PROGETTO 

“A SCUOLA DI MOVIMENTO”

 

MODULI: ATTIVITA’ PSICOMOTORIE e EDUCARE GIOCANDO

Totale ore 20 (10 x ogni modulo)
Bambini coinvolti: n. 20
Insegnanti: n.3
 
PREMESSA
Lo sviluppo funzionale dell’area motoria è rappresentato dall’arricchimento e ampliamento del patrimonio gestuale del bambino; grazie all’attività psicomotoria di “aggiustamento globale”, il bambino adatta la propria risposta motoria alla situazione in cui si trova per raggiungere lo scopo prefissato. L’attivazione della funzione psicomotoria di aggiustamento globale o spontaneo consente la prima e più semplice forma di apprendimento motorio, ossia quella per prove ed errori o per tentativi.
In seguito sono coinvolte le funzioni percettive e di rappresentazione mentale: il bambino acquisisce un atteggiamento mentale di disponibilità a dare risposte motorie spontanee, nuove e alternative.
 
 
Obiettivo fondamentale:
Assecondare il bisogno di movimento in quanto strumento fondamentale dell’organizzazione dell’io nella realtà e linguaggio specifico del corpo.
(dal corpo vissuto al corpo percepito)
 
Proposta  didattica:
a) GIOCHI MOTORI SPONTANEI
a) GIOCHI DI ESPRESSIONE CORPOREO-RELAZIONALE    
b) ATTIVITA’ DI ESPRESSIONE CORPOREO-MUSICALE  
 
 

CONTENUTI

Giochi ritmici (filastrocche e girotondi) e di espressione libera: specchiarsi, travestirsi, imitare.
Giochi di attività di percezione, di esplorazione e movimento: muoversi in accordo con brani musicali.
Giochi di coordinazione dinamica generale: camminare, correre, cadere, strisciare, rotolare…
 

Modalità operative

Le situazioni proposte inizialmente sarannolegate alla vita quotidiana dei bambini. Esse non hanno nessuna pretesa di originalità, ma grazie alla loro semplicità risultano vicine alle attività spontanee dei bambini e mirate rispetto alla cronologia del loro sviluppo.
L’osservazione attenta dei bambini impegnati in attività di “aggiustamento globale”, permette a noi insegnanti di cogliere utili indicazioni per indirizzare, successivamente, i bambini ad ampliare le proprie abilità motorie e di accettare situazioni nuove e varie.
Infatti, una volta creati gli automatismi (o prassie), per favorire lo sviluppo motorio non serve continuare a ripetere le stesse situazioni ma occorre apportarvi via, via piccole variazioni in ordine alle caratteristiche spaziali, propriocettive e temporali dei bambini.