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Le competenze professionali dei docenti

[Questo testo è stato pubblicato per esteso nel Dossier di documentazione Documentare il curriculum professionale del docente, preparato per la giornata del 18 giugno 2003, a cura dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna – Direzione generale, con affidamento all’IRRE Emilia-Romagna, per il progetto di ricerca-formazione omonimo. Nella sua forma completa esso era corredato da una scheda sintetica di presentazione dell’associazione e dal Documento La formazione degli insegnanti elaborato dal Forum delle associazioni disciplinari nel 1998, e che APS condivide]


      L’Associazione «Progetto per la scuola» ha sempre messo al primo posto fra i propri obiettivi e attività la formazione dei docenti, come si evince dall’art. 2 punto a) dello Statuto: “L'Associazione si propone di promuovere, come obiettivo prioritario, la formazione professionale e l'aggiornamento dei docenti”.
      Ha realizzato molte esperienze formative nella scuola, dalle elementari alle medie superiori, in numerose città italiane. Ha promosso e realizzato inoltre diverse iniziative seminariali, anche in collaborazione con altri soggetti culturali quali la Biblioteca del Mulino (cfr. file “box APS.rtf” allegato) alcuni materiali sono rintracciabili, nel sito dell’associazione, in www.mulino.it/biblioteca/quaderni e www.territorioscuola.it ecc.
      Sui temi inerenti alla professionalità docente si è confrontata con diverse associazioni, sia disciplinari sia professionali. Con il Forum delle associazioni disciplinari nazionali ha collaborato fin dal 1998, condividendone molte linee: nella fattispecie, ha fatto proprio come riferimento il documento […] sulla formazione prodotto dal Forum nel giugno ’98 e pubblicato in varie sedi […].

      Rispetto al progetto della Sovrintendenza scolastica dell’Emilia Romagna che ci vede impegnati in questo momento, APS condivide gran parte delle convinzioni espresse da molte delle associazioni presenti a questo tavolo. Siamo convinti infatti che un profilo professionale del docente debba tenere contro sostanzialmente di tre questioni cruciali, che sono proprio le stesse sottolineate da numerosi (se non tutti i) partecipanti a questo progetto.
      In primo luogo condividiamo che la competenza disciplinare di un docente sia fondamentale, sia che insegni nella scuola media superiore sia che insegni nella scuola di base, perché ad ogni docente deve essere chiara la meta prefigurabile alla fine del corso di studi per potere commisurare e graduare i propri interventi in qualsiasi ciclo scolare.
      In altri termini un insegnante deve saper rispondere a questa semplice domanda: “Cosa deve sapere e cosa deve saper fare un alunno alla fine del percorso scolastico che ha compiuto con me?”
      In secondo luogo poi all’insegnante è indispensabile conoscere le possibilità e le potenzialità cognitive degli alunni e delle alunne, che dipendono dallo stadio del loro sviluppo psicologico: è importante che l’insegnante sappia che l’apprendimento è un processo complesso che mette in gioco elementi non solo strettamente cognitivi, ma emotivi, affettivi e relazionali.
La mediazione didattica sarà allora il terzo punto cruciale, in cui si risolve in ultima analisi la vera specificità della professione docente: essa rappresenta il ponte tra ciò che può “fare” lo studente e la meta cui indirizzarlo, attraverso le opportune strategie didattiche. E’ questo un campo dove l’esperienza del docente è fonte prioritaria della sua professionalità.
      Di conseguenza, pur non sottovalutandoli, riteniamo che gli aspetti organizzativi siano importanti, ma subordinati alle priorità dette.
      E’ proprio in virtù di questa larga condivisione che non abbiamo ritenuto di aggiungere altri materiali di lavoro rispetto a quelli già forniti dalle altre associazioni. E’ il nostro modo specifico di interpretare lo spirito collaborativo con cui affrontiamo la realizzazione di questo progetto.
      In vista del seminario del 18 giugno intendiamo suggerire alcune domande, indicare alcune questioni alla luce delle quali leggere, analizzare, interpretare sia i materiali proposti dalle altre associazioni sia, principalmente, la consolidata esperienza professionale degli insegnanti che parteciperanno ai lavori.


CHE COSA SIGNIFICA AFFRONTARE LA QUESTIONE DELLA COMPETENZA DISCIPLINARE?

      Essa non si riduce esclusivamente ad un canone delle conoscenze da padroneggiare, ma mette in gioco la consapevolezza del carattere storicamente determinato di quel canone. E’ indispensabile riconoscere questo carattere per evitare che il sapere diventi un sistema chiuso di nozioni indiscutibili e di per sé vere. Ma, un sapere, è anche il frutto di una costruzione metodologicamente complessa che richiede abilità cognitive di vario genere. Un sapere senza questa dimensione è un sapere ignaro della “logica” con cui viene comunicato.
      Come riconoscere questa consapevolezza, questa padronanza epistemologica nel docente, mentre insegna materie i cui canoni o sono stati espressamente prescritti in sede ministeriali o risultano consolidati da una lunga consuetudine editoriale?


CHE COSA SIGNIFICA AFFRONTARE LA QUESTIONE DELLA COMPETENZA PSICOLOGICO-PEDAGOGICA?

