La
scuola dell’infanzia vuole essere un ambiente capace di orientare, di suscitare
curiosità ed interesse, ma soprattutto capace di mettere i bambini/e nelle
condizioni di “imparare ad imparare”.
L’educazione
musicale ha una funzione specifica nello sviluppo integrale del bambino/a e si
concretizza in attività che rispettano la tripartizione piagetiana di gioco
senso-motorio,simbolico e di regole, tre elementi che sono costantemente
presenti nell’agire e nel pensare dei bambini/e, così come nell’agire e nel
pensare musicale.
Fruire
fin da piccoli il piacere di ascoltare, cantare, suonare ed elaborare pensieri
attraverso le esperienze sonore è un modo privilegiato di potenziare e
sviluppare la creatività. Se “La musica è un gioco da bambini” come afferma
Francoise Delalande,* le condotte musicali spontanee dei bambini hanno però
bisogno di essere “educate”, debbono cioè trovare condizioni opportune per
potersi sviluppare. Diventa allora fondamentale il ruolo dell’insegnante che
predispone situazioni stimolanti, che aiuta i bambini/e a trovare le strategie
idonee per acquisire le abilità tecniche.
Porre
attenzione a tutti gli eventi musicali, ascoltare con curiosità tutto ciò che
risuona nel mondo circostante può essere un buon inizio per stimolare la
creatività dei bambini/e. E’ necessario quindi, dare al bambini/a la
possibilità di:
-
conoscere ed orientarsi nella propria realtà sonora;
-
esprimersi con i suoni;
-
stabilire relazioni sonore con gli altri
L’attività
sonoro musicale va concepita in stretta relazione con la corporeità, in un
contesto articolato di esperienze integrate che attivino la messa in gioco di
tutti i sensi, consentendo di vivere fisicamente significati e strutture
musicali.
Si
possono indicare tre campi di attività da considerarsi contemporanei ed
integrati: l’esplorazione, la produzione e l’ascolto.
L’esplorazione
è momento privilegiato per scoprire,conoscere e riconoscere i suoni del proprio
ambiente, le potenzialità sonore della voce, del corpo e degli oggetti e per
apprendere le varie modalità di produzione del suono.
La
produzione si caratterizza come momento dotato di maggiore intenzionalità: il
bambino/a è in grado di prevedere la sua azione e quindi di organizzarla in
funzione dell’idea che vuole realizzare nonché di verificarla.
*
F. Delalande, La musica è un gioco da bambini, Franco Angeli, Milano,
2001
Favorire
la fruizione di quanto offre l’ambiente, porre le basi per lo sviluppo di una
prima capacità di lettura critica e consapevole dei messaggi, dei suoni e
immagini in cui il bambino/a vive e la sensibilità musicale mediante
l’esercizio diretto, avviando anche alla musica d’insieme.
Tutti
i bambini delle sezioni A e B (anni 3-4-5)
-
Capacità di ascoltare
e comprendere i fenomeni acustici.
-
Capacità di esplorare
le possibilità sonore del proprio corpo.
-
Capacità di
localizzare la provenienza dei suoni.
-
Capacità di
distinguere le caratteristiche del suono.
-
Capacità di attivare
il processo di comunicazione tra ambiente ed individuo.
-
Capacità di esplorare
le varie possibilità sonore della voce.
-
Capacità di cantare
in coro.
-
Capacità di percepire
il ritmo.
-
Capacità di percepire
il contrasto tra suono e silenzio.
-
Capacità di
sviluppare la coordinazione motoria.
-
Capacità di
assimilare schemi ritmici attraverso il movimento.
-
Capacità di esplorare
le possibilità sonore degli strumenti a percussione.
-
Capacità di acquisire
la conoscenza del flauto.
-
Capacità di
assimilare i concetti di acuto, grave, forte, debole, lungo–corto,
lento–veloce.
-
Capacità di ascoltare
un brano musicale.
-
Capacità di
riconoscere e di rappresentare con dei simboli grafici i vari parametri del
suono.
-
Capacità di
sonorizzare testi e/o immagini.
-
Esercizi
ritmico-motori
-
Giochi ritmici
-
Danze, marce
-
Movimenti imitativi
-
Giochi con la voce
-
Canti e filastrocche
-
Costruzione di
strumenti musicali
-
Sonorizzazione di
trame narrative
-
Ascolto di suoni e rumori
-
Ascolto guidato di
musica strutturata
-
Attività
grafico-pittoriche
-
Giochi di movimento
per la scoperta di regole musicali
-
Esplorazione delle
capacità sonore degli strumenti didattici.
mediante
l’osservazione diretta durante lo svolgimento delle attività. Verifica
individuale in itinere e finale anche attraverso l’uso di schede predisposte,
tombole, indovinelli, ecc.
Il
progetto, di durata biennale, nell’anno scolastico 2002/2003 sarà così
articolato :
-
2 ore settimanali, per un totale di 24 ore. I
bambini verranno divisi in tre gruppi per fasce di età con un impegno di 40
minuti per ciascun gruppo, poiché nella fascia di età che comprende la
frequenza alla scuola dell'infanzia, la capacità di concentrazione dei bambini
non può essere maggiore.
L’insegnante proponente
(Gabriella Giannessi)