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Schemi e definizioni; competenze e nuclei fondanti


 

rifondazione del sistema della formazione e dell'istruzione

quale cultura?

contemperare ESIGENZE anche contrapposte:

 

  • tenere conto della dinamicità del quadro sociale, culturale ed economico / soddisfare il bisogno di fondamenti culturali stabili
     
  •  fornire competenze / salvaguardare il profilo formativo globale
     
  • fornire strumenti per decifrare il presente e la realtà in cui si vive (dal punto di vista anche scientifico) / comprenderne il radicamento storico sia negli elementi di identità sia negli elementi di alterità
     
  • fornire strumenti per avere coscienza della propria identità, personale e collettiva anche attraverso la 'tradizione' / interagire con gli altri (individui, culture)
     
  • individualizzare i percorsi / garantire una sufficiente omogeneità nazionale
     
  • calare nelle discipline le dimensioni trasversali dell'educazione:
    - attenzione all'ambito cognitivo (anche nei suoi aspetti affettivo-relazionali)
    - attenzione alla relazione fra i saperi ed al loro uso sociale, alla dimensione storica di tutte le discipline, anche quelle scientifiche, e alla dimensione sistematica delle discipline umanistiche
    - attenzione ai metodi di insegnamento e di apprendimento
    - attenzione all'educazione ai valori
     


Il sistema cui si guarda dev’essere capace di
riorientare i saperi ‘irrinunciabili’
consolidati dalla tradizione e significativi
 per la strutturazione dell’identità culturale individuale e sociale
integrandoli ad altri,
prodotti della modernità (come le nuove tecnologie)
e richiesti dalle trasformazioni socioculturali contemporanee,
per tradurli in competenze durevoli,
applicabili dai discenti anche fuori dei contesti di partenza
e anzi in contesti affatto nuovi.

 

 

La nostra ipotesi è che i nodi e gli obiettivi
della formazione trasversali alle discipline si possano
 concretare nell’insegnamento delle discipline stesse
e, nel ciclo primario, negli ambiti disciplinari.

 


 

DEFINIRE IL VOCABOLARIO

  1. scegliere con rigore un MODELLO interpretativo comune, ANALITICO ed EURISTICO, come terreno condiviso di un grande progetto formativo capace di mettere davvero al centro il soggetto che apprende: competenze e nuclei fondanti sono gli elementa prima e gli ordinatori comuni dei curricoli;
     

  2. gettare con decisione le basi teoriche della TRADUCIBILITÀ DEL LESSICO specifico di ciascuna disciplina rispetto alle competenze e rispetto ai loro linguaggi. Questa operazione non è automatica e non può esse affidata all'allievo: abbisogna bensì, nella ricerca didattica che si svolge anche a scuola, sia di una riflessione specifica sia di spazi dedicati (ricerca congiunta, compresenze,…).

 


 

 

COMPETENZA

“competenza”, nell’istruzione, è ciò che, in un contesto dato, si sa fare (abilità) sulla base di un sapere, cioè di conoscenze sia esperite sia concettualizzate, per raggiungere l’obiettivo atteso e produrre conoscenza; è quindi la disposizione a scegliere, utilizzare e padroneggiare le conoscenze, capacità e abilità idonee, in un contesto determinato, per impostare e/o risolvere un problema dato.

 


 

NUCLEI FONDANTI

 

Contro la tendenza ancora diffusa a identificarli coi contenuti più importanti (i “saperi essenziali”, i “contenuti minimi” ecc.), abbiamo riservato “a “nuclei fondanti” un’accezione più generale e astratta, tale da caratterizzare la struttura, anche epistemologica, delle discipline:

concetti fondamentali che ricorrono in vari luoghi di una disciplina e hanno perciò valore strutturante e generativo di conoscenze, orientano cioè, dal punto di vista della disciplina, la scelta dei contenuti prioritari dell'insegnamento e dell'apprendimento.