       Qui siamo sul delicatissimo campo in cui al docente è chiesto di conoscere l’alunno che ha di fronte, cosa potergli chiedere, fino a che punto spingersi per sollecitarne l’apprendimento. Anche se utile, la conoscenza della letteratura specialistica non basta; è indispensabile la sensibilità relazionale dell’insegnante, ma come trasformarla in una risorsa per tutta la comunità scolastica? Come riconoscerla?
      E’ utile mettere a confronto diverse esperienze? Possono essere rese comunicabili e trasferibili?
      Ed infine la terza questione.


CHE COSA SIGNIFICA AFFRONTARE LA QUESTIONE DELLA COMPETENZA DIDATTICA?

      Dell’arte della mediazione didattica si sostanzia la professionalità docente, una professionalità che sta tra esperienza e scienza, originale e generalizzabile al tempo stesso.
      Attraverso questa arte l’alunno apprende ciò che senza di essa non potrebbe apprendere. Di che cosa si sostanzia? Della consapevolezza di ciò che si vuole insegnare e di ciò che è possibile insegnare in quel dato momento, in quella data classe, con quel dato studente.
      Come riconoscere il possessore di questa arte? Dai risultati ottenuti con gli studenti? Dalla motivazione che sa loro infondere? Dal gradimento con cui la sua attività è accolta?
      Dalla riproducibilità e dalla trasferibilità delle esperienze che sa realizzare? Dalla loro trasformabilità in schede di rilevazione o di valutazione?
      Dietro a questi criteri stanno tante esigenze, tutte realissime, che mostrano quanto complesso sia il sistema scolastico e quanto grandi siano le aspettative che dovrebbe soddisfare.
      Il modo migliore per affrontare questo universo di problemi è affidarsi alle ricerche già consolidate ed alle esperienze da trasformare in un’occasione di confronto.

per l’Associazione P. S.
il presidente, prof. Rossella D’Alfonso
(Bologna, giugno 2003)


Appendice
Per la definizione degli ambiti della professionalità docente:

ambiti della professionalità docente

competenze in riferimento alla singola classe

il sapere esperto e
il sapere insegnato
(o l’area disciplinare di riferimento: italiano, matematica, diritto, storia etc.)
  • controllare i fondamentali del “sapere esperto”;
  • destrutturare il sapere e gestire la sua trasposizione didattica;
  • utilizzare i risultati più significativi del sapere esperto, uscendo dal “recinto” della manualistica;
  • determinare gli obiettivi specifici in relazione al sapere da insegnare al contesto nel quale si opera;
  • adattare e ristrutturare i programmi in funzione del contesto;
  • costruire e gestire moduli di insegnamento/apprendimento;
  • costruire e gestire sistemi di sapere
lo studente
  • diagnosticare i bisogni affettivi e cognitivi dei soggetti in apprendimento e i loro eventuali problemi;
  • costruire e rinforzare la motivazione; graduare le attività e valorizzare le differenti strategie di apprendimento;
  • sostenere processi significativi e sempre più autonomi di apprendimento;
  • gestire un insegnamento individualizzato e uno collettivo;
  • organizzare moduli di sostegno e di recupero
 la relazione e la comunicazione
  • costruire e presidiare lo spazio scolastico come setting per l’apprendimento;
  • prendersi cura della classe come gruppo di apprendimento;
  • accompagnare e sostenere la riflessione sui processi emotivi e cognitivi connessi alla elaborazione delle conoscenze; gestire le dinamiche interpersonali; condurre gruppi di lavoro e valorizzare l’ apprendimento cooperativo;
  • utilizzare le diverse modalità di comunicazione (dalla lezione frontale al laboratorio didattico) e l’uso delle varie strumentazioni (dalla lavagna alle nuove tecnologie)
la valutazione
  • costruire e gestire moduli di avvio ai percorsi di apprendimento;
  • costruire e gestire strumenti di monitoraggio dei processi di insegnamento/apprendimento;
  • favorire l’autovalutazione degli studenti;
  • valorizzare il raggiungimento di eventuali risultati imprevisti;
  • costruire e gestire strumenti di valutazione finale degli esisti formativi e conoscitivi, con riferimento anche alle competenze metacognitive; valutare la validità e l’efficacia degli strumenti di valutazione utilizzati;
  • valutare l’efficacia delle innovazioni didattiche
i colleghi
  • collaborare alla progettazione/realizzazione di progetti e moduli innovativi nel proprio campo disciplinare;
  • collaborare alla progettazione/realizzazione di progetti e moduli interdisciplinari;
  • confrontare e valutare risultati di innovazioni e di sperimentazioni
i genitori
  • collaborare alla costruzione del progetto formativo;
  • dare ascolto ai punti di vista e negoziare soluzioni ai problemi educativi;
  • confrontare e valutare i risultati dell’intervento didattico
risorse esterne alla scuola
  • conoscere le opportunità presenti nel territorio;
  • utilizzare tali opportunità come risorse del processo di insegnamento/apprendimento;
  • costruire, gestire e valutare moduli integrati scuola/extrascuola

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