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La documentazione
uno stumento di qualità della scuola


Sono sempre più convinto della necessità pedagogica e dell’importanza didattica della documentazione e del far memoria nella scuola. Ho provato così a sintetizzare in poche righe quelli che potrebbero essere gli elementi fondamentali per una buona documentazione dell’esperienza didattica.

L'incontro di gruppo per l'interpretazione - valutazione intersoggettiva e il "centro di alimentazione didattica"

L'incontro di gruppo per l'interpretazione - valutazione intersoggettiva é un momento di verifica a partire dai "differenti punti di vista", rappresentati dagli operatori presenti nella scuola. C'è in questo la consapevolezza che l'interpretazione del processo educativo è legata ad un luogo preciso (il far mente locale) e a soggetti (i bambini, gli insegnanti e gli altri attori del rapporto educativo) che, proprio perché tali, esprimono unicità e originalità.
Questa originalità e unicità non é perciò confrontata per differenza e/o somiglianza rispetto a modelli predeterminati, ma valutata nel suo processo "in itinere".
Sarà di supporto, in questo processo, la tecnica della osservazione costante del lavoro didattico e la raccolta di materiali concreti come documentazione.
Sarà anche di grande aiuto lo scambio di informazioni, la segnalazione di articoli, il rilancio di proposte. È un lento lavoro che potremmo definire di "semina".

Il diario di bordo
Costituisce una sorta di narrazione quotidiana degli eventi e dei vissuti della classe. È importante, quindi, curare non tanto il "che cosa" e il "quanto", ma il "come" e il "chi". Una narrazione qualitativa e non una constatazione quantitativa.
Agli operatori della scuola (insegnanti, direttori, presidi...) non interessa classificare soltanto il profitto, misurare un rendimento, ma aiutare i bambini nella crescita intellettuale, nel confronto con culture "altre" e in questo confronto crescere come comunità.
Il diario di bordo è una esperienza che, come tutte le esperienze educative, non può condurre ad una replica del processo educativo, ma al confronto, alla conoscenza, all'approfondimento e all'arricchimento esperienziale. Il diario punterà alla narrazione circa i protagonisti, l'esperienza svolta, il coinvolgimento dei soggetti (sia bambini che insegnanti), la partecipazione e le difficoltà.

La documentazione spicciola
Intendiamo riferirci a quanto viene prodotto nelle diverse scuole e nei diversi giorni dell'anno, e che apparentemente può sembrare materiale frammentato.
Quando parliamo di documentazione spicciola intendiamo:
le fotografie;
le diapositive;
i disegni illustrati e con didascalie;
le riprese video di momenti di lavoro, di spettacoli, di lezioni;
i copioni di spettacoli;
le relazioni,
i manifesti;
i verbali;
la raccolta degli elaborati, gli oggetti, materiali;
le interviste….

Con questi materiali è possibile organizzare incontri di fine anno con relativa presentazione.
Il materiale va chiaramente raccolto in biblioteche, nastroteche, videoteche, ludoteche. Sono questi, luoghi precisi, veri e propri "archivi didattici", dove possono essere ordinati per anno o per argomento, i giochi realizzati, i video, le audiocassette e tanti altri materiali.
Quello della documentazione spicciola è un immenso patrimonio di quotidianità dal quale si evince il clima e gli atteggiamenti con cui si sta lavorando nelle scuole.
È risultato interessante l'utilizzo che in certe scuole si fa oggi di registri personalizzati come ad esempio quelli predisposti dalla editrice Erikson per gli insegnanti di sostegno o quelli utilizzati dagli insegnanti di educazione tecnica, artistica o musicale.

I progetti didattici
È bene avere una raccolta sistematica e ordinata dei progetti sui quali lavorano le scuole. Ne elenchiamo alcuni:
educazione alla salute
educazione all'ambiente
progetti di sperimentazioni didattica
progetti di educazione alla multiculturalità, di accoglienza degli stranieri, dei nomadi
progetto teatro
progetti di continuità elementare - materna, elementare - medie…

Le pubblicazioni
Le esperienze didattiche possano divenire occasione di confronto e di approfondimento anche attraverso la pubblicazione di veri e propri libri. Il libro, soprattutto se ben curato e ben illustrato è uno strumento incredibile di divulgazione. Un buon rapporto con alcune casi editrici ci permette di trasformare i "materiali informativi" di sperimentazione ed esperienze didattiche in materiali di confronto educativo e, culturale a più ampio raggio.
Il libro è un documento importante soprattutto per descrivere il percorso didattico

Le esposizioni o mostre permanenti nelle pareti delle scuole
Con buone fotografie, con gli elaborati dei ragazzi ed altro è possibile allestire le mostre permanenti nei corridoi o nelle sale incontro delle scuole.
Le pareti delle scuole in questo senso possono divenire strumento di informazione e documentazione, anche nei confronti dei genitori chiamati agli incontri, alle udienze ed altro. Proviamo, a questo proposito, a riflettere su quante volte nel corso di un anno un genitore entra nella scuola.

Il floppy-disk/CD Rom/Ipertesti
Sono strumenti usati ancora pochissimo, ma che potrebbero risultare comodi per lo scambio di informazioni e di programmazioni fra gli insegnanti, i plessi….
L'uso di questi strumenti presuppone, chiaramente, una buona capacità e conoscenze minime in campo informatico.

L’insieme di tutti questi materiali può essere coinvogliato in un’unica struttura (anche virtulae) che opererà come Centro di Documentazione della scuola, nell’ottica di:
• raccogliere i materiali
• schedare quanto raccolto
• consultare in maniera rapida ed efficace (utilizzo di supporto multimediale)
• divulgare e diffondere la documentazione (giornale delle scuole…)