 


 

COMPETENZE TRASVERSALI
O
MACROCOMPETENZE

=

competenze.. comuni a più discipline non in quanto astraggono dalle discipline ma perché pertengono a più discipline o a tutte, declinandosi diversamente in ciascuna di esse nelle competenze specifiche o settoriali.

 


 

QUALI COMPETENZE?

 

  • ogni sapere disciplinare può essere concepito come un discorso da comunicare o da interpretare
     

  • le competenze possono essere ricondotte nel loro grado massimo di generalità e sotto questo profilo alle seguenti quattro categorie:
     
    • saper ascoltare

    • saper leggere

    • saper parlare

    • saper scrivere

la prima (macro)competenza individuata è
1. SAPER COMUNICARE
=
RELAZIONARSI, CONFRONTARSI CON L’ALTRO DA SÉ, TRANCODIFICARE, ELABORARE ‘TESTI’ (in senso lato) coerenti e coesi anche sul piano delle presupposizioni…
 

 


 

La macrocompetenza comunicativa si fonda sulla possibilità di costruire e interpretare il sapere specifico di ogni disciplina (e area), in termini di:

 

2. SAPER FORMULARE IPOTESI

(SAPER OSSERVARE, PERCEPIRE,… PER DELIMITARE IL CAMPO D’INDAGINE, SCEGLIERE I DATI PERTINENTI A RISOLVERE UN PROBLEMA,…)

 

3. SAPER LEGGERE

(in senso lato: ANALIZZARE, INFERIRE, DECODIFICARE, INTERPRETARE correttamente, …)

 

4. SAPER GENERALIZZARE

(SINTETIZZARE, ASTRARRE: andare dal particolare al generale, dall’informazione al concetto, E VICEVERSA…)

 

5. SAPER STRUTTURARE

(METTERE IN RELAZIONE E IN RETE, CONFRONTARE, FALSIFICARE LE IPOTESI, STRUTTURARE UN MODELLO aderente ai dati selezionati e conscio dell’uso sociale dei saperi, RAPPRESENTARE LO/NELLO SPAZIO E IL/NEL TEMPO, ELABORARE PRODOTTI, …)
 

 



Ogni disciplina deve saper riconoscere ed indicare le proprie specifiche competenze rispetto a questo quadro generale.

finalità formative >
competenze e nuclei fondanti
(codice dei nuovi curricoli)



VERTICALITÀ

CONTINUITÀ

PROCESSUALITÀ

GRADUALITÀ


DIDATTICA 'LABORATORIALE'

  • autonomia di scelta,
  • capacità di imparare ad apprendere,
  • acquisizione di capacità critica,…
  •  

selezione e
organizzazione dei CONTENUTI
PRIORITARI


 

Quali criteri di selezione dei contenuti?

I saperi 'irrinunciabili' e i contenuti prioritari dell'insegnamento appaiono oggi alla nostra riflessione essere quelli che, desunti dall'analisi disciplinare, le aree disciplinari prima (pre-disciplinari addirittura nella scuola dell'infanzia e all'inizio del ciclo primario) e le discipline poi sono in grado di organizzare attorno ai propri nuclei fondanti, a partire dalle competenze da raggiungere e dalle finalità generali indicate, per consentire agli allievi di elaborare conoscenze, e quindi:

  • il riconoscimento e il rafforzamento della propria identità - linguistica, scientifica, storica …-
     

  • l’incontro e il dialogo con l’alterità nello spazio e nel tempo, sia antropico sia naturale, e dunque geografico, linguistico, storico, letterario, filosofico, fisico, ...

Ne emerge un'idea di paideia come costruzione progressiva e cooperativa della propria identità personale e culturale e come dialogo e confronto con l’altro da noi, nella storia, nell’approccio al mondo della natura, alle scienze tutte ed ai loro linguaggi, muovendo, come in ogni epoca, dalla necessità di comprendere il nostro presente, di agire in esso consapevolmente, di progettare di qui il futuro.
 


Rossella D'Alfonso, Associazione Progetto per la scuola