La scuola media battipagliese ha avviato una serie di attività innovative per la crescita culturale dei propri studenti

 

Nonostante le difficoltà proseguono i Programmi della Fiorentino

 

BATTIPAGLIA ‑ Nonostante le varie voci di continui problemi e difficoltà, la comunità della scuola media statale "Fiorentino" con le proprie forze dimostra il suo lavoro sia didattico‑formativo che nella riqualificazione del quartiere. L'occasione per mostrare all'esterno l'opera dell'istituto comprensorio è stata l'elezione del nuovo consiglio d'istituto formato per la parte A.T. A. da: D'Aniello Guido e Viscido Gerardo; per i docenti da: Salomone Fernando, Cantelmi Agnese, Delle Donne Riccardo, De Felice Giovanna, Giordano Giampaolo, Spinelli Teresa, Sciarrillo Carmine, Tramontato Walter; per la parte dei genitori da: Picariello Andrea (presidente), Caruccio Rita, Petrucci Carmine, Cioffi Raffaele, Anzisi Michele, De Leonardis Maria Concetta, Lanza Rosa e Re Santina Rosaria. Proprio il neopresidente A. Picariello interviene e dice: "Questa è una scuola che con tutte le difficoltà per il quartiere in cui si trova e per lo stato d'abbandono in cui riversa per la lontananza dell'amministrazione comunale riesce con le sue sole forze, grazie al preside, ai docenti e a noi genitori, a fornire un servizio efficiente sotto l'aspetto scolastico e di aiuto nel recupero del quartiere. Ormai sono tre anni che porto i miei figli in questa scuola e posso dirmi soddisfatto." Prosegue il preside E. Pannullo: "Questa è una scuola che lavora dalle sette del mattino alle otto di sera. Il nostro obiettivo principale è lottare contro la droga e i mali che affliggono i giovani. La nostra è una scuola che opera su un territorio a rischio, ma non è una scuola a rischio, il che è ben diverso. Combattiamo l'evasione dell'obbligo scolastico, creando dentro la scuola le condizioni per suscitare interesse nei ragazzi. Svolgiamo attività pomeridiane di drammatizzazione, d'informatica, d'inglese con un professore di madre lingua, di storia delle religioni, di pallavolo e di giornalino. Il fatto è che si possono fare attività, ricreative e didattiche senza appesantire i ragazzi. Il principio è che senza grosse risorse, a titolo gratuito si può riuscite a togliere i ragazzi dalla strada. La strada è il problema perché attira tutte le realtà distorte che esistono. E' importante non escludere nessuno, l'unica caratteristica è essere alunni. Infatti anche ragazzi di altre scuole vengono a svolgere le attività nella nostra scuola. In particolare i ragazzi delle quinte classi elementari partecipano al nostro progetto di giornalino e di teatro. Il nostro giornale “ARCOBALENO” ovvero “GIOVANI IDEE” è ormai arrivato al quinto anno di edizione; ha composizione e impaginazione propria, fatta dagli alunni, e per ora è mensile, ma fra breve lo porteremo a quindicinale. Abbiamo un nostro sito Internet (http://web.tiscalinet.it/scuolafiorentino), fatto da noi e i nostri ragazzi partecipano a varie gare provinciali per la pallavolo, per il calcio e per il teatro. Il 22 febbraio parteciperemo al festival dell'amicizia che consiste in una rappresentazione di tutti i paesi europei e dove prenderanno parte ben 73 alunni fra la nostra scuola e le scuole elementari. Abbiamo inoltre creato grazie alla chiesa locale un ponte fra la scuola e le Filippine in cui i ragazzi sono stati protagonisti realizzando delle bambole che sono state vendute in un asta di beneficenza. Riusciamo a mantenere laboratori di informatica, di fotografia, d'arte e da soli abbiamo ricavato un laboratorio di artigianato. Il rammarico è per lo stato esteriore della scuola e per i fatto che non riusciamo a lavorare bene, soprattutto di pomeriggio, visto che abbiamo problemi di alimentazione elettrica. Purtroppo è più di un anno che ho fatto domanda al comune per un aumento dei watt di erogazione, ma non avuto risposta. Quindi è in, programma, probabilmente, uno sciopero intelligente di sensibilizzazione, dove gli alunni verranno a scuola con una pila per illuminare il loro posto perché con tutta la nostra volontà e voglia di fare e di aiutare le future generazioni, il comune che è anche proprietario dell'immobile non può lasciarsi soli e in questo stato d'abbandono.

Davide Bruno