PERCORSO DIDATTICO

Obiettivi educativi

Obiettivi didattici

  1. Effettuare un’indagine storica sul campo
  2. Elaborare testi semplici in lingua sarda e in lingua italiana da poter confrontare con testi scritti in altre lingue europee
  3. Descrivere i giochi utilizzando diversi linguaggi
  4. Acquisire la capacità di comprendere testi scritti in lingue diverse
  5. Individuare elementi di uguaglianza e di diversità tra i giochi europei

 

Percorsi didattici

  1. Elaborazione di una griglia per l’intervista
  2. Intervista agli anziani
  3. Compilazione della griglia
  4. Elaborazione dei testi in lingua italiana e in lingua sarda
  5. Rappresentazione grafica del gioco
  6. Riprese fotografiche e con la videocamera
  7. Rielaborazione al computer
  8. Ricostruzione dei giocattoli

Produzione

  1. Dossier "Giogas?"
  2. Raccolta fotografica
  3. Videofilmato
  4. Giocattoli tradizionali
  5. Rappresentazione grafica
  6. CD-Rom

 

I docenti

Prof. Franca Marcialis

Prof. Inella Ermelinda

Prof. Patrizio Schirru

Prof. Filiberto Orru'

 

Presentazione

Con questa ricerca, noi ragazzi della Scuola Media di Nurri, ci proponiamo di prendere coscienza della nostra identità. Pensiamo che sia molto importante recuperare i giochi tradizionali e far conoscere i giochi di ieri e di oggi tipici della nostra comunità per poterci confrontare con gli altri bambini dell’Europa.

Attraverso i giochi, noi bambini ci prepariamo alla vita del domani e, proprio partendo dai giochi forse potremo capire con più facilità che tra noi e gli altri ragazzi europei esistono differenze e similitudini che rendono stimolanti gli incontri e gli scambi culturali di oggi e di domani.

I giochi che descriveremo in queste pagine vengono ancora praticati però hanno bisogno di essere rivitalizzati per evitare che prima o poi la televisione e il computer possano stregarci e rubarci il gioco, la fantasia e la creatività.

Per poter elaborare questa ricerca abbiamo collaborato con gli anziani: col loro aiuto siamo ritornati indietro nel tempo e abbiamo ripercorso le tappe che molti della nostra generazione avevano saltato; abbiamo riconquistato in breve tempo molte abilità semplici che erroneamente, pensavamo di possedere.

Gli alunni

 

 

 

 

Su chineddu

Nome del gioco: Su chineddu

Abilità richiesta: Manualità, destrezza , mira e precisione

Numero dei partecipanti: Minimo due

Età dei partecipanti Oltre i sette anni

Sesso dei partecipanti Maschile

Strumento o giocattolo: Il giocattolo si chiama "Chineddu", è formato da una paletta in legno e da uncilindretto detto " su chineddu" (questo da il nome al gioco). La paletta è lunga 30 centimetri e larga 6 centimetri.; lo spessore è di 1,5 centimetri. Il manico è di 8 centimetri.

"Su Chineddu" è un pezzo di legno a forma di cilindro lungo circa 7 centimetri, con un diametro di circa un centimetro ed ha due punte alle estremità.

Dove si gioca: Si può giocare solo su ampi spazi all’aperto.

Descrizione del gioco: Si allestisce "su pontixeddu" : si poggia un bastone di legno di circa un metro sopra due pietre e ci si allontana di circa 10 metri. Si impugna con la mano destra la paletta si tiene con la mano sinistra su chineddu e lo si appoggia a terra, con la paletta si da un colpo alla punta de su chineddu , lo si fa volare in alto e lo si fa palleggiare per uno o due volte con la paletta quindi si lancia in avanti su chineddu verso il punto segnato dal bastone di legno posto in terra .

Regole del gioco: Su chineddu deve avvicinarsi il più possibile al bastone di legno posto per terra senza però superarlo Il giocatore che lo supera perde un giro. Vince il giocatore che colpisce con su chineddu il bastone di legno posto per terra.

Durata: Il gioco dura sintanto che un giocatore non colpisce più volte "su pontixeddu" con su chineddu o si avvicina di più ad esso .

Varianti : Il gioco non è cambiato nel tempo.

Notizie e curiosità: Bisogna stare attenti a non colpire i giocatori: un bambino può farsi male se su chineddu colpisce il viso o gli occhi.

 

 

Su chineddu

Po giogai a chineddu tocat a si fai una palita de linna longa unu pramu , lada cantu de cincu diddus e grussa cantu de unu didu e tocat a tenni sa palita e su chineddu. Su chineddu est fatu cun d’unu tancu de linna longu assumancu seti centimetrus e cun d’una punta in donnia cabudu. Po podi giogai si depit essi in logu obertu . Si giogat assumancu in dus mascus.

Po primu si ponit unu tancu de manigu de scova in pizzu de duas perdas e si fait su ponti, agoa is giogadoris si-ndi stesiant assumancu de 10 metrus; su chi incumenzat po primu ponit su chineddu in terra, ddi donat unu cropu cun sa palita , fait bolai una pariga de bortas su chineddu e agoa ddu scudit facias a su ponti. Su chineddu depit lompi acanta de su pontixeddu ma non ddu depit imperrai. Bincit su piciocheddu chi fait lompi su chineddu prus bortas prus in s’oru, o asuta , de su pontixeddu.

 

 

Su chineddu, sa palita e su pontixeddu

Cun sa palita si scudit unu cropu a su chineddu

Su chineddu lompit acanta de su pontixeddu