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Il
portalino di Scudit |
Roberto Tartaglione |
Giulia Grassi |
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La
Domus aurea, |
La Domus Aurea era la grande reggia dell'imperatore Nerone, da lui voluta per vivere "in una casa finalmente degna di un uomo". Realizzata da Celer e Severus, è stata progressivamente distrutta dai successori di Nerone, i Flavi e, soprattutto dall'imperatore Traiano, che l'ha usata come fondamenta delle sue grandiose terme. In origine era estesa su tre colli (Palatino, Celio |
ed
Esquilino), ed era talmente grande che, come diceva il poeta satirico
latino Marziale, "riempiva tutta Roma" ed era "un
bel pezzo di campagna nel mezzo della città". Comprendeva vari
edifici, fontane, giardini, boschi con animali selvatici in libertà e
anche un lago artificiale (il Colosseo occupa proprio l'area in
cui si trovava questo lago), ma di tutto questo rimane solo un grande
padiglione sul Colle Oppio, padiglione che si è
salvato perché è stato utilizzato come fondamenta delle Terme di
Traiano. La decorazione era lussuosa: ovunque c'erano statue in marmo e in bronzo dorato; le sale interne avevano pavimenti in mosaico ed erano rivestite di marmi colorati, stucchi, avorio, oro, e affreschi. La tradizione dice che la Sala del trono era coperta da una volta che girava su se stessa giorno e notte, così come nel cielo girano in cerchio il sole, la luna, i pianeti e i segni dello zodiaco: la sala era perciò il simbolo del dominio di Nerone sull'universo. Nel cortile porticato della villa c'era la statua colossale dell'imperatore, alta 25 metri. La reggia ha riaperto al pubblico il 25 giugno 1999 dopo una chiusura per restauri durata 20 anni: a tutt'oggi occorre prenotare l'ingresso con un certo anticipo…ma ne vale proprio la pena! |
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