' faccio il varietà su Al Jazeera,
tutta truccata e co' le cosce affora!"

Mujaeddin o Talebano, statte attento maschio afgano:
ti facciamo il culo verde, siamo donne non siam serve!"
 
Lo sai che i papaveri son alti alti alti
"Mo' sono una stellina!"
"E il burka è in naftalina!"
Lo sai che i papaveri son alti alti alti
"Son nata soubrettina"
che cosa ci vuoi far!
 
 
 

NOTE LINGUISTICHE

 

c'ho: nel parlato, specialmente in Italia centrale e meridionale, il verbo avere è spesso accompagnato da una particella pronominale ci (in pratica si tratta del verbo averci); è lo stesso ci che ritroviamo nelle forme ce l'ho, non ce l'ho. Ma in quest'ultimo caso l'uso è "obbligatorio", mentre negli altri casi è tipico del parlato informale (c'ho fame, c'ho sete, c'ho sonno ecc.)
 

ne va della tua vita:
modo di dire costruito con il verbo andare più la particella pronominale ne; significa "su questo è in gioco la tua vita", "per questo rischi la vita". Si usa anche in espressioni come ne va della tua dignità, ne va del buon nome della nazione ecc.
 

sgualdrina:
termine proprio della lingua parlata, sinonimo di "donna leggera, poco seria, prostituta"
 

finito che ebbe:
costruzione equivalente a "dopo che ebbe finito": si usa molto nelle narrazioni e specialmente nelle favole
 

incazzare:
sinonimo parlato-volgare di "arrabbiare"
 

bene gli sta:
modo di dire equivalente a "peggio per lui!, non si merita altro!"
 

mo':
dal latino modo; significa "ora, adesso" ed è molto usato nelle parlate regionali del centro-sud
 

co' le cosce affora:
dialetto napoletano. Significa "con le cosce di fuori, con le gambe in mostra"
 

statte attento:
"Sta' attento"; viene dal verbo riflessivo improprio "starsi attento"
 

soubrettina:
soubrette, star della televisione giovane e senza grande esperienza nello spettacolo.

 

ESERCIZIO 1:
fare l'americano significa "comportarsi come un americano (senza esserlo)", questo tipo di espressione si usa in italiano in molte situazioni. Nella tabella che segue provate ad abbinare le frasi a sinistra con le più opportune frasi elencate a destra
 
1) uno che crede di conoscere tutto
2) uno che si veste come un adolescente
3) uno che dice molte battute comiche fuori luogo
4) uno che si lamenta sempre di non essere capito
5) uno che si lamenta sempre della cattiveria degli altri
6) uno che parla in modo molto, troppo attento
7) uno che si vanta in pubblico della sua innocenza
8) uno che mostra di aver paura quando non dovrebbe
9) uno che fa finta di dispiacersi per quello che ha fatto
10) uno che finge di non avere nessun interesse per una questione
A) fa il genio incompreso
B) fa il menefreghista
C) fa il pentito
D) fa il ragazzino
E) fa il saputello
F) fa il santarellino
G) fa il vigliacco
H) fa la vittima
I) fa il diplomatico
L) fa lo spiritoso

 

ESERCIZIO 2:
Il verbo fare si usa anche come ausiliare: nelle due canzoni riportate ci sono due espressioni con il verbo fare usato così. La prima è "passi spiritato su Al Jazeera pe' te fa' guardà (per farti guardare)"; la seconda è "mi piace anche farti incazzare". 
Nell'esercizio che segue trovare la formula giusta, fra le tre proposte, per esprimere il pensiero della frase modello.
ESEMPIO: io voglio che gli altri mi guardino = io voglio farmi guardare  
 
1) IO VOGLIO CHE GLI ALTRI MI CAPISCANO
a) io voglio fare capirmi b) io voglio farmi capire c) io mi voglio fare capirmi

2) TU VUOI CHE GLI ALTRI TI GUARDINO
a) tu vuoi fare guardarti b) tu vuoi farti guardare c) tu ti vuoi fare guardarti

3) LUI VUOLE CHE GLI ALTRI LO ASCOLTINO
a) lui vuole fare guardarlo b) lui vuole farlo ascoltare c) lui vuole farsi ascoltare

4) LUI VUOLE CHE GLI ALTRI VEDANO LA SUA MACCHINA
a) lui vuole farla vedere b) lui vuole farsi vedere c) lui vuole fare vederla

5) NOI VOGLIAMO CHE GLI ALTRI CI CONOSCANO
a) Noi ci vogliamo fare conoscere b) Noi vogliamo fare conoscerci c) Noi vogliamo farli conoscere

6) NOI VOGLIAMO CHE GLI ALTRI LEGGANO QUESTO LIBRO
a) Noi vogliamo farci leggere b) Noi vogliamo farlo leggere c) Noi vogliamo fare leggerlo

7) LORO VOGLIONO CHE I MIEI AMICI LI INVITINO ALLA FESTA
a) loro li vogliono fare invitare b) loro vogliono farli invitare c) loro vogliono farsi invitare

8) VOI VOLETE CHE GLI ALTRI VI PARLINO
a) voi volete farvi parlare b) voi volete farsi parlare c) voi volete farli parlare

9) IO VOGLIO CHE GLI ALTRI MI DICANO LA VERITÀ
a) io mi voglio fare dire la verità b) io voglio fare dirmi la verità c) io voglio mi fare dire la verità

10) TU VUOI CHE GLI ALTRI FACCIANO QUEL LAVORO
a) tu vuoi far farlo b) tu lo vuoi far fare c) tu vuoi farsi fare 

 

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