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Dieta dieta dieta -Gli americani invadono la terra

Salviamo la natura

Carnevale

 

NEW YORK- secondo uno studio americano comp osto da persone che si sono unite per condurre una ricerca sugli obesi, per la prima volta nella storia, oggi il numero dei ciccioni è identico a quello dei denutriti.Dal resoconto del giornalista del quotidiano “NEW YORK TIMES”, emerge l’opinione di un mondo squilibrato nell’alimentazione.A rendere più difficile la situazione è la presenza di un’altra categoria: l’affamato nascosto.L’Europa sta raggiungendo le condizioni degli americani, solo l’Italia si salva dall’obesità, perché segue la dieta mediterranea a base di frutta, ortaggi, pesce fresco e pasta, senza fare abusi di grassi animali.La sovrabbondanza di grassi, provoca gravi problemi alla salute, infatti causa il cancro, aumenta il colesterolo e affatica il cuore provocando gravi problemi all’apparato cardiocircolatorio, per non dire che impaccia il nostro modo di muoverci.Secondo me, ci vuole regolarità nel nostro modo di mangiare, consumare un po’ di tutto senza fare abusi, non dimenticandoci dei” bisognosi”.Le persone che consumano i soldi inutilmente per comprare e mangiare cose troppo elaborate e strane, potrebbero mandare quel denaro alle persone del terzo mondo, così anch’essi possano  nutrirsi.

 

Campagna per la difesa della natura.....

 


Finalmente il carnevale ...

Il carnevale
a Sciacca e ad Acireale e a 

Misterbianco





Ancora una volta tutti in maschera, tutti in strada, tutti allegri per il Carnevale!
Nonostante abbia origini remote ( risale all'epoca romana) questo appuntamento con la goliardia, non presenta segni di invecchiamento, anzi, ogni anno si rinnova pur rispettando l'antica tradizione.
Sciacca e Acireale sono le citta' del "Brasile" in cui si balla a ritmo di samba, si interpretano i ruoli del costume che si indossa e si sfila insieme ai maestosi carri.
Non si puo' restare indifferenti, l'allegria, la musica ed i coriandoli prendono il sopravvento, non c'e' posto per la malinconia, qui tutti, dimenticano i loro guai, sono in quel momento principi, giullari, tartarughe, fragole, insomma, sono quello che il loro costume gli impone.
C'e' un po' di magia nell'aria, sembra di rivivere gli antichi saturnali, le antiche feste pagane, e tutto diventa lecito, anche buttare via la vera maschera, quella che si indossa tutti i giorni, per lasciarsi andare.

L'euforia del Carnevale, in cui tutto si trasforma, vede un lungo lavoro di organizzazione alle spalle.
Nei mesi che precedono l'appuntamento annuale, si creano i maestosi carri in carta pesta che raffigurano, accanto alle caricature dei politici, immagini fantastiche, animali, fiori, frutti e tutto cio' che ispira la mente dei geniali artigiani. Si preparano con cura, anche i costumi di coloro che devono stare con il carro, sopra o sotto non importa, I'importante e', invece, che essi assolvano il compito di ballare, buttare coriandoli, cantare, insomma di rendere omaggio alla festa!
 Si lavora anche sulle musiche, sugli effetti di luce, sulle decorazioni floreali e su tutto cio' che serve a rendere coreografico il momento magico.
Affinche' gli ospiti abbiano un gradevole soggiorno, gli alberghi ed i ristoranti si organizzano per fare conoscere ai turisti tutto cio' che la Sicilia, terra di ospitalita', puo' offrire.

Accanto ai beni, culturali e paesaggistici, la tradizione, con tutto cio' che questo termine comporta.
Nel periodo di carnevale si mangia molto e bene, questi giorni, infatti, vedono un menu' molto ricco: dal maiale, fatto in tutti i modi, alle salsicce, dalla pasta con ragu' di carne ai fagioli, insomma, una vera leccornia che vede al top dei golosi piatti i dolci tipici di questa festa: sfingi, frittelle, chiacchiere e pignolata.
Le sfingi sono fatte in tutti i modi, possono essere ripiene o semplici, con lo zucchero o con il miele, insomma ce ne e' per tutti i gusti, le chiacchiere sono delle fasciette di pasta frolla con sopra lo zucchero a velo, mentre la pignolata si presenta come un insieme di chicchi di pasta coperti di miele e per quanto riguarda le frittelle, lascio alla vostra immaginazione.
Insomma, in questi giorni, tutti i sensi vengono appagati: gusto, vista, olfatto, si inebriano nel clima di un'allegria entusiasmante che vede come cornice due splendide citta': Sciacca ed Acireale.

Ormai come tutti sanno il carnevale per il 2000 è finito ,vogliamo comunque invitarvi per il 2001 a visitare il carnevale di Misterbianco ,certamente non ricchissimo di carri allegorici ,ma a parer di molti il migliore di sicilia in fatto di costumi e di mascere .Per il 2000 hanno infatti sfilato e danzato migliaia di maschere di tutti i tipi dal tamburo al castello ,dal giocoliere alla dama ,alla piramide ,ai dolci tipici siciliani.Insomma un carnevale invidiabile persino dall'argentina e dal sud america dove di carnevale se ne intendono.

Al Prossimo carnevale del 2001

 

Il  Carnevale :   Le nostre usanze

Sapevi cosa facevamo a Carnevale noi bambini.........?In Sicilia è usanza verso la mezzanotte dell’ultimo giorno di Carnevale che “un fantoccio” carnescialesco,   immagine tradizionale di questa festa, sia fatto bruciare nei crocevia delle strade con riti vari per significare la fine del periodo dei divertimenti.

Questo fantoccio era creato di paglia e lo vestivano con una vecchia giacca rattoppata e abbottonata con pezzi di spago e lacci da scarpe, un paio di pantaloni rosi dai tarli, un paio di scarpe bucate, un vecchio bastone di legno e un grosso cappellaccio anche di paglia intrecciata messo sopra un lato che copriva il volto per metà. Esso, collocato nei crocevia delle strade aveva lo scopo di fare spaventare la gente che passava, infatti gli artefici di esso erano soliti nascondersi dietro un albero o un cespuglio per scorgere le impressioni della gente colta di sorpresa e ciò provocava in loro stupore e divertimento.

Questo “fantoccio”  assume nomi diversi nelle varie regioni italiane: per esempio a Lecce Paolino, a Cosenza Totarami, in Sardegna Giorgio. In pochi luoghi sopravvive ancora l’usanza per cui i sacerdoti vanno per le strade del paese ad annunciare con un campanello, l’ora della penitenza.